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Re: L'ingenuità dei neurotipici
Parla, la gente purtroppo parla
Non sa di che cazzo parla Tu portami dove sto a galla Che qui mi manca l'aria |
Re: L'ingenuità dei neurotipici
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Re: L'ingenuità dei neurotipici
Certa gente non ce la fa proprio a mettersi nei panni degli altri e a capire le difficoltà altrui.
Quelle frasi mi ricordano i miei genitori da adolescente che quando non uscivo per un certo periodo mi dicevano "ma cosa fai tutto il giorno a casa da solo, esci no?".. sì, come se gli amici e le ragazze li trovassi appena messo piede fuori di casa... |
Re: L'ingenuità dei neurotipici
Ma scusate un attimo... Molto di voi qua dentro odiano le persone "normali" che hanno una normale vita sociale con un lavoro più o meno dignitoso o mi sbaglio?? Che colpe hanno loro per i nostri fallimenti? Io onestamente posso odiare solo me stesso e provare della malsana invidia per chi sta meglio di me...ma addirittura odiare una persona solo perché conduce una vita sociale migliore della nostra... È da vigliacchi, egoisti e pusillanimi secondo me...
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Re: L'ingenuità dei neurotipici
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Re: L'ingenuità dei neurotipici
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Re: L'ingenuità dei neurotipici
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Sanno benissimo che le cose non vanno come vorrebbero, eppure si atteggiano a grandi amanti. La realtà é che quasi tutti loro non hanno speranze nelle relazioni amorose e sessuali, ma piuttosto che dirlo apertamente portando a galla un'amara verità, preferiscono fingere permettendo a questo stesso sistema di protrarsi ancora e ancora. |
Re: L'ingenuità dei neurotipici
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Questo é quello che é cambiato rispetto a mezzo secolo fa ed ovviamente la maggior parte dei ragazzi non é Roul Bova. L insicurezza che ne scaturisce é una conseguenza. Non sei un tronista? Al massimo puoi aspirare a fare da provider in una relazione matrimoniale tossica e che probabilmente ti porterà a perdere casa, affidamento e soldi. Con questi presupposti come fa il ragazzo medio a non essere insicuri depresso e demotivato ? |
Re: L'ingenuità dei neurotipici
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Brava, hai fatto un bel discorso. Statisticamente penso addirittura ci siano più femmine che maschi nel mondo, in Italia non ricordo comunque siamo numericamente gli stessi più o meno. Sul fatto degli omosessuali ci sono anche le donne, non so se in numero maggiore o minore. Gli uomini sono sempre stati insicuri ma grazie al fatto che ci si sposava presto, si lavorava tutti o quasi, c’era più ottimismo e fiducia a livello sociale, ci si conosceva in cerchie ristrette e la gente era sempre quella per cui volente o nolente finivi per farti avanti |
Re: L'ingenuità dei neurotipici
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Re: L'ingenuità dei neurotipici
Sì ma il problema di oggi non è che la parte maschile non ci prova più ed è timida, dove vivete? Siete mai entrati in una chat casuale su qualche gruppo online, li vedo solo io decine di disperati che broccolano e lottano x le attenzioni di una ragazza che neanche conoscono?
Posso capire che con gli anni gli approcci diretti dal vivo sono diminuiti (x ovvi motivi), ma solo perché molti si sono accorti essere del tutto inutili se non vi è interesse, e oggi giorno la quasi totalità delle persone si conosce tramite l'online. |
Re: L'ingenuità dei neurotipici
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Re: L'ingenuità dei neurotipici
forse esistono dei supermercati appositi che mettono in esposizione amici e fidanzate pronti a prendere e non lo sappiamo
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Re: L'ingenuità dei neurotipici
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Re: L'ingenuità dei neurotipici
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Re: L'ingenuità dei neurotipici
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Re: L'ingenuità dei neurotipici
Io dovrei prendere un po iniziativa e andare anche da solo in locali, però mi vergogno...
Del resto a volte anche in compagnia mi sento a disagio ugualmente in certi posti. Con tre amici della stessa pasta è fattibile e almeno non sei da solo |
Re: L'ingenuità dei neurotipici
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Io sono andato con loro, ma a un certo punto mi sono staccato e sono andato per i cavoli miei. A un certo punto il locale era talmente pieno di gente che spintonava per farsi largo, che mi sono riparato in una specie di insenatura dove non c'era da spostarsi in continuazione e dove si poteva osservare la situazione e le dinamiche sociali sorseggiando un drink. Probabilmente avrò anche fatto la figura di quello strano da solo che non balla e non rivolge parola a nessuna, ma ero abbastanza stanco e dopo tanti mesi di lockdown condizionato e frastornato dalla folla. A un certo punto pensavo che sarei impazzito, perché la gente continuava a spingere e non riuscivo a trovare un luogo tranquillo, ho serrato il pugno fortissimo e ho sentito la rabbia che proprio mi stava divorando. Per fortuna sono riuscito a calmarmi. |
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