JohnReds |
05-01-2009 20:26 |
La misantropia di cui parlo cmq non è proprio un odio, ma un non volere nessuno intorno. Tipo quando ho questo sentimento preferisco di gran lunga una passeggiata negli squallidi, freddi(in tutti i sensi), desolati caseggiati popolari della periferia che nel luccicante e brulicante centro. Anzi le distese di cemento, aride, poco naturali, si accostano molto con il modo di sentire.
Sono proprio insofferente verso qualsiasi presenza di persone, la sento un'intrusione: poi questo sentimento si tramuta in antipatia, a volte in odio, verso le categorie di persone che a cosa normali non mi piacciono particolarmente...Credo che nel mio caso nasca principalmente quando mi rinchiudo in me stesso, mi "isolo" da mondo e i suoi problemi(mi succede quando sono particolarmente sotto stress), e quando esco dal mio isolamento il contatto con la realtà mi da una sensazione come di entrare nell'acqua fredda partendo da una stanza calda, e divento quindi profondamente intollerante...
Non mi sento così sempre, per fortuna: anzi direi che una mia caretteristica è proprio l'ondeggiare tra sentimenti parecchio diversi. Non so bene perché, ma un parte di me è "orsa" e vorrebbe stare lontano da tutto e da tutti, e un'altra è "sociale", e desidera la gente. Oscillo tra questi due stati senza trovare poso...
@Uahlim: guarda i sentimenti che si provano a pelle non si comandano eh...lo so che razionalmente non è giusto giudicare gli altri, ma non ci posso far nulla...e poi cmq non credo che sia il mio vero io, ma un semplice "attacco" di antipatia verso il mondo. Di solito sono molto tollerante ed empatico, anzi forse troppo ;-) .
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