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Re: Non giudicare e non sarai giudicato
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Re: Non giudicare e non sarai giudicato
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Re: Non giudicare e non sarai giudicato
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Re: Non giudicare e non sarai giudicato
ma si da troppa importanza al giudizio degli altri manco fossero gesu cristo appunto :sisi: , giudicando ci si offende ok embè? mica casca il mondo , non porgi l altra guancia e giudichi a tua volta , si fa a gara a chi s offende di piu :sisi: ..... ho mischiato i 3d haahah
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Re: Non giudicare e non sarai giudicato
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, ma hai ragione, alla fine vieni giudicato sempre ,tanto vale fregarsene :sisi: |
Re: Non giudicare e non sarai giudicato
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Re: Non giudicare e non sarai giudicato
Il senso profondo è che le dinamiche mentali che si usano verso gli altri si usano anche con sé stessi.
Dire questo però in genere attiva le difese dell'io (l'idea di sé è posta a rischio dal vedere ciò da cui scaturisce, cioè il giudizio, l'apposizione di un'etichetta su di sé per non entrare in contatto con la complessità di cosa c'è dietro, cioè per non entrare in contatto con sé) in maniera eccessiva perché possa essere un messaggio utile per molti (una buona psicoterapia è progressiva, come un buon allenamento). Da cui l'utilizzo delle metafore e il semplice invito ad utilizzare, quindi allenare, meno la parte giudicante, in modo che sia proprio la sua minor forza a consentire poi di poterla comprendere più a fondo per poterla smontare più consapevolmente e deliberatamente. |
Re: Non giudicare e non sarai giudicato
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L'altro discorso sul non poter dare un giudizio (solo negativo? Non dovrebbe valere allora anche per quelli positivi? O il senso è che devo apprezzare per forza chi per qualche motivo ha più successo di me nella vita?) se poi non si sa far meglio di chi stiamo giudicando non l'ho proprio capito. Se vado al ristorante e il cibo è una merda ho bisogno di saper cucinare e di dimostrarlo per poter dire che la preparazione non è delle migliori? E per lo stesso principio, se qualcuno è migliore di noi in qualche aspetto della vita è giusto farsi umiliare da lui perché "può permetterselo"? Non comprendo proprio questo modo di pensare. La "pagliuzza" dell'esempio o ce l'hai o non ce l'hai, la possibilità che chi la nota abbia a sua volta problemi peggiori (la trave) non cambia questo fatto. |
Re: Non giudicare e non sarai giudicato
Consideriamo il fatto che io ho un grosso difetto su una cosa a cui non posso o non riesco a rimediare ed è la mia trave.. perché non dovrei avere il diritto di dire quanto quella cosa sia sbagliata vedendola negli altri anche ad un livello inferiore? (la pagliuzza) alla fine io convivendoci da tempo in prima persona ho accumulato una buona consapevolezza sul difetto. Consapevolezza però non si traduce automaticamente nel cambiamento.
E' indubbio che chi ha la pagliuzza pensa io sia ipocrita e cercherà di fare lo stesso con me. In un libro sul buddhismo ho letto il proverbio che chi conosce gli altri è saggio e chi conosce se stesso è illuminato, individuare i problemi è molto più facile che porvi rimedi, non è da ipocriti elargire giudizi da chi ha esperienza su quel problema probabilmente meno su chi non ne ha. C'è un tempo e un modo di giudicare, spesso sarebbe giusto tacere o astenersi ma non si può smettere di giudicare dentro di noi e questo influenza le scelte di tutti. |
Re: Non giudicare e non sarai giudicato
Ce l'ho pure nella firma :riverenza:
Io la ho nella versione di Luca, che mi piace di più perché è meno pragmatica della versione di Matteo citata nell' op, cioè non è solo un tema di ipocrisia ma una regola di vita più ampia ancora. Significa, secondo me... tu inizia per primo a essere virtuoso e buono, rifiuta la logica della forza e del potere, e avrai ricompensa in questa vita o nell'altra. |
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