![]() |
Re: Rivolte in Francia
Quote:
E ben venga un uso massiccio dell'utero in affito per generare un numero adeguato di nuovi cittadini. Anche uteri artificali. Sempre meglio questo che la totale estinzione dell'italia così com'è, per avere una società divisa, in conflitto interno, in cui ci sono anche gli uomini violenti stranieri oltre a quelli che sono qui (che già sono troppi). Io sarei disposto a qualunque cosa, pur di trovare un'alternativa a questo sistema adottato. E il paragone che fai con la storia passata è legittimo, infatti, tutti quelli che ci hanno preceduto hanno subito una tragica estinzione, è il peggio del peggio che posssa accadere, venire invasi sterminati e vedere la propria cultura e la propria storia distrutta, relegata a macerie. |
Re: Rivolte in Francia
Quote:
L’estinzione dei popoli antichi in realtà é stato nella maggioranza dei casi un lento processo di assimilazione e ibridazione culturale, non necessariamente tragico e violento (a volte sì comunque), e non sappiamo come potrá avvenire nel futuro. Io vedo le caratteristiche etniche e antropologiche come transitorie e mutevoli, anche se in periodi di tempo lunghissimi. Esisteranno gli ancora gli “italiani” domani e tra cento anni, tra 3 o 4 secoli chissà come verranno chiamati e che caratteristiche avranno gli abitanti di questa penisola. |
Re: Rivolte in Francia
Quote:
Questi processi sono purtroppo inevitabili, ma rimane ferma la mia convinzione che si debba fare di tutto per impedirli, senza rigettare le novità che il mondo offre e senza restare bloccati cecamente su certe tradizioni. |
Re: Rivolte in Francia
Quote:
Da noi manca uno dei due poli che provocano la scarica elettrica. Accogliamo, svicoliamo, tutto si diluisce. Unicamente a livello di grandi numeri e grandi nemesi i francesi stanno raccogliendo un decimo di quello che hanno seminato. Ovviamente mi dispiace moltissimo per i singoli, di entrambi i gruppi umani. Però tutto questo accade non solo per la loro "brutalità di popolo" ma anche perché hanno un forte senso dello stato laico che da noi manca. Se mai emergesse oltre lo stato di sussistenza in bellissime parole vuote della costituzione ci penserebbero i cattolici e i socialisti a decapitarlo. Per questo penso che quello che è fuoco in Francia da noi saranno sempre braci mezze spente. Però pagheremo tutta questa acquiescenza verso le migrazioni da paesi islamici. In modo diverso dalla Francia ma tutta l'Europa, compresa la Germania che sembra immune, a un certo punto si troverà con minoranze islamiche abbastanza consistenti da provocare urti socioeconomici che ora sono appena agli inizi. Soprattutto da noi è un problema perché non abbiamo bipolarismo, e un 5% elettorale (e quasi ci arrivano già ora) sposta molti equilibri e tocca comunque conviverci. E' una delle cose che mi intristisce di questo paese. Non è la prima volta che l'Europa nel suo complesso ha dei comportamenti suicidi ad alzo zero; la I WW ne è solo l'ultimo esempio in ordine di tempo. Ignorare la natura totalizzante dell'Islam è l'errore madornale di oggi. Ancora non esiste la minima coscienza a livello normativo sul fatto che l'Islam non è inquadrabile con le nostre categorie di diritto, economia, politica. Le leggi sono generali: stato laico, libertà di religione. Ma la libertà di religione presuppone automaticamente che questa sia separata dallo stato, cosa che l'Islam vuole eliminare. Oh, è solo la mia opinione che vorrebbe essere storica e oggettiva. Non ce l'ho con l'Islam ma dato che sta prendendo piede ed è incompatibile con i valori che ci fanno vivere, se permettete un po' me ne preoccupo. |
Re: Rivolte in Francia
Quote:
Di questa cosa se ne parlava molto una ventina di anni fa, dopo l’11 settembre, gli attentati a Madrid e Londra, c’era tutto un confronto molto acceso (Fallaci, Huntington etc.) che poi é stato un po’ messo in secondo piano nei “grandi” dibattiti mondiali con la crisi economica del 2008 e altri problemi come il cambiamento climatico e l’ascesa della Cina. L’unica speranza é che non bisogna considerare l’Islam come un monolite perché parliamo di un miliardo e oltre di persone divise in decine di paesi, con molte differenze al suo interno, e che comunque una sua “trasformazione” che accetti strutturalmente la democrazia e il pluralismo religioso potrebbe essere possibile, con un profondo contatto con la cultura occidentale. Credo che molti musulmani che vivono in Europa giá accettino queste cose, il problema casomai é che l’identità islamica venga strumentalizzata e diventi un rifugio se l’integrazione nel sistema sociale ed economico non si compie e si sovrapponga alla sensazione di emarginazione. Ma come andrá a finire non lo sa nessuno con certezza. |
Re: Rivolte in Francia
Quote:
Non perché non mi piaccia o non la voglia; semplicemente, finché l'Islam non avrà la sua rivoluzione francese (e non ce la può avere perché non è uno stato) e non separerà nettamente stato e chiesa le sue aspirazioni sono e saranno incompatibili con le istituzioni delle democrazie europee e che se posso essere sincero, con tutti i loro limiti non mi dispiacciono :D |
Re: Rivolte in Francia
Sono più di 40 anni che si ripetono queste rivolte: la prima è quella avvenuta nell'81 a Lione nel quartiere Les Minguettes, poi io mi ricordo molto bene quella dei casseurs del 2005 in seguito all'uccisione di due ragazzi da parte della polizia. Se non sbaglio ce ne sono state altre nel 2007, 2010, 2012, 2017 ma sicuramente molte altre ancora negli anni 80 e 90 di cui si è ormai persa la memoria...tuttavia è la medesima storia che si ripete. Evidentemente c'é una situazione che la produce, non ci si può limitare ad un semplice discorso di ordine pubblico.
