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Voglio fare una domanda particolare i neurotipici non hanno difficoltà in genere a rompere il ghiaccio o non e comunque facile..come e possibile che vedo pochissima gente che si avvicina,sono in una nuova città sono solo,l'interlocutore cosa si aspetta,questo passaggio della comunicazione,a me non viene naturale,l'impatto,ho bisogno di vedere e stare a contatto con delle persone con i miei tempi ecco..pero di gente sola ne vedo,per cui non mi danno più di tanto sono fatto in un modo,si cerca di migliorare amen..
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Re: Un uomo che soffre di solitudine
Il fatto è che nessuno si accontenta mai, magari lui aveva idealizzato la sua vita sposato e felice come il mulino bianco, ma tanto si sa le relazioni sono complicate, non bisogna mai lasciarsi andare all'idea di aver capito tutto, la vita è una merda per tutti, bisogna aspettarsi tutti i possibili scenari e avere resilienza, tante belle parole ma chi è che ci riesce davvero?
Io non vivrò metà delle sue esperienze, e se dovessi viverle sarei completamente dipendente dal mio passato vuoto, e un eventuale situazione di crisi sarà come una pugnalata che mi farà dubitare ancora di più di tutto. Non mi sono formato nell'adolescenza, tutto quello che c'è dopo è molto triste, lavoro casa lavoro, relazioni basate sul valore e basta, tutta roba che mi rende triste e mi fa rimpiangere molte cose... Per dire, alla fine conta solo vivere esperienze, senza dannarsi e affezionarsi troppo, tocca essere dei robot per non finire nell'oblio. |
Re: Un uomo che soffre di solitudine
Mi sfugge cosa ci sia da discutere o peggio ancora criticare circa una persona che ricerca amore a ridosso dei 50 anni e con relazioni di coppia andate male.
Lo trovo assolutamente naturale ed anche largamente diffusa come casistica |
Re: Un uomo che soffre di solitudine
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Re: Un uomo che soffre di solitudine
sì ma che c'è da invidiare uno che è stato in india e non si è integrato? allora invidiamo anche chi va in guerra perché fa esperienze...
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Re: Un uomo che soffre di solitudine
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Battere i piedi, chiedere, scandaloso... Sono parole un po' inappropriate o comunque indicative del sentimento che c'è dietro. Questa indignazione sarebbe giustificata solo se chi cerca di migliorare la propria condizione tenti di farlo, o voglia farlo a danno di altri. Per esempio conosco persone molto abbienti che senza fare del male a nessuno e solo sfruttando la propria creatività e professionalità hanno migliorato di molto la propria condizione già eccezionale. Non mi sento di definire il loro comportamento "scandaloso" o peggio "implorativo" ("chiedente" non mi pare suoni bene). Hanno delle qualità e le usano. Tra me e me posso pure pensare che "sarebbe giusto" che fossero meglio distribuite ma il mondo è questo e non l'abbiamo fatto noi. Il tuo discorso, e non solo tuo, è la variante estremizzata della censura che ogni tanto esce fuori secondo cui nessuno di noi ha diritto di migliorare la propria condizione OR lamentarsi per non avere avuto qualcosa di meglio, perché ci sono bambini in sperduti villaggi che muoiono perché non c'è acqua o per mille altre cause. Se proprio volessi utilizzare questo argomento specioso dovrei chiederti se tu vorresti fare a cambio di vita con un bambino africano che viene venduto dalla famiglia per fare il baby soldier ed essere immerso a 10 anni in un mondo terribile. Ma me ne guardo bene. Anche se la tua condizione è imparagonabile (a tuo favore) io ti riconosco tutto il diritto di essere insoddisfatto della tua vita e di volerla migliorare, o in subordine di lamentarti di quello che non hai avuto. Lo riconosco pure a stichoso, che è sempre insoddisfatto perché aspira a donne tipo Belen mentre avrebbe la fila con l'eliminacode con le proprie pariestetiche, e