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Re: Buone abitudini
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Per quanto riguarda il lavoro, sto continuando a cercare anche ora che mi trovo meglio, anche se mi chiamano una volta su dieci per il colloquio. A me serve per valutare quali alternative mi sono possibili, poi cercare non vuol dire necessariamente trovare, ma almeno so di aver fatto il possibile. Di recente ho rifiutato un lavoro perché mi offrivano un contratto peggiore di quello che ho, ma almeno mi sono presentata al colloquio e ho fatto le mie valutazioni. Negli ultimi tempi noto che anche per me la stabilità lavorativa sta diventando un aspetto sempre più importante, ho la sensazione che non me ne andrò da dove sono, a meno di trovare un'offerta di lavoro veramente imperdibile. |
Re: Buone abitudini
Bel topic, bravo Blue Sky :applauso:
Un paio di anni fa ho introdotto nella mia giornata l'abitudine di disegnare per 10 massimo 15 minuti. Nelle mie sessioni (chiamiamole così) c'erano delle regole: 1. usare solo materiali scadenti; 2. niente gomma; 3. disegnare un po' di tutto; 4. non oltrepassare il tempo limite. Il mio era uno stratagemma per smussare le mie tremila insicurezze e sbloccarmi. Viste le premesse non potevo pretendere chissà quali risultati e questa consapevolezza era molto liberatoria. In pratica permettevo a me stessa di sbagliare e fare pasticci. Alla fine ho disegnato decisamente di più, ho imparato nuove tecniche e - ciliegina sulla torta - ho trovato nuovi soggetti. Per dire, ho provato a disegnare conigli, cani, bradipi.. e alla fine ho trasferito queste novità nei miei lavori più seri (che seri non sono ma bon, ci siamo capiti :) ). Purtroppo da mesi ho mollato questa buona abitudine, sono troppo stressata e non ho la testa giusta per attività simili. Conto però di riprovarci in futuro, era una cosa carina :) |
Re: Buone abitudini
bisogna lavorare ancora un pò sull'abitudine a fare post sintetici!!
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Re: Buone abitudini
Quote:
Non c'è niente di sbagliato nel tralasciare un'abitudine in un periodo complicato. Per certi versi, pur nell'ambito dei problemi perché non è che nel frattempo ti diverti, si tratta anche delle cose della vita che vanno avanti. Poi le abitudini si cambiano, se ne fanno di nuove, oppure tornano quelle di prima. |
Re: Buone abitudini
Un'abitudine che sto mantenendo negli ultimi mesi, almeno da tre mesi direi, è quella del "pensiero di gratitudine" prima di addormentarmi.
Praticamente, quando mi corico, invece che sdraiarmi subito nella posizione in cui sono solito addormentarmi (pancia in giù) mi metto prono, guardando il soffitto, e mi concentro su tre cose avvenute nel corso della giornata e di cui sono grato. Può essere qualsiasi cosa anche banale della quotidianità, dall'invito a bere un caffè da parte di un amico, a un pasto che è stato particolarmente piacevole, a un messaggio gentile ricevuto, anche qui nel forum, fino a cose più stabili, tipo la presenza della famiglia, l'avere una passione per l'hobby che mi ha intrattenuto quella sera, o qualsiasi altra cosa. Sono riuscito a trovare tre cose ogni giorno, anche nelle giornate meno positive, nelle quali magari avevo avuto delle tensioni al lavoro, oppure non ero stato capace di stare bene con i miei familiari... nel momento di andare a dormire mi sforzo di pensare non a ciò che nella giornata è andato male (per quello c'è sempre tempo, il cervello lo fa già fin troppo) ma a ciò che è andato bene. Non deve essere un esercizio razionale (cioè indagare con la mente le ragioni per cui quella tal cosa è importante): l'esercizio razionale va bene di giorno, quando si è lucidi, non di sera quando ci si prepara al riposo. Deve essere al contrario un esercizio emotivo, bisogna concentrarsi sul senso di gratitudine che ti pervade e ti appacifica. Io ne sto ricavando beneficio, mi spinge a soffermarmi sul sentimento di gratitudine verso le cose e le persone che fanno qualcosa per me, ed è una consapevolezza che mi porto dietro durante la giornata. Ad esempio, qualcuno mi propone qualcosa e io penso "bene, ne sono grato", e a quel punto è più facile esprimere la gratitudine agli altri. Niente, volevo scriverlo. |
Re: Buone abitudini
Io ad esempio lo stratagemma del pensiero di gratitudine non riesco a metterlo in atto, adesso mi spiego.
