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Re: Ecclesiastici empatia zero
Purtroppo in certi paesi di provincia le uniche iniziative per ragazzi sono sotto il patrocinio della chiesa. Mentre il comune non organizza niente, o ciò che organizza non è di livello altrettanto valido in termini di gestione.
Mancano le alternative, questo è il vero problema. È un po' come l'ora di religione a scuola. Elementari, medie e superiori: devo ancora trovare dove si preveda un'alternativa seria. Di solito ci si limita a lasciare gli studenti in classe a fare i compiti di altre materie, senza nessuno stimolo. |
Re: Ecclesiastici empatia zero
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Re: Ecclesiastici empatia zero
La religione è un fatto personale ci si deve avvicinare spontaneamente se si vuole non deve essere imposta. Pur non praticando non ho niente contro la chiesa basta che non la impongono come ha fatto mia nonna con mio padre perché poi il risultato è che uno non la sopporta.
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Re: Ecclesiastici empatia zero
Vorrei capire un po' meglio però la notizia, il campo estivo era in collaborazione con il comune? In questo caso il prete in questione avrebbe sbagliato a rifiutare l'educatore perché omosessuale perché si tratterebbe di una iniziativa che non riguarda solo la chiesa.
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Re: Ecclesiastici empatia zero
Gruppi estivi scuole dell'infanzia e nidi sono spesso dei preti, questo è il problema. L'alternativa laica non c'è sempre, soprattutto nei piccoli comuni.
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Re: Ecclesiastici empatia zero
https://www.avvenire.it/attualita/pa...-educatore-gay
La risposta della diocesi di Cesena all'articolo di giornale . |
Re: Ecclesiastici empatia zero
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Andava detto. |
Re: Ecclesiastici empatia zero
Non capisco lo stupore, é Chiesa, la chiesa è un'organizzazione con dei valori e precetti, mi pare ovvio che non voglia educatori gay. Il problema è che abbia in mano la gestione di troppe cose in uno stato laico.
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Re: Ecclesiastici empatia zero
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Re: Ecclesiastici empatia zero
Purtroppo una larga parte della Chiesa pare non abbia altro a cui pensare che a cosa venga infilato e in quale buco.
Non puoi fare l'educatore non se sei gay, ma (attenzione!) se ti fai vedere in atteggiamenti apertamente gay. Della serie, occhio non vede cuore non duole (ammesso e non concesso che praticare l'omosessualità sia da considerare negativamente anche da un punto di vista religioso, mi pare che Gesù non abbia detto nulla in proposito). Nella più stantìa tradizione di farisaismo e formalismo. Invece le processioni che rendono omaggio alle case dei boss, quelle vanno benissimo. |
Re: Ecclesiastici empatia zero
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Re: Ecclesiastici empatia zero
Non rappresenta nessun fariseismo, né ipocrisia semplicemente in questo caso il sacerdote ha preso questa decisione cercando di seguire gli insegnamenti della chiesa cattolica in materia di omosessualità. Poi secondo me è sbagliato generalizzare, non è perché esistono degli ecclesiastici che tollerano le processioni davanti alle case dei boss o commettono altri tipi di azioni contrarie al cristianesimo significa che tutta la chiesa sostenga questi comportamenti.
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Re: Ecclesiastici empatia zero
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Nessuno li impedisce né punisce chi li mette in atto, o sbaglio? Non mi risultano preti sospesi o scomunicati per cose del genere. |
Re: Ecclesiastici empatia zero
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Tu puoi avere tendenze omosessuali ma se le agisci senza troppi sensi di colpa e le esibisci, non dai il buon esempio. Puoi peccare secondo questa morale qua, ma dovresti impegnarti seriamente a non farlo per essere un buon cristiano. Ora si può essere in disaccordo con queste cose, e io infatti sono in disaccordo a livello di valori, per me possono agirle e non danno alcun cattivo esempio non mostrando sensi di colpa, perché per me non è un cattivo esempio, però per questi che fanno parte della chiesa è così, almeno a livello ufficiale è ancora un peccato e perciò se uno anche per debolezza fa certe cose, come minimo dovrebbe provare vergogna, sensi di colpa e compagnia bella e non esibirle sui social volontariamente. Diciamo che la loro difesa in linea di principio regge pure, per loro il buon educatore deve avere certi requisiti, il ragazzo non li aveva, e quindi non poteva farlo. Bisogna vedere se questa spiegazione risulta coerente in relazione ad altre condotte che comunque rappresentano cattivi esempi o peccati per la morale della chiesa. Se alcuni son sposati in chiesa e sono separati o divorziati e poi hanno diecimila relazioni esibite come trofei orgogliosamente sui social, e fanno gli educatori, vorrei proprio vedere se li buttano fuori lo stesso :mrgreen:. Seguendo questa loro logica dovrebbero buttare fuori quasi tutti dalle attività educative, visto l'andazzo degli ultimi anni. Sarebbe coerente non metterle in piedi proprio queste attività, visto che persone che non peccano in modo reiterato con tanto di foto sui social, come se niente fosse, non ne vedo quasi nessuna tra i non preti e gente simile. Se uno è sposato in chiesa e posta sui social la foto della nuova fidanzata, perché è separato dalla moglie, dovrebbe essere buttato fuori a calci nel sedere allo stesso modo. Se uno poi vede praticamente che queste altre persone vengono accolte a braccia aperte e i gay no perché "peccatori senza sensi di colpa", allora la difesa non regge più, hanno lo stesso pregiudizio che è diffuso altrove. Il problema allora non è legato al fatto che sono peccatori che non si impegnano abbastanza non condividendo seriamente i valori cristiani, c'è qualcosa dietro e a monte, un qualche retaggio culturale che non ha a che fare solo con la morale della chiesa cattolica de Roma. O si è elastici e tolleranti con tutti o con nessuno, mi sembra che questa dovrebbe essere la condotta coerente per eliminare ogni dubbio in relazione al fatto che pure questa gente qua si mette a dsicriminare gli omosessuali come altre persone. Queste regole con gli atteggiamenti omosessuali le si applica, mentre con altri atteggiamenti, che per la chiesa rappresentano comunque dei peccati, no? E allora hanno ragione quelli che dicono che ce l'hanno con i gay. |
Re: Ecclesiastici empatia zero
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Un ragazzo gay no ma un ragazzo come Erika o Omar vanno benissimo: uccidere è meno grave di amare un uomo. |
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