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Re: Gli atleti possono dare una svolta alle attenzioni verso i disturbi mentali?
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Re: Gli atleti possono dare una svolta alle attenzioni verso i disturbi mentali?
Intanto parte puntuale la shitstorm con insulti anche razzisti... meno male che viviamo in una società tollerante.
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Re: Gli atleti possono dare una svolta alle attenzioni verso i disturbi mentali?
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Mitico Bastoner, io me lo ricordo bene ed era fortissimo, ma non ho mai capito bene i motivi del ritiro precoce |
Re: Gli atleti possono dare una svolta alle attenzioni verso i disturbi mentali?
La penso come Da'at.
Mi verrebbe strano il pensare a queste situazioni spiacevoli come un qualcosa di positivo per i miei problemi. Sarebbe come gioire di un bullismo vissuto da una persona famosa, solo per il fatto di aver reso pubblica la cosa. Io non sono così: se un individuo subisce ciò che ho dovuto sopportare nel mio passato, resterei rattristato dalla questione, non rincuorato. Vorrei il meglio per me stesso, perché sono il primo a voler il meglio per il prossimo. Pensare il contrario mi farebbe riflettere su una mia possibile invidia sociale che sfocerebbe nel godimento personale di fronte alle sconfitte altrui. |
Re: Gli atleti possono dare una svolta alle attenzioni verso i disturbi mentali?
Ma cosa vuoi che cambi :D
Ricordati noi non siamo come loro, quelli/e stanno su un altro livello, scordatelo di essere trattato così, ma neanche fra migliaia di anni di progressismo. Se tu hai momenti no o disturbi, prova a saltare qualche giorno lavorativo, prova a iniziare a fare qualche giorno di malattia, ti lasciano a casa in tempo zero. Stai anche tranquillo che non gliene frega niente a questi atleti multimilionari di noi comuni mortali. |
Re: Gli atleti possono dare una svolta alle attenzioni verso i disturbi mentali?
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Re: Gli atleti possono dare una svolta alle attenzioni verso i disturbi mentali?
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Comunque ti consiglio di vedere Bojack Horseman, ma con rispetto, perché sembra un altro stupido cartone animato per adulti, con battute penose che fan ridere giusto a chi ama il metaumorismo, però poi diventa sempre più profondo. Fino alla stagione 3 quando si aprono le porte dell'inferno. |
Re: Gli atleti possono dare una svolta alle attenzioni verso i disturbi mentali?
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La penultima puntata dell'ultima stagione è per me una roba mai vista. |
Re: Gli atleti possono dare una svolta alle attenzioni verso i disturbi mentali?
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Re: Gli atleti possono dare una svolta alle attenzioni verso i disturbi mentali?
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Re: Gli atleti possono dare una svolta alle attenzioni verso i disturbi mentali?
Non so se potranno dare una svolta in tal senso, ma almeno in Europa non potranno certo essere l'Osaka o la Biles, che nessuno conosce, a fare la differenza. Dobbiamo aspettare i Messi o i Ronaldo.
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Re: Gli atleti possono dare una svolta alle attenzioni verso i disturbi mentali?
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Se si ha una vita tutto sommato ordinaria o addirittura di successo, allora le difficoltà psicologiche che si mostra possono essere accettate, non compromettono la nostra immagine agli occhi degli altri. Se invece i problemi psicologici intaccano il quotidiano andamento della vita andando a minare le basi per un'esistenza decente (lavoro, vita sociale e sentimentale, uscire di casa etc), allora è inevitabile che si sia visti male, pochi potranno comprendere. Una pluricampionessa ha una vita incomparabile con il fobico di FS. Anche se diventasse gravemente depressa avrebbe comunque rispetto e considerazione per merito del suo passato glorioso. Un po' come Syd Barrett, anche dopo che si è ritirato dalle scene per via dei suoi problemi mentali è rimasto un artista stimato e degno di grande considerazione: certo, perché prima del crollo psicologico aveva mostrato talento e aveva ottenuto successo. Uno sportivo o un artista di successo che ha problemi di salute mentale è una grande persona per cui si prova compassione. Una persona comune la cui vita è bloccata da problemi di salute mentale è invece uno sfigato che si deve curare e con cui si preferisce non avere a che fare. |
Re: Gli atleti possono dare una svolta alle attenzioni verso i disturbi mentali?
Il tema della ginnasta che ha abbandonato l'Olimpiade è stato affrontato in un gruppo Telegram di sport di cui faccio parte. Ebbene, è stata una doccia fredda. Mi sono reso conto che quelli "normali" sono ancora distanti anni luce dal capire il tema della salute mentale. Non accettano la debolezza, specialmente in atlete che dovrebbero essere speciali, non come noi comuni mortali.
Insomma, avere problemi di salute mentale equivale ad essere mediocri, deboli, senza palle. Se fosse stato un atleta di sesso maschile i commenti sarebbero stati anche peggiori immagino. Ecco perché non voglio conoscere gente nuova. Faccio proprio bene a non aprirmi sul serio con nessuno. L'ho fatto in passato ed è andata male, non rifarò lo stesso errore. |
Re: Gli atleti possono dare una svolta alle attenzioni verso i disturbi mentali?
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Re: Gli atleti possono dare una svolta alle attenzioni verso i disturbi mentali?
Se qualcuno sperava che la rinuncia della Biles potesse in qualche modo avvicinare a una sorta di legittimazione morale del fallimento, provate a leggere con quale dettaglio la decisione di rinunciare è stata ponderata.
https://www.ilpost.it/2021/08/04/sim...a-allenamento/ Post come al solito diretto ad automotivarmi. |
Re: Gli atleti possono dare una svolta alle attenzioni verso i disturbi mentali?
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Re: Gli atleti possono dare una svolta alle attenzioni verso i disturbi mentali?
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Per usare le parole della stessa Biles, che ha 24 anni ed era una delle favorite di Tokyo 2020 in diverse specialità, è la palestra dove ha potuto ricominciare dalle basi, facendo affidamento su materassi soffici e cubi di gommapiuma per sentirsi più sicura in caso di cadute. Biles ha cominciato ad allenarsi da sola nella palestra dell’università di Juntendo mercoledì scorso, con una sessione di due ore, e poi ci è tornata nei giorni seguenti, sempre accompagnata dai suoi allenatori e da un medico. Kazuhiro Aoki, docente della facoltà di Scienze motorie dell’università che gestisce la palestra, si è assicurato che tutti gli ingressi della struttura fossero chiusi per mantenere la privacy, di modo che Biles potesse allenarsi in tranquillità. Nel frattempo, nell’arco della settimana la ginnasta ha incontrato medici e psicologi per valutare con costanza il suo stato psicofisico. Magari potesse esser garantito un trattamento personalizzato di questo tipo anche ai comuni mortali... purtroppo per loro è difficile trovare l'equivalente della palestra con i materassi soffici e i cubi di gommapiuma. |
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