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Quindi se uno non piace prende apprezzamenti e poi viene rifiutato,bisogna capire da come prende il rifiuto se intacca la sua autostima.io prendo più consegni da 2 anni a questa parte,ma temo proprio questo che un rifiuto possa condizionarmi.anche se su meetic e capitato non mi rispondessero ma lho vissuta più serena.e un passaggio vhiave
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Credo che solo grazie a questa capacità di concentrarmi che hanno i nrurodiversi ho potuto migliorare esteticamente a 33 anni sul piano di muscolatura,e provare a ritagliarmi uno spiraglio.percepisco più gentilezza anche io il problema non è neanche lintroversione e che come dice ez 97,ho difficoltà a trovare stimoli,nel 2019 sono uscito pochissimo,ho avuto diversi problemi di salute,oggi mi sento più maturo più equilibrato,cambierò città e spero in tema sentimentale in un contesto dove non mi conosce nessuno ritagliarmi occasioni.
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Le donne pensano che sia un iceberg per il mio distacco,in realtà sono un uomo molto emotivo ma mi viene naturale filtrando e che credo dipenda dal mio essere asperger, ma sopratutto con le donne fino ad un paio di anni fa non uscivano mai reazioni.oggi sono più libero una donna può pensare quello che vuole,che sia timido freddo arrogante,l'importante è cercare di essere educato e cordiale,non è il sorriso importante ma la cordialità,e fare emergere i pregi e nascondere i difetti.o comunque contenenti.
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Re: I fattori esterni quanto influiscono sulla nostra situazione?
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Questo è un aspetto secondo me sottovalutato. |
Re: I fattori esterni quanto influiscono sulla nostra situazione?
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Seguendo il tuo esempio, mettiamo che un tizio che si disprezza profondamente riceva forti segnali d'interesse e che finisca per fidanzarsi. Mettiamo che nonostante ciò continui a disprezzarsi. Tu diresti: beh, qua il fattore esterno è stato inutile. Invece no, ha avuto un colpo di fortuna e si è fidanzato, benché non abbia modificato i suoi pensieri può comunque essere contento del fidanzamento e stare meglio di prima. Ecco che il fattore esterno è servito. A parità di pensieri disfunzionali, se capita un evento esterno favorevole, si sta meglio. Mettiamo che due persone che stanno male si propongano per un lavoro: una viene assunta e l'altra no. Anche qui il fattore esterno porta un beneficio evidente nella vita concreta. |
Io ho conosciuto ragazzi non belli e timidi che almeno una donna l'hanno avuto e altri brutti e timidi mai avuta,a volte se ci penso mai avuta una relazione ma sono alto 2 metri,i tratti autistici e il non saper comunicare in maniera corretta con le donne hanno inciso.ma dipende anche da fortuna conoscenza,anche quando non avevo i muscoli ma avevo un viso normale,sono usciti con gente poco carismatica,amici estroversi mai avuti,alle feste non vado da anni,son cose che alla lunga pesano,una famiglia conservatrice e introversa,2 sole amiche in 33 anni,non fare un lavoro di squadra,rimane il fisico è un buon reddito,ma piacere per il fisico a 34 anni non serve a niente,ci sono donne che non si fanno impressionare dal fisico inizialmente.
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Re: I fattori esterni quanto influiscono sulla nostra situazione?
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Certo ho lavorato 2 anni e mezzo prima della pandemia nel negozio di famiglia,ma perché gli asperger non lavorano,ora ho il reddito di cittadinanza linvslifita e arrotonda con le scommesse,ma tra 2 anni migliorato il piede vorrei tornare a lavorare.poi se riesco a mettere di lato 20 30 mila euro in 2 3 anni,cambia tutto vediamo.
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Re: I fattori esterni quanto influiscono sulla nostra situazione?
Contano molto, dall'ambiente familiare, a quello che frequenti fuori dall'esso e anche nel campo lavorativo, influisce un po' tutto sul nostro crescere e le esperienze che poi faremmo.
Io ad esempio rimanendo nel discorso donne ho frequentato sempre ambienti dove era difficile conoscerne, ad esempio amici con le loro ragazze fdanzate che poi nel gruppo non portavano amiche, scuola superiore, lavoro anche, il che non ha aiutato ad ampliare le conoscenze femminili. Però quelle poche volte che ad esempio capitava che qualcuno mi facesse conoscere amiche che erano single diciamo che ci sono stati diversi apprezzamenti e comportamenti che potevano fai intuire che non gli facevo cagare :sisi: Ad esempio il primo bacio l'ho ricevuto a 19 anni in discoteca da una ragazza (ha fatto tutto lei :sisi:) che mi fece conoscere una cugina tipo due ore prima, da allora mai più andato in discoteca. Poi anche da altre sue amiche per quel poco che capitava di conoscere (abitavo in un altro paese e ahimè non c'era verso di essere costanti qua causa poco tempo a disposizione) spesso hanno avuto comportamenti e commenti buoni. Pure in Italia quelle poche volte (pochissime) che hanno portato nel gruppo dove uscivo ragazze single ci sono stati comportamenti che nel gergo umano (sto ancora imparando il vostro modo di fare :sarcastico: ) erano segnali chiari di interesse, cosi come negli ultimi anni delle superiori quando ho iniziato a frequentare persone delle altre scuole. Perciò a parità di intenzioni è più facile riuscire in una cosa se sei dentro che quando devi creartela da sola, mi sembra elementare :nonso: |
Io non esco insieme a donne in gruppo da 4 anni,mi aggrappo ai social sfruttando l'unica cosa che ti serve sui social il fisico,e meno male che ce lho,se no mi facevo prete,ho avuto 3 soli amici veri con cui uscivo in vita mia ma poi uno viveva fuori l'altro si è fidanzato,2 amiche donne che conoscevano gente che non mi piaceva.troppi tamarri in sicilia,e io sembro un asburgico col mio italiano senza cadenza,marchisio e cresciuto a Torino,se cresceva in sicilia voglio vedere se diventava un sex simbolo qui tira più il coatto che il raffinato,ho cercato di imbastardirmi anche perché il contesto lo richiedeva,un po come rosberg che per battere hamilton ha imparato a tirargli le carente,in certi ambienti funziona così.non credete alla favola del volemoci bene,e una giungla lì fuori.e se ti vuoi elevare devi essere pronto alla lotta metaforicamente.
