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Sono uscito di casa. Prima di pochi chilometri, ora a circa un'ora.
Essendo però la famiglia insostituibile, ora credo sia necessario affrontare i problemi tra noi, non fuggirli Per i problemi sociali, invece, come un po' tutti prima di me: vacanze da solo, bar da solo, pranzo al ristorante solo. Attaccando bottone con sconosciuti. Amando, odiando, riuscendo e fallendo |
Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
Piccoli tentativi che mi hanno fatto chiudere ancora di più in me stesso e hanno aumentato la diffidenza che ho verso il mondo.
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Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
Ho fatto dei tentativi tipo uscire con persone che conoscevo dall'infanzia ma mi sono sentito bloccato tutta la serata rispondevo a monosillabi e cercavo di evitare i discorsi sul lavoro e la vita sentimentale, sono uscito un pò di volte con loro, quando si parlava di videogiochi o musica ne parlavo quasi tranquillamente...invece quando si cominciava a parlare di lavoro e relazioni mi veniva il nodo alla gola e le palpitazioni. mi aggiunsero anche al gruppo whatsapp con i loro amici universitari, inutile dire che non ho spiccicato parola e dopo un po di tempo sono uscito.
Provo sempre vergogna quando sto con gli altri e alla fine tendo ad isolarmi o non approfondire conoscenze...In questo periodo non riuscirei proprio a fare niente perchè sto malissimo, è un continuo rimandare tutto e inventare scuse. |
Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
La cosa più imbarazzante fu quella di ricontattare i vecchi amici di scuola (superiori e università), all'epoca mi sembrò di cercare le sfere del drago :mrgreen:
Anche perchè nessuno aveva il minimo interesse nel cercarsi o rivedersi. |
Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
Dobbiamo essere il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo
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Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
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Comunque sei stato sicuramente coraggioso 😂 |
Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
La frase è giusta.
Il fatto è che sperare in un cambiamento sforzandosi di partecipare a un singolo evento come il concerto, non porta ad alcun cambiamento. I cambiamenti avvengono in periodi lunghi e le condizioni diverse devono perdurare anche per un periodo lungo. Scardinare o trasformare certi schemi mentali è mica robetta! Chi ci riesce può considerarsi che gli è capitato qualcosa di straordinario! Per questo è utile avere un obiettivo e una strategia, magari pianificarla con l'aiuto di uno psicologo o psicoterapeuta è molto utile, poichè certe consapevolezze le si acquisiscono col tempo, bisogna lasciarsi guidare da qualcuno piu esperto. |
Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
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Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
A parte fermare ragazze a caso per strada come esercizio di socializzazione e altri piccoli esercizi di esposizione per strada (non fermando ragazze, ma persone normali per chiedere informazioni) svariati anni fa e un iniziale tentativo di socializzazione all'università subito all'inizio del primo anno, non mi vengono in mente grandi cose.
No quote |
Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
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Cambio terapia quasi ogni anno e mezzo per inefficacia Fanno giusto quel minimo che mi impedisce di dare completamente di matto e arrivare al TSO, per il resto è come mangiare caramelle. Non credo che smetterò mai di prenderli, ma non è un problema per ora, tanto nessuno deve venire a saperlo. |
Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
Le persone in generale non mi attirano più, sono indifferente senza odio e senza amore. Guardo le persone e non trovo nulla di interessante in loro, nulla che mi spinga ad interagire. I Suddetti tentativi li ho fatti eccome in gioventù quando ero ancora un minimo curioso e fiducioso verso il prossimo, non essendo un sociofobico nel senso stretto del termine quando volevo sapevo interagire ma comunque per via della mia pochezza intellettuale e caratteriale non ero in grado di comunicare contenuti degni di interesse se non ad un primo superficiale contatto. Poi la distimia e l'anedonia hanno preso il sopravvento, il disinteresse verso le dinamiche sociali e la nulla voglia di impegnarmi in cose che mi fanno schifo hanno fatto il resto.
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Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
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Il processo era lentamente in atto già da prima, ma la pandemia e la presa di coscienza brutale, dovuta ai lockdown, della mia condizione di quasi-emarginato, hanno fatto si che ora non sono più interessato alle persone. Probabile che sia un meccanismo di auto-tutela, perché di passi verso gli altri ne ho fatti anche negli ultimi anni, ma quando ricevi solo freddezza, trattamenti di sufficienza, o peggio ancora di cortesia mista a pena, allora poi ti devi tutelare. Vedo poi nella gente troppi schemi rigidi. Persone che sia taccano ai loro modi di fare e alle loro convinzioni fino alla morte.. e invece a me piace chi è elastico e in grado di mettersi in discussione. |
Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
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Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
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Re: Che tipo di tentativi avete fatto per uscire dalla vostra condizione?
A me è subentrata in tarda età, a 30 anni. Per questo si ipotizza che a monte ci sia uno stato depressivo, in parte endogeno-ereditario, ma in buona parte acquisito, che ha portato poi alla fobia sociale.
I motivi dello stato depressivo sono molteplici, in primis l'aspetto fisico, ma non voglio elencarli qui. Come tentativi ho fatto TCC, uso di farmaci ansiolitici ed antidepressivi, lettura di saggi, partecipazioni a svariati forum. Se qualche risultato c'è stato, ma non decisivi, è dovuto credo più che altro al passare del tempo che ti porta un po' più a fregartene dei giudizi. Rimangono delle limitazioni da parte mia: difficoltà seria ad uscire con persone sconosciute, e poco entusiasmo nel fare quasi qualsiasi cosa. Poi ci sono le limitazioni dettate dagli altri: molta gente non è disponibile, ha famiglia, impegni, gusti diversi, etc. Col tempo un po' sono migliorato, ma diminuiscono anche le possibilità di rimettersi in gioco. C'è pure il fatto che dopo un evento sociale, anche se piacevole, mi ritrovo in casa mia con un senso di vuoto, di incompiutezza, come una sensazione che quell'evento sociale no nsi ripeterà, e spesso succede, o si ripeterà dopo molto molto tempo. |
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