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Re: Quale futuro ci attende?
sul lato sociale m è venuto in mente un episodio nel periodo che stava prendendo piede la moda dei social , ancora nn c era del tutto e nn era di moda totalemente ma cmq stava piacendo .... ricordo che un amico voleva provarci con una ragazza al solito parchetto dove giravano i giovani e gli ha risposto , aggiungimi a facebook ci sentiamo li , siamo rimasti di merda perchè , ok t aggiungo pure abbiamo pensato , ma cristo mo che sto qui parliamo no? hahahah all epoca c è sembrato allucinante , col tempo è diventata la norma , per dire ....
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Tutto giusto quello che dite ma se lasci perdere quella roba li praticamente non ti caga più nessuno. Fine.
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Re: Quale futuro ci attende?
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Re: Quale futuro ci attende?
Ma comunque per me se c'è precariato e contratti a testa di minchia e a breve termine oppure mancano le competenze o le opportunità per inserirsi, non dipende dall'uso dei cellulari e internet.
Questa testimonianza qua per me è stata la più significativa... https://youtu.be/XH6ea8WBin4?t=196 Può essere anche condivisibile l'idea di usare meno internet per certe cose (e non scendo in particolari :D), ma non riesco a collegare direttamente la mancanza di prospettive che ha investito tutta una generazione con queste cose qua, nel nostro paese era all'opera questo processo già prima che si diffondessero. Sostengo questa cosa perché questa mancanza di prospettive non è uguale ed identica in tutti i paesi dove sono diffuse queste tecnologie... Ormai sono diffuse ovunque in Europa. Quando questa ragazza parla di depressione, non si riferisce alla malattia clinica, ma proprio al fatto di non riuscire a sapere se tra due tre anni si avrà ancora un tetto sulla testa, uno stipendio e cose simili, il futuro. Anche il trucco della ragazza da morto vivente era in linea col suo messaggio, molti tirano avanti con risorse limitate come i morti viventi. |
Devi omologarti o rimani a fare l'eremita dentro casa tutta la vita.
Non c'è molta scelta. E per farsi accettare bisogna farsi un culo enorme lo stesso. |
A mio avviso internet ha dato l'opportunità/illusione di poter vivere in una bolla. Non esiste Instagram, esiste il profilo Instagram del singolo utente che offre input personalizzati. Tutto è customizzabile oggi perché c'è una fortissima spinta commerciale che spinge a costruirsi un bellissimo compartimento stagno. Con gli input differenziati ognuno fa un proprio percorso. Grazie a questa bolla una persona impara a nutrirsi di insetti, aderire al rettilianesimo, scoprire di essere idrosessuale. È unico ma è anche solo. Sotto sotto sa che pochissime persone sono come lui. Da lì parte l'angoscia esistenziale secondo me.
(Forse) L'unico collante per gli under 35 è la cultura nerd ma anche lì il motivo è commerciale. "I 15enni sono i consumatori perfetti. Rendiamo i 30enni i nuovi 15enni." Hanno tolto lo spazio per una cultura pop adatta alla loro età. |
Re: Quale futuro ci attende?
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ovviamente i nostri stanno peggio perchè dovrebbero lottare per qualcosa che cmq li fa vivere a metà , a quel punto scatta la depressione ...... difatti sempre pensato che il mondo va avanti con " se il gioco vale la candela" , penso che sta cosa molti giovani ci pensano prima di sbattersi per costruirsi un futuro , la sensazione che tutto non valga la candela non aiuta contro la depressione |
Comunque in quel servizio c'è un po' di tutto. Dai drammi esistenziali fino alle preoccupazioni più concrete come sostenevano altri nei post.
La politica che calcola solo pensionati, imprese e famiglie è demorallizzante. La società di oggi è molto più sfaccettata. Gli invisibili sono tanti. |
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Io a 25 anni farò lo stesso, mi iscrivo a uno sport. Almeno potrò dire di averci provato se andrà male. |
Re: Quale futuro ci attende?
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Re: Quale futuro ci attende?
sto 3d m ha fatto venire voglia di andare a un bosco relativamente vicino a castagne XD , mo m' organizzo ahah
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Re: Quale futuro ci attende?
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Per i soldi dipende da quali sono le abitudini dell'ipotetico gruppo che si frequenterebbe (oltre che dalle differenze di possibilità da persona a persona). Sul tempo sottratto dalle tecnologie per essere competitivi: in che senso? Che dobbiamo continuativamente essere attivi sui social? |
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Io l'unica volta che riuscii a trovare persone con cui uscire in età adulta, anche se solo per un periodo molto limitato, è stata in concomitanza con un corso di formazione che seguivo, e ancora oggi, per quelle che sono le mie caratteristiche, potrebbe essere la modalità meno inutile. Insieme magari ai raduni su un forum di fobia sociale |
Se parliamo a livello economico, nerissimo, ma nero nero nero
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Re: Quale futuro ci attende?
Come scrissi in un tema in terza superiore a tema crisi di valori dei giovani: non c'è nessuna crisi dei valori, sono gli adulti che non li hanno ancora capiti o storicizzati.
E se pensate che la paura di un giovane sia essere accoltellati o picchiati, come dicono del servizio, per l'amore del cielo spegnete la TV (non sto dicendo che non esistano persone che hanno questa paura, sto dicendo che questo pericolo non è cambiato rispetto a 20 anni fa). Comunque ci attende un futuro brutto. Le generazioni più giovani sono anche, statisticamente, le più povere. Siamo nel pieno di una lotta di classe in cui la classe debole non si rende la conto di esserci. |
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La gente esce già con gli amici di una vita se li hanno e non vogliono avere a che fare con altre persone, quelli che sono fidanzati e sposati spesso non frequentano proprio nessuno e si sono ritirati a una vita di famiglia. Poi a me è stato invalidante anche il fatto che ho fatto due anni di superiori e sono andato a lavorare, forse avrei fatto amicizie. |
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