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Premesso che ho visto ogni genere di persona avere affetti ed amicizie, il punto è la nostra difficoltà a stare con gli altri. Nessuno viene acclamato da tutti, la maggioranza delle persone piace a qualcuno e ad altri no, ha momenti di gloria e figure del cavolo, insomma...
Secondo me il problema è che a noi non piacciono gli altri, più che essere noi a non piacere a loro. Li odiamo, li troviamo ridicoli, cattivi, patetici, odiosi, stupidi... Insomma siamo noi ad avere il coltello dalla parte del manico, ci difendiamo perché ci sentiamo vulnerabili, ma anche gli altri si sentono così e noi sotto sotto siamo un po' stronzetti... Magari è questa aggressività di fondo che li allontana. Ma se noi imparassimo a rispettarci e a difenderci sportivamente senza implodere nell'autoaccusa e nella vergogna ogni volta che uno ci ignora, sarebbe il massimo, no? Potremmo stare insieme agli altri e conoscerli meglio. |
Re: Sentirsi invisibili e rimpiazzabili.
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Re: Sentirsi invisibili e rimpiazzabili.
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Io comunque vedo che anche l'altra gente è molto ostile e pericolosa con il prossimo, in media più di quanto lo sia io, e questo è probabile che limiti un po' le interazioni ma che le annulli proprio no, non mi risulta questo. |
Il bisogno di attenzione ce l'abbiamo un po' tutti, anche se a livelli diversi. Ma quando bisogna soddisfare quello altrui diventa difficile, in realtà suppongo che non venga neanche spontaneo, anzi è più naturale tirarsi indietro, quando si percepisce una persona molto "bisognosa". Se uno ti chiede un consiglio o qualcosa di materiale, se sei disposto gliela dai e a posto così. Ma quando ti aspetti da persone con cui non stai in rapporti stretti di avere un certo tipo di attenzione nei tuoi riguardi, che non si sa bene neanche in cosa debba consistere e dove finisce, è comune che dall'altra parte ci sia al massimo una risposta percepita come superficiale o di facciata, e se invece capita diversamente magari è per manipolarti. Anch'io cerco attenzioni, anche su questo forum, però a un certo punto cerco di spiegarmi che non ottenere risposte ritenute 'appaganti' non deve buttarmi giù; a volte sembra che ottieni qualcosa in più e non ti basta e capisci che comunque non puoi vederci più di tanto in quello che si realizza in un ambiente virtuale, è un po' un volersi illudersi che conti chissà quanto, è prevalentemente passare il tempo in modo meno arido e noioso, in parte sfogarsi e spiegarsi con se stesso soprattutto.
Va a finire che la cosa più facile da apprezzare è l'effetto che puoi immaginare dal cazzeggiare con qualche battuta qua e là, forse perché magari penso che sono queste le cose che funzionano più da collante sociale anche IRL. Non me la sentirei di annoiare la gente dal vivo con le mie problematiche psicosociali, so che non sarebbe funzionale, gli sfoghi di quel tipo posso esprimerli qui ma "fuori" meglio in genere evitare, per cui probabilmente per questo motivo nel tempo ho maturato la preferenza per usare un po' di ironia in più perché è quella che in Real Life può anche aiutare diversamente dal piangersi addosso, ed è come se dovessi andare nella direzione del rappresentare un me stesso non molto profondo e sofferente là fuori, perché sarebbe deleterio, e mi stessi facendo trascinare da questo impulso anche qui dentro, consapevole che o qui o là nessuna condivisione (di certi sentimenti), comprensione o empatia, da sola, sarebbe abbastanza soddisfacente. Tranne se trovi una persona con cui nasce qualcosa di importante, essenzialmente a livello sentimentale (senza esagerare, perché si sa che un partner, specie se donna :D, non asseconderà serenamente tutte le debolezze della persona con cui deve stare insieme). |
Re: Sentirsi invisibili e rimpiazzabili.
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Re: Sentirsi invisibili e rimpiazzabili.
Lintroverso fa figo solo se è bello e ha i muscoli.altresi non prenderebbe un like neanche a pagarlo.ma saranno il 5 per cento al mondo.un uomo normale molto introverso finisce nell ombra.credo tanti uomini la pensano cosi
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Ti piace stare con gli altri? A me non più di tanto, mi sento molto a disagio, quindi non cambio strategie, non cambio frequentazioni, le mie amicizie muoiono nel silenzio perché dopo un po' mi stufo. Ad alcuni invece stare con gli altri piace e lo fanno come io mangerei la nutella o farei jogging. |
Re: Sentirsi invisibili e rimpiazzabili.
Il problema è che per alcuni non è nemmeno questione di volere attenzioni, è che proprio tale invisibilità/scarsa considerazione è talmente marcata e/o costante da non permettere di arrivare nemmeno a quel livello minimo di considerazione che, bene o male, hanno un pò tutti e che conferisce un minimo di dignità alla propria persona.
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Re: Sentirsi invisibili e rimpiazzabili.
Forse sarò un po' cinico, ma credo che nei rapporti umani (di qualsiasi tipo essi siano) alla fine siamo tutti rimpiazzabili.
L' ho capito col tempo, esserci arrivato prima sarebbe stato decisamente meglio. |
Re: Sentirsi invisibili e rimpiazzabili.
