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Re: Come fate a vivere?
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Non se lo meritano. E' una ragione più che sufficiente per tirare avanti. Sono qui per restare e terrò banco fino a quando potrò. |
Re: Come fate a vivere?
perche per suicidarsi ci vogliono le palle grosse come mongolfiere e uno stato mentale irrecuperabile e chi è qua a scrivere ancora non ci è arrivato.
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Re: Come fate a vivere?
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Re: Come fate a vivere?
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Re: Come fate a vivere?
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Re: Come fate a vivere?
Vorrei morire ma temo di non riuscire e riportare danni fisici permanenti che si aggiungerebbero ai problemi che già ho. So che sembra una scusa, ma davvero non ci sono altri motivi.
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Certo che sarebbe meglio non esserci, ma togliersi la vita è forse la cosa più difficile.
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Re: Come fate a vivere?
A me piace vivere. Per quanto recentemente mi siano capitate una caterva di brutte cose, rimango positiva, ben conscia che tutto può cambiare in poco tempo, che le ferite col tempo guariscono, che l'accettazione arriva per tutto.
Dalla mia non passo il tempo a dar la colpa al mondo per la mia situazione personale, so che il 70% di quel che mi succede e mi succederà dipende da me e da come/quanto mi attivo, e che sol il 30% deriva da influenze esterne, semplice fortuna/sfortuna e e volere degli altri. Questo da un lato è sfiancante, perchè c'è sempre da impegnarsi e quando va male, la colpa rimane la mia. Da un lato fa viver bene, perchè in quei casi basta ricaricarsi e ragionare su cosa si sta facendo di sbagliato. Mi entusiasmo e godo di tante piccole cose e del mio mondo interiore e delle mie passioni. Questo aiuta tantissimo. Il forum è un pezzetto in più, lo vivo come un luogo familiare dove c'è gente che conosco ed in rari casi anche apprezzo, ma mi aiuta anche a vedere come non vorrei essere ed a cosa evitare. |
Re: Come fate a vivere?
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Re: Come fate a vivere?
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Quanto all'utente Prima, secondo me non ha fatto niente per meritarsi di essere piallato così |
Re: Come fate a vivere?
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Re: Come fate a vivere?
A parte casi particolari i nostri problemi sono autoprodotti,o almeno abbiamo i mezzi per superarli ma non li adoperiamo a sufficienza,viviamo in un epoca di picco di benessere mai raggiunto in un paese fra i piu' ricchi,con internet che da infinite possibilita' di scoprire i propri interessi e realizzarsi,nonostante questo il male di vivere e' un problema eterno dovuto alle nostre capacita' intellettive e persiste indipendentemente dalla qualita' del nostro ambiente.I discorsi su cosa bisogna fare per migliorare non valgono molto dalla mia esperienza,credo che debba scattare un interruttore dentro di se' per cambiare,quell'interruttore esiste per tutti quindi preferisco aspettare ancora e continuare a vivere,se le cose vanno male possono anche andare meglio in futuro.
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Re: Come fate a vivere?
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Semplicemente metto le due cose su una bilancia dell'ansia e vedo che uno dei due piatti va giù e l'altro schizza verso l'alto. Purtroppo ho il cervello fatto in questo modo e penso anche che sia troppo tardi, per questioni d'età, per rimediare (sempre che si possa rimediare, cioè che il problema non sia radicato troppo in profondità, visto che sono così da quando ho memoria). E allora cerco di rassegnarmi a quel poco che ho ottenuto dalla vita, cerco di pensare poco al futuro, e nel frattempo di distrarmi (anche tramite il forum). |
Re: Come fate a vivere?
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Re: Come fate a vivere?
Gran parte della vita è sofferenza, ma io ci sono perché traggo anche vari piaceri da essa. Mi rendo conto che il mio è un percorso anormale, disastrato, si procede a passo incerto, cadendo e rialzandosi, ma si procede arrangiandosi in qualche modo, perché reputo che ci sianoancora delle cose per le quali vale la pena restare.
Più che altro mi fa paura pensare alla mia vita tra dieci anni, venti, o oltre. La paura che le cose per cui restare saranno sempre meno, questo sì che mi spaventa. Ma per ora i motivi ci sono, tra piccoli piaceri personali, passioni, scoperte, maturazione, e quei pochi affetti. Il problema è che sono pericolosamente poche, ecco perché mi preoccupa l'avvenire. Altre volte invece penso che mi piacerebbe essere immortale, per vedere come andrà a finire il mondo, e il destino della razza umana. E perché penso che forse, in fondo, si potrebbero trovare sempre nuovi piaceri e nuovi piccoli stimoli per restare a galla. Ed anche perché sarebbe bello avere un sacco di tempo, perché in realtà a me il tempo concessoci mi sembra davvero poco, almeno per il mio passo lento e spaventato, ci metto molto a fare tutto e a progredire, a trovare il coraggio per superare un qualcosa che mi spaventa, e mi farebbe comodo pensare di avere molto ma molto più tempo. Sento che il tempo corre più veloce di quanto io riesca a fare. Ma forse ora sto per finire off topic quindi mi fermo qui. In ogni caso di solito è un contrasto tra la visione spaventata e talvolta rassegnata del fatto che i motivi per restare saranno sempre meno, e l'altra per cui vorrei più tempo perché magari potrebbero aggiungersi nuovi motivi, e potrei procedere tranquillamente con il mio passo lento, senza sentirmi sempre in ansia perché non sto andando al passo che ci si aspetterebbe, e non sto raggiungendo varie tappe che sarebbero già dovute essere state raggiunte. |
Re: Come fate a vivere?
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Vivere non dipende da me. Finché il corpo funziona, tocca vivere. |
Re: Come fate a vivere?
Per morire ci vuole coraggio. Ci vuole coraggio per vincere l'istinto di sopravvivenza. Non lo faccio perché ho paura di soffrire, ho paura di quello che ci potrebbe essere dopo e non voglio far soffrire i miei cari. Per i metodi indolori ci vuole pure molta organizzazione e risolutezza. Anche per vivere e cercare di migliorare le cose ci vuole coraggio. Quindi io che non ne ho mi limito in una condizione di non vita, a metà strada, chiuso nella mia bolla, nella mia zona di comfort. Banalmente, è la (non) scelta più facile.
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Re: Come fate a vivere?
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Così, se una persona sta male, si sfoga esprimendo il suo malessere e trova riscontro in altri che stanno male come lui. Trova una compagnia nella sofferenza, si sente meno solo. Viene fuori una sorta di club dei falliti. Ok, non porta a niente di concreto e materiale, ma lo spirito almeno si risolleva un poco. "è finita anche per me": wow, c'è qualcuno come me! accasciamoci metaforicamente al suolo insieme aspettando l'Apocalisse. |
Re: Come fate a vivere?
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Una specie di catarsi in cui si vede quanto a fondo può andare il senso di disperazione |
Re: Come fate a vivere?
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comunque, sì, ci può essere qualche somiglianza con il leggere Cioran o Sylvia Plath o l'ascoltare canzoni tristi: anche in questi casi vi è un cercare risonanze della propria condizione |
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