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Re: La competizione
Io non è che amo o odio, fa proprio parte di me cercare di eliminare tutti i miei avversari, non lo nego.
Dipende poi in cosa. Di contro appunto, è che tendo a prenderla così seriamente da diventare aggressivo, autodistruggendomi. Comunque, è molto generica la cosa, ci sono troppe varianti, dipende anche da situazione, contesto ecc...:nonso: |
Re: La competizione
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Sono molto competitiva e proprio per questo cerco di tenermi alla larga da sfide, gare, confronti :D . Certe prove mi stressano tanto, sono determinata e faccio il possibile per dare il meglio di me. Una faticaccia assurda :unsure: . |
Re: La competizione
La competizione non mi ha mai stimolato, in nessun campo della mia vita.
Non mi abbatte nemmeno, semplicemente non mi interessa. |
Re: La competizione
Io non sono per niente competitivo, anzi a volte mi dà fastidio vincere troppo perchè non vorrei che chi ha perso ci resti troppo male.
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Re: La competizione
La odio profondamente.
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La odio semplicemente per il fatto che sono un perdente su tutti i fronti e quindi non mi va di aggiungere altri complessi ai tanti che già ho. Mi piacerebbe eccellere in qualcosa, assolutamente non per mettermi in mostra, ma per me stesso, per non essere un totale fallito, e invece niente, neanche una piccola soddisfazione.
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Re: La competizione
Io la penso come lui, nessuno deve restare indietro.
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Re: La competizione
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Comunque io,veramente,sono stato distrutto da questa cosa,nel vero senso della parola.. |
Re: La competizione
Non ho campi di competenza, per cui nessun avversario.
Di conseguenza non conosco la competizione. |
Non saprei, un po' mi corrode.
Non tira fuori il meglio di me. |
Re: La competizione
In generale mi annoia, comunque una gara può essere un pretesto per fare altro, in tal senso può piacermi.
L'unica cosa che mi spingerebbe a competere in modo aggressivo sono i premi o delle sanzioni, cosí però poi non mi divertirei più e non parteciperei davvero, se potessi imbroglierei visto che mi interessa il risultato e non il gioco. Forse una competizione tra impegno e disimpegno mi divertirebbe, insomma una in cui perdere non corrisponde a chissà cosa e lo stesso vale per la vittoria. Non so, ad esempio i giochi parrocchiali, si partecipa, si sta insieme e se si perde non si perde nulla, si è guadagnato un bel pomeriggio in compagnia. Mi piace giocare, ma quella forma di eccessiva serietà e violenza legata al gioco, il gioco me lo fa detestare. |
Re: La competizione
Essendo un insicuro cronico la detesto e quindi, se possibile, la evito come la peste
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Re: La competizione
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Re: La competizione
A me al contrario non interessa il premio, guadagni, perdite...
Mi interessa solo predominare sugli altri, farli a pezzi, il concetto stesso di competere, l'idea di poter perdere da un momento all'altro. Sentirmi vivo. "Sono un cane che insegue le macchine, non saprei che farmene se le prendessi." _______ Comunque, come è stato citato sopra "il modo giusto" sarebbe una via di mezzo, una competizione sana. |
Re: La competizione
Hj
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Re: La competizione
Mi affossa, mi distrugge, non riesco a reggere lo stress e l'ansia che provoca, infatti sono arrivato ad interrompere ogni cosa in cui ci fosse competizione.
Però c'è da dire che parte della competizione veniva da me stesso, dalle mie aspettative, le mie manie di perfezionismo e il d.o.c. |
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