|
Re: Rivolte in Francia
Il discorso non e' solo limitato alla Francia.
In Svezia nel 2013 e' successa una cosa simile https://www.repubblica.it/esteri/201...olma-59477766/ https://www.ilgiornale.it/news/ester...re-920878.html L'alto welfare di questo Paese ha attirato migliaia (milioni?) di migranti, in massima parte di religione musulmana. Ovviamente non c'era lavoro per tutti, e molti si sono arrangiati come potevano. |
Re: Rivolte in Francia
Tutti e due gli articoli che hai pubblicato sono del 2013
|
Re: Rivolte in Francia
Quote:
Del resto sono anni, anzi decenni che sento parlare di derive islamiste in Europa: ai tempi dell'omicidio di Theo Van Gogh si disse che presto le donne europee avrebbero dovuto indossare il velo e che nei nostri quartieri ad alta densità di immigrati la gente avrebbe dovuto rispettare particolari dress code per non infastidire la sensibilità islamica. Non so voi, ma io risiedo in un quartiere ad alta presenza straniera, che etnie provenienti principalmente dal magreb e dal medio oriente, ma lo stesso quartiere è anche divenuto il gay district cittadino e ogni giorno mi stupisco sempre più delle bizzarrie che vedo. Stili di vita e orientamenti di pensiero diametralmente opposti insomma, che però convivono. Ciò che genera barriere è divisioni non è mai costituito dalle idee ma dalle condizioni materiali che delle idee magari si fanno scudo ma, come sappiamo, le vere ragioni dietro ogni conflitto sono sempre altre. E' insomma la solita interpretazione lanciata dal materialismo storico-dialettico: ogni forma di sovrastruttura ideale è condizionata dalle infrastrutture e dai rapporti socio-economico che le soggiaciono. |
Re: Rivolte in Francia
Beh la Francia ha un grande passato coloniale non mi stupisco se molti nati li ma con origini nei paesi di quelle colonie odino la Francia per quello che ha fatto al loro Paese e ai loro antenati, non sono tutti come noi italiani che odiano il nostro Paese e abbiamo zero patriottismo, purtroppo la Francia ha questa brutta gatta da pelare non ha molto senso fare il paragone con noi, da noi gli immigrati che abitano da tanto qua si sono integrati, farei solo attenzione ai loro figli che con sta cazzo di trap si rincoglioniscono
|
Re: Rivolte in Francia
Problemi loro
|
Re: Rivolte in Francia
Quote:
Quote:
Quote:
Sicuramente come dici emergono fenomeni nuovi e imprevisti; il "modello" francese non ha motivo di realizzarsi nel resto dell'Europa perché gli inglesi sono stati durissimi ma raramente brutali quindi non ci sono in giro vendette etnico-generazionali, gli italiani delle due le botte le prendono sempre (con le dovute eccezioni in Somalia, etc.). Ma pur non vedendo derive islamiste all'orizzonte la secolarizzazione di questi gruppi umani è lentissima e associata alla loro maggiore natalità secondo me rischia di riprodurre i problemi di alcune zone balcaniche. E la cosa non mi attira più di tanto. Poi c'è un fatto mio personale, che considero la religione un Male e meno ne vedo meglio sto. Anche con una convivenza felicissima e amichevole. Ma prima o poi vengono sempre al pettine nodi che rimandano alla visione extramondana di chi li deve affrontare, quindi credo che nel migliore dei casi gli attriti e le incomprensioni potranno solo peggiorare. |
Re: Rivolte in Francia
Ha stato Putin
Inviato dal mio M2004J19C utilizzando Tapatalk |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 22:49. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.