parliamo di un livello alto. Le mie lamentele per i suoi post riguardano in parte l'uso strumentale del forum come sfogatoio mentre anche l'utente più chiuso e sulle sue, almeno qualche volta ha dato una pacca sulla spalla a qualcun altro. E sì, in parte ma solo in parte per il modo di vivere l'inevitabile sentimento "ma guarda questo cosa vuole mentre io...". Chiusa parentesi. In sintesi: ti capisco e - se ti piace tanto crederlo, su un livello diverso - provo il sentimento che ha tutta l'aria di esserci dietro le tue parole. Ma so che per mille motivi è un pensiero dannoso e cerco di trasformarlo nell'aspirazione che qualcosa di buono capiti anche a me, oppure come faccio sempre mi lamento sul forum che questo non accada mai. E per quanto mi riguarda, il primo passo è pesare bene le parole, perché le parole sono il pensiero e viceversa. Capita che non ci riesca, ma mi sforzo di provarci. |
Re: Un uomo che soffre di solitudine
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Re: Un uomo che soffre di solitudine
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Re: Un uomo che soffre di solitudine
Inutile fare il paragone con noi che non abbiamo mai avuto nessuno. Noi siamo casi estremi, rari... C'è gente che neanche immagina che ci sono quelli come noi, danno per scontato l'aver avuto almeno qualche relazione. Siamo solo fenomeni da baraccone per la gente normale.
Quindi può succedere che per una persona senza grossi problemi di ansia sociale aver avuto un matrimonio fallito e ritrovarsi sola sui 50 anni possa essere visto come un grande fallimento, mentre per noi sarebbe già una grande cosa aver avuto un matrimonio. |
Re: Un uomo che soffre di solitudine
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Ecco, sull'ultima frase però siamo d'accordo. Dire al prossimo col piatto vuoto che siamo uguali è dire una boiata. Si può essere estremamente scontenti anche con ville in Costa Azzurra, ma questo non ci rende uguali ad altri messi in realtà peggio di noi. Perciò ci vorrebbe anche la sensibilità di lamentarsi delle proprie insoddisfazioni con le persone giuste, non con chi poi potrebbe pensare "ma di che si lamenta?" |
Non ci posso credere qui dentro si imbastiscono ancora le classifiche su chi sta meglio o chi sta peggio...Io da quando sono rimasto solo e schifato (vabbè quello anche prima) ho scalato l'Everest a mani nude per sopravvivere, viaggiato per costrizione e adempiuto a tanti di quegli obblighi burocratici (successivi alla morte dei miei..Quelli che vorrebbero ulteriormente tassare perché chi eredita due soldi é il nuovo male assoluto in Italia) da poterli scrivere su un vocabolario..Circondato da gente che mi considera uno "sfigato" (il peggio del peggio in sto mondo altro che assassino o delinquente), altri che pretendono da me la presenza continua e costante (al lavoro) dopo avermi detto che, stante la mia mancata vaccinazione, sono un essere rivoltante e che avrei messo tutti nei guai (mai stato a casa un minuto. Niente febbre da sette anni) e altre ancora che sperano che muoia per un'eventuale eredità...In passato gridai a squarciagola "oltre a non avere diritto ad una vita sentimentale io sto proprio male fisicamente e psicologicamente...Ho dei limiti oggettivi non posso fare miracoli..Aiutatemi!!" Risposta di mia mamma invalida (che comunque mi voleva bene)..."Non puoi permetterti di star male...Non ti é consentito..Alza il sedere e muoviti"...Bello eh??? E pensate adesso che non ho più neppure lei e che ho preso del piagnina sfigato da persone interessanti per aver pianto la sua perdita...Però ehi ho fatto delle esperienze di vita combattendo quotidianamente per sopravvivere ai miei limiti e lo faccio tuttora costretto dalle circostanze consapevole che dei suddetti limiti e delle mie sofferenze agli altri interessa meno di zero..Pokorny hai la mia completa solidarietà se mi ero allontanato da sto posto dei motivi c'erano e leggere certe robe me li fanno tornare in mente...Ci si risente in privato...
