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Re: Dubbio che mi assale
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Re: Dubbio che mi assale
Regà lasciate perdere questa gente.. non è che se scherza e ti tocca un po' questo significa che te la darà.. con queste se ne esce solo stravolti..
io dico lasciatele perdere le donne del lavoro, a meno che non abbiate una posizione di prestigio. Non voglio pontificare, sono una testa di cavolo come tanti, però visto che mi ci sono rovinato tante volte vorrei che non succedesse lo stesso ad altri, tutto qui. |
Re: Dubbio che mi assale
Da un punto di vista professionale non è il massimo, però diciamo che ormai è molto diffuso e ho sentito perfino di infermieri che si permettono di contattare i pazienti.
Non so come interpretare questa cosa del "tipo", forse esiste o forse no. Ad ogni modo il coltello dalla parte del manico ce l'hai tu, sei tu che puoi renderle la vita difficile e non ti sei neanche compromesso più di tanto. Io proverei a cambiare atteggiamento, meno confidenza sul lavoro e più duro nell'affibbiarle mansioni, senza arrivare a livelli estremi ovviamente. Però una bella "svegliata" gliela darei, così le passa la voglia di fare la regina di stocazzo. |
Re: Dubbio che mi assale
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Parlo ovviamente di stare a contatto continuo; per esempio due infermieri in reparti diversi distanti 3-400 m nello stesso ospedale non possono essere (o si spera non saranno) vittime di dinamiche perverse coppia-sesso-lavoro. |
Re: Dubbio che mi assale
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Re: Dubbio che mi assale
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Io sarò malfidato, ma secondo me, senza offesa eh, spero di sbagliarmi, la tipa ha fiutato il collega da tenersi buono con due moine. |
Re: Dubbio che mi assale
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Re: Dubbio che mi assale
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Re: Dubbio che mi assale
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Lo so che non è roba per tutti, per me ad esempio sarebbe fantascienza :sisi: |
Re: Dubbio che mi assale
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Re: Dubbio che mi assale
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Re: Dubbio che mi assale
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Re: Dubbio che mi assale
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Inviato dal mio M2004J19C utilizzando Tapatalk |
Re: Dubbio che mi assale
Aggiornamento: continua a provocare e allo stesso tempo parla del ragazzo, credo che lascerò perdere:ridacchiare:
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Re: Dubbio che mi assale
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Re: Dubbio che mi assale
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Re: Dubbio che mi assale
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Re: Dubbio che mi assale
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Fidati della mia esperienza quasi inesistente. |
Re: Dubbio che mi assale
Ciao stessa cosa è capitata a me, e purtroppo non è la prima volta.
Sul finire del 2019 nel mio ufficio arriva una nuova collega. Ha un ruolo diverso dal mio, gira più uffici e nel mio è presente solo una volta a settimana. Non mi ci vuole molto a capire che ne sono molto attratto. Unico neo ha 17 anni meno di me! Un giorno le sento dire ad un'altra mia collega che non ha un amore. Inizio a sfotterla e a prenderla in giro bonariamente sia perché sono di natura giocosa e sia perché essendo un po' timido ed insicuro non riesco ad essere più diretto con le donne quando decido di corteggiarle. Lei non mi sembra molto reattiva ma verbalmente mi fa intendere qualcosa che io volutamente ignoro sia perché non mi fido ancora, date le cantonate passate, e sia perché inizio come al solito ad autosabotarmi facendomi mille paranoie sulla differenza anagrafica, come se già me la dovessi sposare o avere una relazione di lunga durata! Lo so non sono normale, invece di pensare a farmela e basta come penserebbe il 99,9 periodico degli uomini e poi si pensa... Ad ogni modo, passano 2 mesi e mezzo e causa pandemia è impossibilitata a girare uffici. Trascorre quasi un anno senza più né sentirla né vederla. La "studio" su FB e mi accorgo che si tratta di una persona molto dinamica e sportiva, mille feste, mille amici, mille viaggi, insomma tutto il contrario di ciò che sono io o di ciò che sono stato quando avevo la sua età. Mi faccio venire ancora più dubbi però rimango combattuto perché ne sono attratto. Non le chiedo l'amicizia perché spero lo faccia lei, ma ciò non accade. All'inizio di quest'anno ritorna di nuovo nel mio ufficio sempre a cadenza settimanale. Il suo atteggiamento nei miei confronti è cambiato: mi guarda e mi sorride mantenendo lo sguardo, ora è lei a sfottermi e a prendermi in giro ed lei ad iniziare un primo contatto fisico al quale rispondo. Allo stesso tempo, alle volte mi ignora completamente, ma credo sia tipico delle donne. A questo punto, decido di inviarle un "segnale" chiedendole l'amicizia su FB che lei accetta senza conseguenze. Speravo in una sua prima mossa in maniera da alleggerirmi il carico d'ansia ed i dubbi dovuti alla differenza di età ma anche ai differenti stili di vita, ma come detto questa mossa da parte mia non sortisce alcun effetto. Arriviamo allo scorso periodo maggio - giugno quando mi accorgo che il suo atteggiamento nei miei confronti è cambiato radicalmente: quando arriva in ufficio non mantiene più lo sguardo e non mi sorride più, non mi sfotte più, non cerca più il contatto fisico. Capisco che c'è qualcosa che non quadra e decido di mettermi a specchio fingendo disinteresse. La volta successiva sempre in ufficio mi chiama a se e mi rimprovera di non considerarla più, io me ne esco con una battuta. Quella stessa mattina in una conversazione con un'altra collega la sento ammettere che è impegnata. Scoprirò poi attraverso alcuni collegamenti su FB che si tratta di un altro collega di un altro ufficio con una posizione più elevata rispetto alla mia, sebbene questo sia separato con 2 figli ed una successiva convivenza ed io sia single mai sposato senza figli a carico, laureato, fisicamente apposto e con una buona posizione economica. A questo punto cosa dovrei pensare? Che portava avanti 2 percorsi alternativi, altro tipico atteggiamento femminile, per poi decidere di investire su quell'altro ritenendolo più alfa di me? O perché ha captato i miei tentennamenti e il mio restare immobile senza azzardare alcun passo mentra l'altro più scaltro di me non si è fatto problemi? Oppure stava semplicemente giocando? Ovviamente non lo saprò mai!!! Quindi, per rispondere a dubbi dell'autore di questo 3d, se si attende il semaforo verde da una donna prima di muoversi stiamo freschi! Perché invieranno mille segnali discordanti e contraddittori, spesso neanche loro hanno ben chiaro cosa vogliano perché le donne sono molto più emozionali degli uomini e vanno ad onde. Sono pochissime quelle trasparenti come un libro aperto. L'unico consiglio è quello, dopo un po', senza lasciar passare troppo tempo, di chiederle di uscire. Se inizia trovare scuse non è interessata e a quel punto è fondamentale ignorarla, se invece accetta allora uno poi se la può giocare durante i vari appuntamenti. Lo so che per i timidi, gli insicuri, i fobici è difficile questo passo. Tutti vorremmo delle rassicurazioni prima di agire ma se le aspettiamo dalle donne si rischia di ammattire e rodersi dai dubbi. Spero una volta per tutte anche io di averla capita questa ennesima lezione, per la prossima volta, semmai ve ne sarà un'altra... |
Re: Dubbio che mi assale
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