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Piocca i motivi dietro questa idea li condivido, anche io sono un alieno in questa società, bella la fantasia nelle immagini, ma è un utopia ovviamente.
Costruire una città solo per persone con problemi sociali è fattibile forse avendo miliardi di euro, ma intanto chi decide chi può entrare o no? Secondo, le leggi sono quelle dello stato ospitante, almeno che non vai nella terra di nessuno. Modi di convivere possono essere cambiati invece, ma anche lì tocca decidere quali... Poi io non la vedo come una cosa armoniosa e felice, tra i fobici ci sono diversità molto grandi già dal punto di vista caratteriale, chi ha disagi ristretti, chi generali, chi socializza, chi no, poi pure ideologiche; imo si creerebbero gruppetti a sè alcuni totalmente incompatibili tra di loro. Inoltre il sostentamento, per isolarsi dal mondo non si può lavorare lì, quindi ci vorrebbe un'attività dove lavora tutta la comunità, tipo una grande fabbrica o qualcosa del genere, e altri miliardi necessari. La cosa che si può fare è tentare di rendere la società che ci ritroviamo meno cattiva e intollerante verso chi ha forti problemi sociali. Il movimento gay e femminista hanno fatto battaglie decennali ottenendo risultati in questo senso, volendo potremmo farlo noi per per rivalutare la nostra immagine e tentare di farla accettare di più. Utopico anche questo? Forse. |
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Chissà se non ti piaceva..... |
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Hai ragione Piocca, condivido questi tuoi propositi di uscire dall’inerzia individuale, di organizzarsi, però insisto: la reciproca conoscenza fra persone con problemi di “fobia sociale” non basta se non è integrata da un aiuto esterno. Incontrarsi in alto mare fra naufraghi è un grande sollievo ma finché non c’è qualcuno che con una barca o un canotto ti toglie dall’acqua i problemi restano! Che ne pensi?
Ciao, Stefano |
piocca 6 unica !!!!!
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piocca , non ascotarli, scappa finchè puoi e impara a vivere nel mondo.che ce la puoi fare benissimo secondo me.la rassegnazione e contagiosa.okkio pioccuccia. :wink:
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e finchè si è ancora 20enni (o meglio ancora più piccoli) si ha tutto il tempo di recuperare una piccola parte di tempo perduto e soprattutto di modificare leggermente gli aspetti negativi di se stessi.... è una fatica immane, ma si DEVE lavorare su se stessi e sulla relazione con l'altra persona (per quanto limiti e blocchi si abbiano)...almeno x rendere la vita ai limiti della normalità in modo che permetta un minimo di rapporti umani (di lì in avanti la cosa poi può sol che migliorare). Però arrendersi quando si ha meno di 20 anni (ma anche dopo) sarebbe la vera sconfitta... l'unica via d'uscita è lottare...lottare giorno per giorno....avvicinarsi alla "normalità" giorno x giorno... tanto quel che abbiamo dentro nessuno ce lo leva...si tratta solo di fare un passo oltre quel confine in modo da raggiungere almeno un minimo di duttilità. |
Re: Fondiamola insieme…
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se poi si ha davvero buona volontà, qualcosa potrà sempre uscire fuori, non per forza si deve raggiungere lo scopo di fondare questa utopica città, ma anche lo stesso sforzo per riuscirci riuscirà a farci sentire meglio, finalmente avremo uno scopo da portare a termine che potrà veramente costituire una svolta per noi....per noi che adesso vediamo tutto nero e opaco...e attendiamo il futuro con angoscia e terrore.... Malville: magari questi naufraghi potranno riuscire ad organizzarsi, senza nessun aiuto, e non avranno più bisogno di fuggire da quell'isola su cui sono naufragati, ma quell'isola potrebbe diventare la loro casa..... Succederebbe un po' come hanno fatto gli uomini primitivi o anche, senza andare troppo indietro, come è successo per Stati Uniti d'America....è tutto da inventare!! Non esisterebbe più un mondo esterno con cui raffrontarsi, esisterebbe solo un qui e un ora.... :D Jack: mica da scartare Consonno!! :o |
Sì Piocca, però se i naufraghi sono in acqua e non hanno trovato l’isola qualcuno con la barca serve!