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Re: Sentirsi invisibili e rimpiazzabili.
E' una sensazione che ho provato molto spesso quando provavo inutilmente ad integrarmi nei gruppi da adolescente, non potevo parlare e dire un'opinione che venivo subito zittito e umiliato, infatti piano piano ho cominciato a star zitto tanto se parlavo infastidivo e basta. Ora nemmeno provo a integrarmi da nessuna parte, non frequento nessun posto "sociale", e ho litigato col mio amico di infanzia perché non faccio nulla e lui a quanto pare non può uscire con gente che non lavora.
Qui sul forum sinceramente mi frega poco se risulto invisibile, alla fine io so il motivo per il quale sono qua, ovvero scambiare esperienze sulla "malattia" che mi ha rovinato la vita e stop, poi la parte "social" del forum con le discussioni ot la trovo carina come idea, ma molte volte mi sento molto fuori luogo a partecipare a determinate discussioni. |
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L'argomento sesso pare essere considerato abbastanza importante, anche se poi a me personalmente è capitato poche volte di trovarmi con gente che l'affrontasse (al di là di qualche commento di gradimento verso la tipa x), a volte ci scherzano su ma magari è per schermarsi da possibili allusioni, quindi in effetti non è visto come leggero. Però io vorrei arrivare proprio a non darci peso, a quello che pensano, e a scherzarci su sul serio. Non è semplice specialmente quando c'è il sospetto che tu sia omosessuale, visto che ancora molti la vivono come una minaccia. Per cui forse meglio far finta di niente, lasciar fare i loro collegamenti senza stuzzicarli, tanto a stare al gioco del fingere di avere esperienze non sono portato e se si tengono le loro supposizione nella loro testa mi va anche bene. Mi è venuto fuori il tono pesante in questo post... eh ma uno mica può controllarsi sempre :nonso: |
Re: Sentirsi invisibili e rimpiazzabili.
Io tutte ste personalità affascinante con contenuti non le vedo tanti si aiutano col fisico.io cavalchero questa strada finché non perdo i capelli e ingrasso.il mio rimpianto e aver capito certe dinamiche sociali dopo I 30 anni per una diagnosi che doveva arrivare entro i 25 anni.ci sono siti d'incontro e li qualche appuntamento si può strappare ma bisogna crescere nella personalità anche.per uscire con qualcuno devi trovare piacevole la sua compagnia.il vissuto di una persona incide.parlo per me io delle amicizie vere le ho avute e in ambito sentimentale che ci sono stati limiti.ma anche lì uno può capire in cosa è carente per attirare una donna cercare di migliorare.ma sul piano caratteriale ci sono persone che hanno qualità caratteriali di leadership e autostima che uomini ansiosi e fobici non possono avere.sul ruolo secondario raikkonen e diventato famoso proprio per essere così schivo e ombroso.parliamo di gente ricca e famosa.un introverso ha 2 strade nella vita portare agli estremi il suo carattere per farsi notare per la sua diversità.o seguire gli estroversi sbagliando.io la vedo cosi
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Re: Sentirsi invisibili e rimpiazzabili.
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I momenti bui e di scoraggiamento non mancano, quelli li temo, ma ho qualcosa dentro che mi mantiene in vita, e non è la speranza, forse la ricerca di me stesso, la sete di capire; alle volte mi auguro di non chiudere mai il cerchio, quello si potrebbe essere pericoloso per me. |
Tocca accettarlo arrivati a una certa età, a nessuno gliene fregherà mai niente di voi, poi dopo i 25 anni tutti cercano una direzione e un partner nella propria vita.
I gruppi di amici sono tutti off limits e se tenti ad entrare hanno la puzza sotto al naso e te lo fanno intendere. Giustamente perché dovrebbero avere a che fare con uno messo male se hanno già persone e se la godono. E non parlo tanto per eh, io non ho amici ma ho conosciuto un mare di gente sia qua che in città, anni fa mi ricordo che conobbi un ragazzo di 30 anni che faceva l'operaio nell'emporio a 2 chilometri da casa, mi invito' anche ad andare al mare con lui, io accettai e gli lasciai il numero , ma non si fece più sentire. C'è anche da dire che qua lavorava 7 su 7 pure la domenica mattina. L'ho trovato su Instagram ieri sera dopo anni e adesso è tornato a vivere a Roma, ha trovato lavoro la. Qui ha vissuto in affitto da fine 2015 al 2018-2019, viveva sempre qua nelle mie zone ma a 3.5 chilometri da casa mia quindi la distanza non da poco ha fatto sì che non lo incontrassi ai tempi, poi boom se ne è andato. Quello era un tizio compatibile con me, riservato, tranquillo, non prendeva per il culo, simpatico, eppure niente. Sembra che a quelli come noi debba sempre e comunque andare male. |
Re: Sentirsi invisibili e rimpiazzabili.
Dopo I 25 costruirsi il fisico è fare i cavalieri solitari.non aspettate che vi tendano la mano.lobiettivo deve essere viaggiare coltivare hobby stabilita economica e trovare una donna fine.non mi aspetto solidarietà da nessuno
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Re: Sentirsi invisibili e rimpiazzabili.
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L'unica è cambiare posto arrivati sotto i 30 e provare altrove, trovarsi delle passioni, magari trovi un lavoro o ti inventi qualcosa che ti piace. |
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