![]() |
Quote:
|
Io parlerei di rigore logico e non razionalità
Non è un commento al modo in cui ha descritto le cose OP ma lo prendo comunque come spunto: volevo dire che identificare razionalità e rigore logico porta a diverse aberrazioni in cui sembra (1) che una riflessione ha valore se e solo se è rigorosa, cioè internamente consistente; e (2) che radicare una riflessione nelle emozioni e esprimerla in questi termini sia un tipo di fallacia Per fare una riflessione logicamente rigorosa bisogna avere più o meno implicitamente definizioni e assiomi e poi le regole di deduzione fanno il resto. Il problema grande è che in questi ragionamenti "illuminati" spessissimo farti guardare la limpidezza del processo deduttivo è misdirection pura per non farti vedere idiozie ovvie e petizioni di principio nascoste proprio negli assiomi e nelle definizioni. Sulle emozioni, perché dovrebbe essere un difetto in una riflessione che faccia molto appello alle emozioni? A me sembra invece che è importante che il modo di riflettere su alcune cose sia ben radicato in qualche realtà emotiva, altrimenti si sta parlando di cose che non esistono |
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Quote:
Sull'altra cosa, di fatto cosa sia un integrale lo sappiamo tutti anche se non associamo il concetto al nome. Per esempio se vuoi conoscere il perimetro di una curva chiusa disegnata su un foglio e hai solo un righello, la percorri pezzetto per pezzetto in modo che in quel pezzetto la curva non si discosti troppo dal tratto di righello rettilineo. Con molta pazienza si segue la curva e si somma la lunghezza di tutti i pezzetti. Ovviamente se fosse fatta di spago si potrebbe controllare quanto la misura è stata corretta, basta tagliarla, tenderla e misurarla. Chiaro che più piccoli sono i tratti, più precisa sarà la misura. Questa idea si estende a molti oggetti matematici. Per esempio si può misurare l'area di un perimetro chiuso su una collina, estendendo il ragionamento di cui sopra. Bisogna conoscere l'altimetria, punto per punto dalla carta topografica, ma si fa. Si divide l'area in quadratini e rettangolini abbastanza piccoli da coprire bene la superficie e si fa come sopra. Ebbene, quel teorema strano di cui dicevo, afferma che posso calcolare l'area all'interno di quel perimetro solamente girando tutta la linea che lo delimita, senza "guardare dentro". E' chiaro che se prendo lo stesso perimetro su colline diverse le aree saranno diverse, per via delle diverse altimetrie. Ma quel teorema garantisce che potrò sempre avere la risposta esatta. Ovviamente chi conosce il teorema sa dove è il trucco, ma a me è parso magia per parecchio tempo. Il tutto per dire che anche quella che sembra arida scienza ha una sua bellezza che non è meno emozionante di un quadro di Mantegna. Ma nessuno di noi nasce portato per apprezzare tutto, compreso me. |
Quote:
Infatti secondo me anche a scuola dovrebbero insegnare la matematica in un modo che fa sperimentare agli studenti questo processo qui, mica dargli già il risulto finale sterile |
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Quote:
Per il prolungamento analitico l'informazione è costituita dall'enorme restrizione delle funzioni ammissibili, anche se ci devo pensare bene; deve essere qualcosa di simile al potenziale in campi conservativi. Però resto sempre a bocca aperta per la meraviglia. Solo "staccando" dalla contemplazione mentale e ricordando come si fa la dimostrazione accetto la stranezza. Esattamente come un gioco di prestigio, c'è sempre la spiegazione. |
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Non capisco quelli che dicono che la conoscenza scientifica sarebbe fredda e arida rispetto a quella umanistica.