Però non voglio insistere su questo punto, perché poi in fondo sono d’accordo con te, anzi questa tua idea di un gruppo o di una società a parte mi attira. Ma ti chiedo: al di là della spinta ideale, concretamente quali sarebbero i primi passi per realizzare il tuo progetto? Ciao, Stefano |
Qui c'è gente che inizia a crederci sul serio :lol: :lol:
Piocca mi sembra che tu davvero credi nell'effettiva realizzazzione di qst città fobica,anche se dici che è un utopia e ti contraddici. Io credo che realizzare una cosa del genere sia impossibile! Anzi magari una possibilità c'è,ma facciamo 1 su100000000000000000000000000000000000 00000000000000000000000000000000000000 0000000000000000000000000000000000???????? Vi dico come la penso io: Viviamo in qst realtà e solo in questa. Uscire dalla realtà e credere in utopie del genere, nn fa altro che alienarci ancora di più da essa. L'importante nella nostra situazione è credere di migliorare la nostra fobia per adattarci al mondo,per avere una vita pressochè degna. Chi nn crede di guarire è già morto! Io provato tantissime strategie per cercare di migliorare e sono stato sconfitto altrettante,sono depresso e ho poche energie,ma razionalmente nn posso credere nell'impossibilità di farcela,per diversi motivi: c'è chi ce l'ha fatta.Perchè nn devo riuscirci io? Il cervello è molto plastico e con il metodo giusto puo'conformarsi alla realtà sociale e abbassare il livello di ansia e depressione. Può darsi che un giorno mi arrenda anche io,ma finchè sono giovane difficilmente potrò rassegnarmi. Credo che sia molto piu' probabile ottenere risultati soddisfacenti dei propri problemi psicologici che fondare la città fobica. |
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E anche se nn guarirò mai, almeno avrò tentato con tt le mie forze e avrò creduto in qlc di possibile. |
Malville: I passi concreti da fare sono ancora da stabilirsi...se sei interessato si può parlarne in chat...
Anzi, chiunque volesse partecipare al progetto mi contatti via mail....(per ora c'è solo Microcosmo veramente interessato) così ci scambiamo gli indirizzi messanger e vediamo cosa può venire fuori in chat, pralando in tempo reale.... Quote:
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Join us Ramo...convertiti anche tu, change your mind e ricorda: Yes, we can!!! 8) :D |
mi è venuta in mente...
Bisognerebbe fare sempre sogni grandiosi e con la faccia verso il cielo, viaggi avventurosi ma mi dirai “Ah, poesia!! Non si mangia, sai, con la poesia!!” Bisognerebbe fare sempre sogni grandiosi e con la faccia verso il cielo, viaggi avventurosi basta! Per me questo è un duello devo salvar la testa perché dentro c'è il cervello! E come un aquilone volare via spezzando il filo... ...Lo vedi si può volare e non smetter di pensare animo, animo, i tempi duri passano Bisognerebbe fare sempre sogni grandiosi per combattere la noia e la nevrosi e se ancora non ci credi fa come vuoi Quote:
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2)Proprio perchè viviamo poco, conviene provare di alleggerire i nostri problemi perseguendo le strade più probabili. Dici di credere che sia più probabile fondare una città del genenere;al di là di paragonare le rispettive probabilità, la tua proposta si avvicina davvero a un utopia e credo che tu lo sappia,quindi nn commento nemmeno perchè lo sia(un utopia) per nn offendere la tua intelligenza. 3)Chi nn crede nella possibilità di migliorare-come ho già detto in altri post è gia morto. ''Anzi, chiunque volesse partecipare al progetto mi contatti via mail....(per ora c'è solo Microcosmo veramente interessato) così ci scambiamo gli indirizzi messanger e vediamo cosa può venire fuori in chat, pralando in tempo reale....''(cit.) :lol: Ma dai cerchiamo di capire che cosa è davvero importante e quali sono le tappe raggiungibili. Non facciamoci prendere dalla rassegnazione:piangiamo, disperiamoci,sbattimoci la testa al muro,ma a testa bassa ricominciamo la scalata,altrimenti è finita! |
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