Potrei pensare a delle cose al più non in positivo, perché se per me in fondo non sono poi così positive, non è che dicendomelo ci credo, al più potrei pensare al fatto che c'è sicuramente di peggio, potrei esser grato al massimo per questo, per le scampate catastrofi. Ma lo stesso non riesco ad attivare questo senso di gratitudine. Mi sembra più un qualcosa di casuale. Verso chi o cosa devo esser grato se sono stato solo fortunato nell'aver scampato malattie e mille mali ben peggiori? Poi questa del male evitato però non è una cosa soltanto positiva, mi fa pensare anche al suicidio di nuovo, al fatto che se resto vivo, resto sempre esposto a tutto questo, certi malanni li ho evitati fino ad ora, ma domani? Il passato è passato, e per quanto faccia schifo almeno non c'è più e non può più farmi nulla adesso, ma c'è anche un futuro che purtroppo può ancora peggiorare. Poi penso che la vita mi dà qualche bene risicato ma mi espone ad un mucchio di mali e non riesco ad avere poi un senso di gratitudine generale per tutto questo. Quando vado a letto mi servirebbe qualcosa che mi butti giù come un bel sedativo potente, se inizio a pensare e riflettere, mi avvito in questi circoli di pensiero qua, potrei sforzarmi nel raccontarmi altro, ma sarebbe come ripetere un mantra tipo "gli asini volano"; che mi gira per la testa questa frase non implica che poi ci credo o che abbia senso per me. La cosa che potrebbe aiutarmi è visualizzare cose positive che non ci sono, ma non ci riesco sempre. Un'altra strategia per me, per evitare questi circoli è concentrarmi in problemi astratti che non hanno alcun collegamento coi problemi concreti, senza questo aggancio non viene a crearsi associazione di pensieri. A monte io non sono persuaso, e senza pesuasione non puoi dirti certe cose e crederci. Ho grosse difficoltà a trovare metodi che mi facciano star bene, copiare o ripetere quelli suggeriti non riesce mai a funzionare a dovere con me e non so inventarne di nuovi che funzionino. Quando sto meglio riesco ad attivarmi, ma quando sto peggio quel che poteva aiutarmi nei momenti migliori (che paradossalmente qua non ce n'era poi tanto bisogno) non funziona più nel farmi uscire dai peggiori. Ad esempio io disegnavo quando stavo meglio, ma quando sto peggio questa attività non mi aiuta a stare meglio. |
Re: Buone abitudini
La "tecnica" del pensiero positivo ha senso, per me, se ti permette di uscire dall'idealismo ("è andato tutto male/tutto bene") e di accorgerti più della realtà "sottile", del fatto che, anche se ti concentri su due o tre avvenimenti, in realtà è successo molto altro.
Non serve per tirarsi su, ma per aprire più collegamenti e stare più sul pezzo. Sullo stesso genere, a me sembra interessante la "tecnica dei 101 desideri". Consiste nel tenere un quaderno con i nostri desideri (seguendo certe regole di formulazione), fino a scriverne 101. L'idea è che non siamo molto consapevoli di ciò che desideriamo, e ci fermiamo spesso alle prime 10-15 voci. Forzandoci a continuare, apriamo (o potremmo) la mente. |
Re: Buone abitudini
Queste routine di buone abitudini sono quanto di più tedioso ci possa essere. Per me nulla può di tutto questo può avere valore, le "cattive abitudini" sono l'unica cosa che mi è rimasta, senza quelle sono nulla. Pensare di tagliar fuori sigarette, alcolici e ansiolitici per me equivale solo a restare in uno stato di follia ansia, panico, dolore fisico e depressione. Lo stesso tagliar fuori film, serie TV, videogiochi, musica rock pesante (ascoltare e suonare con la chitarra) equivale praticamente a fare di me un vegetale alla mercè delle compulsioni e dei pensieri intrusivi. Di rado vado a dormire tardi ma non è certo una scelta di vita sana, semplicemente non vedo l'ora di chiudere l'ennesima giornata delirante e senza senso passando nella dimensione di realtà azzerata del sonno indotto con sostanze.
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Re: Buone abitudini
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Va precisato comunque che anche pensare alle "tre cose" buone della giornata, che poi spesso sono molto più di tre, è un esercizio che serve anche a notare cose che altrimenti non avresti notato. Non tutti i giorni ci sono cose di per sè evidenti e quindi l'esercizio porta a sforzarsi un po', e aprire i collegamenti come dici. Ad esempio notare il risvolto positivo di eventi che sarebbero complessivamente negativi, oppure notare una piccola cosa positiva che si nascondeva nelle pieghe della giornata. Un effetto positivo sta quindi nel focus mentale sulle cose buone, che rimane attivo anche durante la giornata: semplicemente inizi a notarle. |
Re: Buone abitudini
Io più che aggiungere buone abitudini sto eliminando quelle cattive. Certo vorrei essere più disciplinato e crearmi una routine benefica, dormire più ore, ma purtroppo nn sempre dipende da noi, con un lavoro su turni e turni da 12 ore e gia tanto se nn esco completamente pazzo in modo irreversibile.
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Re: Buone abitudini
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Se abbiamo un braccio costretto da una maglia troppo stretta, muovendolo ci accorgiamo della fastidiosa pressione del tessuto. E magari ci cambiamo, che quella maglia l'abbiamo su da vent'anni e oggi possiamo permetterci di meglio. (Osservando i fondi di caffè, ho letto che questa risposta non piacerà a XL, a cui consiglio di lasciar perdere gli esercizi e cercare una camera della rabbia). |
Il problema delle buone abitudini è passare dal programmarle a metterle in atto, e poi a mantenerle. È circa un anno che ho deciso di andare a letto al massimo a mezzanotte. Ha deciso una parte di me, l'altra è abituata ad opporsi
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