Anni fa avevo letto dei saggi brevi di Michael Ende, scrittore che peraltro stimo tantissimo, in cui sosteneva appunto che la conoscenza scientifica avrebbe tolto l'aura di romanticismo che prima avvolgeva il Mondo, inaridendolo, riducendolo a mera quantità misurabile, avulsa da ogni significato emotivo. Io non potrei essere più in disaccordo. Sulla matematica non posso dir nulla perché in merito sono ignorante, ma di fisica o astronomia qualcosina ho imparato, e ogni volta che mi immergo nelle descrizioni del funzionamento dell'universo, dei processi di formazione e degenerazione delle stelle, delle vicende dei sistemi stellari, delle scoperte che si fanno sui pianeti a noi circumvicini, del modo in cui l'infinitamente piccolo, quello delle particelle elementari, si struttura creando via via le grandi formazioni misurabili in anni-luce... tutto questo mi ricolma di quello che i filosofi chiamano appropriatamente il sublime. Non riesco proprio a capire come si possa dire che le scoperte scientifiche avrebbero inaridito il Mondo: secondo me hanno aperto enormi spazî di immaginazione e lirismo, prima insospettati. |
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Quote:
In ogni caso, la conoscenza scientifica resta più fredda rispetto a quella umanistica in quanto principalmente descrittiva. È una indagine su com'è fatto il mondo, ma non c'è spazio per la creatività, i sentimenti, la bellezza. O meglio: i sentimenti e la bellezza possono essere generati da chi si approccia a queste materie con un forte interesse, ma non risiedono nelle materie stesse. Invece, ad esempio, leggendo un romanzo o guardando un dipinto, i sentimenti e la bellezza sono interni all'oggetto che si sta approcciando. (sono convinto che un video che mostra la degenerazione di una stella sarebbe molto bello, ma a questo punto sarebbe più cinema che astronomia ahah) Ho l'impressione che le materie umanistiche diano più libertà di movimento, stimolino di più l'immaginazione, la capacità di riflettere. Quelle scientifiche sono assolutamente preziose e utili, ma alla fine si tratta solo di descrizioni o regole. Il corpo umano è fatto così, la legge di gravità è questa, i pianeti sono questi e son messi in questo modo... |
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Quote:
Vedi ad esempio qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Bellezza_matematica Del resto ci sono molti àmbiti della produzione estetica che hanno legami con le scienze matematiche: pensiamo alla musica, che è fatta di rapporti, o a tutta la questione delle proporzioni nelle arti figurative. Io vedo i due àmbiti, quello estetico e quello delle scienze esatte, più vicini e intrecciati di quanto si pensi. |
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Quote:
|
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Quote:
Sarebbe stato bello fare lezioni dal tema "la matematica nelle arti figurative: da Vitruvio a Brunelleschi" oppure "il tempo dispari nel rock progressivo italiano da una prospettiva matematica" |
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Quote:
Cambia continuamente ritmo, mi pare pure ci sia qualche 7/4 di mezzo, ed è tutta costruita sulla sezione aurea. Non riesco a capire fino in fondo tutte le sottigliezze di quell'opera ma sapere che è costruita con un piano precisissimo da grande architetto me la fa piacere anche di più. |
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Premessa iniziale; io a scuola non andavo benissimo (non sono mai stato bocciato comunque).
Con le materie umanistiche ero più costante, non prendevo voti molto alti ma neanche molto bassi, mi muovevo tra il 5 e il 7, mentre nelle materie scientifiche facevo molti saliscendi. Potevo passare dal 3/4 fino all'8/9 a seconda dell'argomento. Questo soprattutto in matematica e fisica, in altre materie tipo informatica ero un disastro totale. Le materie umanistiche soprattutto alle superiori le vedevo come delle ancore di salvezza (ho fatto un istituto tecnico quindi niente latino e greco), perché mi bastava studiare un po' e almeno la sufficienza riuscivo a prenderla. Nelle materie scientifiche invece se non capivo l'argomento mi attaccavo. |
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Quote:
|
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Quote:
|
Nessuna delle due
|
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
In matematica il voto più alto che ho preso è stato un 8- e ho sempre oscillato tra il 6/6- e il 7/7,5.
Alunna normale che studia normalmente. La mia mente appena vede la matematica cerca di fuggire, in ogni modo. Si ucciderebbe se potesse. :ridacchiare: In Italiano, letteratura e storia ho sempre avuto 8 studiando normalmente; in lingue anche 9 e qualche 10 sempre studiando normalmente. Se vogliamo, via, sarei più portata per le materie umanistiche che mi piacciono anche molto di più. :) |
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Bho dipende come mi gira sul momento. Ho periodi in cui mi fisso con argomenti a caso tipo ultimamente la cinofilia e l'Alpinismo, ovviamente non la pratica ma il mero raccogliere informazioni. Sono cose scientifiche o umanistiche? Non lo so ma sinceramente non me ne frega, non sto a pensare a quale schieramento culturale appartengano le cose a cui mi "interesso". Comunque sono sempre fissazioni passeggere che vengono presto sostituite da altre altrettanto inutili.
|
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
umanistica sicuramente.
A scuola avevo voti medio/alti, all'esame di maturità ebbi il voto più alto della mia classe al tema di italiano e mi presi pure la stretta di mano dal professore esterno agli orali. Anche con le lingue, impegnandomi, rendevo abbastanza e con facilità ( ero arrivata a saper conversare e capire se parlavano piano in francese, mannaggia a me che poi non ho coltivato questa cosa ed ho dimenticato tutto ). Ho sempre scritto tanto, letto tanto, mi aiuta con la fantasia, con l'introspezione e mi rilassa. In matematica, geometria, etc, sempre un dramma. Penso fondamentalmente non capissi certi passaggi e avevo professori che elencavano nozioni o davano per scontato che certe cose fossero ovvie e che non c'era bisogno di spiegarle. Quindi ho sempre avuto un grande gap sugli altri che col tempo mi ha portato proprio ad odiare queste materie. Adesso forse ci ho fatto pace, chissà che in futuro non mi venga voglia di riprendere qualche libro. |
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Le materie umanistiche pur andando bene in esse non le ho mai particolarmente apprezzate, mentre quelle scientifiche sono stato sempre un po' una frana.
Ritengo di essere stato uno studente medio, seppur secondo alcuni miei professori potessi dare molto di più, ma in generale me la sono sempre cavata facendo il minimo indispensabile. |
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Quote:
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 10:42. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.