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Re: Un uomo che soffre di solitudine
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Insomma hai il diritto di lamentarti solo tu, mo' me lo segno. |
Re: Un uomo che soffre di solitudine
Secondo me come premessa ai discorsi che si sono sviluppati negli ultimi interventi bisognerebbe avere ben chiara la distinzione tra le possibilità materiali esteriori date dalla propria vita e il malessere interiore, che spesso è impervio rispetto alle prime. Dovrei fare gli esempî ormai triti di persone ricche e famose, spesso estremamente creative, che sono rimaste depresse o comunque psicologicamente devastate per tutta la vita, vita che spesso è stata breve perché sono arrivate al suicidio precoce.
Ovviamente io non conosco tutti i dettagli della vita di pokorny, ma anche a me a volte sembra, da quel che mi è permesso sbirciare dai suoi post, che lui per primo sottovaluti il peso e la ricchezza di esperienze che la vita gli ha dato, specie a paragone con altre persone del forum. Viaggi in India, escursioni in alta montagna, viaggi in motocicletta, multiformi interessi coltivati negli anni... sono tutte cose che io non potrei mai permettermi, che non mi sono mai permesso, anche se ad alcune avrei aspirato. Per dire, io non sono mai stato nel paese di cui ho pure studiato la lingua e con cui lavoro, l'incapacità di muovermi mi ha precluso la carriera accademica, a cui aspiravo, e di conseguenza tutto un percorso di vita che avrebbe potuto essere completamente diverso (e migliore) di quello che faccio ora. Ma io non penso che per questo si debba biasimare pokorny dicendo che non abbia diritto a lamentarsi perché c'è chi sta peggio. Al massimo sospetto, come credo ormai sia chiaro, che l'utente in questione abbia più problemi dentro di sé che non fuori di sé, ma questo non significa che i suoi problemi siano necessariamente di second'ordine rispetto a chi non riesce nemmeno a uscire di casa. |
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Re: Un uomo che soffre di solitudine
Gente che si lamenta di continuo che dice agli altri quando possono o non possono lamentarsi. Boh.
D'ora in poi, prima di lamentarsi, bisogna chiedere il permesso e una giuria selezionata deciderà se avrete o meno il diritto di farlo. |
Re: Un uomo che soffre di solitudine
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Io ho rispetto per chi soffre per non aver avuto esperienze, però non vedo da parte loro lo stesso rispetto per chi aveva una vita e ora non l'ha più.. Per quanto mi riguarda, essendo uno che la vita ce l'ha avuta fino ai 30 anni, vi posso dire che è dura. Ricordare i momenti passati, gli amici, i fine settimana al mare.. Non è facile gestire questi sentimenti di perdita. Noi che abbiamo avuto qualcosa e ora non abbiamo più chiediamo solo rispetto. |
Re: Un uomo che soffre di solitudine
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In un centro commerciale ho visto due donne carine con due di un metro e 70 dall' aria un po' tamarra qualche tatuaggio,gli intellettuali sono penalizzati oltre che introversi..al di là della estetica..
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Re: Un uomo che soffre di solitudine
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Di quella vita precedente non era tutto rose e fiori, c'erano problemoni belli grossi, il sovrappeso e la verginità erano solo una parte di questi, ma la loro percezione era molto relativa. Ora a 25 anni di distanza seppure sono invecchiato e decadente sono persino più "bello" di allora, ho il quintuplo dei soldi, non perché sia ricco, anzi tutt'altro, è che allora proprio non avevo niente.. ma a ritornare a quei tempi ci metterei la firma subito. |
Io ho svoltato dopo i 30..posso solo crescere..
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