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Re: I fattori esterni quanto influiscono sulla nostra situazione?
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Forse il problema è che la mancanza del partner non è il vero problema, ma è tutto più radicato e profondo. |
Secondo me è difficile quantificare quanto incidono dato per scontato che il nostro comportamento è il risultato di fattori sia genetici che ambientali.
Nel mio caso ci sono stati periodi diciamo così più favorevoli, che hanno permesso di coprire di più le mie difficoltà tanto che anch'io a un certo punto mi ero un po' pompato, ma si sa che l'orgoglio viene prima della rovina... ma in verità in fondo era sempre lo stesso me. Adesso ne sono consapevole ed è già qualcosa, ma riorganizzare la percezione della realtà, non è facile, vedremo... e un po' sono curioso |
Re: I fattori esterni quanto influiscono sulla nostra situazione?
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Ma quello della fidanzata è solo un caso di tanti. Metti che questa persona che si disprezza vince 5 milioni. Potrà continuare a disprezzarsi, ma vivrà più comodamente, il suo benessere psichico ne risentirà in modo positivo. Oppure, mettiamo che un cittadino di Kiev si disprezza. Finalmente la guerra finisce! La mente del cittadino è rimasta la stessa, lui continua a disprezzarsi. Ma il pericolo della guerra è finito e si sente più sollevato, di conseguenza il suo benessere psichico è migliorato... eppure lui è rimasto esattamente la stessa persona. |
Re: I fattori esterni quanto influiscono sulla nostra situazione?
Conta molto secondo me. L'uomo è capace di adattarsi a condizioni, contesti e gruppi diversi da quelli conosciuti, se non ha altra scelta o è davvero motivato. È un'esperienza molto positiva quella che stai facendo comunque, ti auguro più soddisfazione in ambito sociale per il futuro
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Re: I fattori esterni quanto influiscono sulla nostra situazione?
Chissà cosa risponderebbe un Ucraino:pensando:
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Re: I fattori esterni quanto influiscono sulla nostra situazione?
Fattori esterni e interni sono complementari.
Certo se prendiamo un bambino i fattori esterni influiscono in modo quasi totale, mentre crescendo, con le diverse esperienze e lo sviluppo di una consapevolezza, i fattori esterni influiscono sempre meno. Per questo mi pare inverosimile che, se man mano non cambia l'ambiente o il tipo di ambiente e non cambiano persone o tipologia di persone, si possa sviluppare una qualche presa di coscienza e sviluppare una consapevolezza. Che servono a non farsi influenzare troppo dai fattori esterni e interni e mantenere una prospettiva equilibrata. |
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Re: I fattori esterni quanto influiscono sulla nostra situazione?
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Io avrei voluto assomigliare a Chris Cornell, perché ho sempre pensato che quel fisico la mia vita sarebbe stata tutt'altra cosa, ma poi penso che avrei voluto avere il suo fisico, non certo la sua interiorità perché se devi essere bello e concludere la tua vita col suicidio...cioé alla fine chi elabora questi discorsi si sofferma solo su una parte, la isola idealmente e trascura tutto il resto che è invece l'essenza del problema. |
Re: I fattori esterni quanto influiscono sulla nostra situazione?
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Però l'importanza del fattore esterno anche in una vita condizionata da problemi psicologici è innegabile. Tra un depresso isolato, con problemi di salute e povero in canna e uno con una rete sociale che lo sostiene, in buona salute e benestante c'è una differenza enorme. Tu dirai: l'essenza del problema è che resta depresso. Siamo d'accordo. Ma, detto ciò, non si può affermare che ciò che circonda la depressione non abbia un ruolo fondamentale. Mi è capitato diverse volte di leggere presentazioni di utenti che dicevano cose del tipo "mi faccio schifo, mi taglio, sono una persona orribile... fortuna che almeno c'è il mio moroso che mi vuole bene, sennò non so come farei". Ok, è un rapporto disfunzionale, ma intanto è l'ennesimo fattore esterno che determina un accrescimento di benessere psichico. |
Re: I fattori esterni quanto influiscono sulla nostra situazione?
Io penso che una cosa come povertà o più in generale la ristrettezza economica (ho notato essere una costante dei tuoi discorsi) sia più che altro la causa che non la conseguenza della depressione.
Quanto al fatto che il fattore esterno allevi la depressione non ne sono convinto: siamo davvero sicuri che la rete di amici, la base economica alle spalle, il fidanzato/a allevino sempre una situazione emotivamente problematica? E se invece venire da una famiglia economicamente solida non fosse talvolta la causa della tendenza all'inazione? Penso alle famiglie di una volta, penso a tutti quei baby boomers nati sulle macerie del rovinoso conflitto mondiale e mi chiedo quanti fra loro abbiamo sperimentato la depressione come stato emotivo costante...di solito quando si è depressi è perché mancano gli stimoli a migliorarsi e si sente di non avere più margine d'azione... |
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