Re: Le scie chimiche
Quote:
Originariamente inviata da Crepuscolo
(Messaggio 2933355)
Comunque per logica chi non crede al cambiamento climatico causato dall'uomo non dovrebbe neanche credere alle scie chimiche.
|
In questo caso la logica dipende da caratteri quantitativi del problema. L'immissione di gas serra e altre cause antropiche va avanti da almeno 70-80 anni e a dosi da cavallo, mica quello che possono trasportare anche il quadruplo degli aerei esistenti. Esiste uno studio degli anni '70 in cui il fenomeno era agli inizi e gli scienziati esprimevano preoccupazione (ovviamente screditato dai potery forty, per una volta che è vero che l'hanno fatto; questo e altro). Quello che per quanto ne so si ritiene è che il clima sarebbe comunque diventato un po' più caldo ma l'apporto antropico è qualcosa come il 70-80%. Soprattutto, il mondo ha avuto il suo boom di benessere medio e relativa esplosione demografica in un periodo freddo. Adesso ci ritroviamo nove miliardi di individui con molte meno risorse di quando eravamo quattro, e queste risorse sono concentrate in sempre meno soggetti.
Le scie chimiche sono tecnicamente irrealizzabili; è lo stesso problema della presunta demolizione controllata delle torri gemelle e la diffusione deliberata dei virus: a prescindere dai motivi politici che rendono assurdi questi scenari, il problema è lo stesso: troppe persone dovrebbero sapere. Intanto nel carburante non si può mettere niente perché alle temperature dentro un motore d'aereo qualsiasi cosa si decompone. "Ammesso che", tutti i progettisti lo dovrebbero sapere perché le cose sono due: 1) Solo ogni tanto viene messo qualcosa nel carburante e allora il progettista deve sapere cosa e progettare il motore per lavorare con/senza additivo 2) l'additivo viene messo sempre e non solo i progettisti ma anche tutta la catena di produzione e raffinazione e distribuzione del carburante lo verebbe a sapere. Considerate le commesse esterne e la catena di produzione e manutenzione lo saprebbe anche il magazzinere. Sono a occhio 50-100.000 persone nel mondo non controllabili dallo stesso gruppo di individui; voglio vedere tutti a mantenere lo stesso segreto. Se invece si pensa che le sostanze vengano messe in qualche serbatoio poi irrorate peggio mi sento. Lo devono sapere i progettisti di tutto l'aereo, non solo del motore, e per ogni progettista ci sono 1000 tecnici di manutenzione dell'aereo ed è impossibile che arrivino serbatoi pieni di qualcosa che vanno solo montati. Il meccanico/tecnico vedrebbe gli ugelli e da come sono fatti capirebbe tutto. Qui siamo a centiaia di migliaia di soggetti che dovrebbero coalizzarsi per mantenere il segreto. Gli altri 20-30 scenari sono ancora più assurdi. E ho solo toccato il "quanto è possibile tenere segreto il complotto", figuriamoci il resto.
Quindi mi potrei definire un controesempio: credo (per studio dei dati e capacità di comprenderli e ragionarci sopra) che il riscaldamento globale sia un fatto. Ma non credo nelle scie chimiche, che sono una delle tante assurdità complottiste. Purtroppo la paura, umana e comprensibile, fa questi brutti scherzi: siamo tutti spaventati dall'idea che le cose non abbiano una spiegazione, che poi è l'origine del complottismo in chi non riesce a gestire questa paura.
|