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Re: Torniamo a parlare di anedonia
Mangiare (negli ultimi tempi ho imparato a cucinare decentemente), bere, fumare, sesso (non sempre), vedere un buon film (raramente rimango concentrato), ascoltare musica (anche se molto meno di prima) e andare in moto.
Sempre in modo discontinuo aggiungo. |
Re: Torniamo a parlare di anedonia
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Direi mangiare, ma i sensi di colpa quando finisco sono troppo forti, d'altronde io ho avuto una fortuna troppo grande che nemmeno quello posso fare... Quindi no, mangiare no.
Musica... Ormai non mi emoziona più, o quasi. Videogiochi non li tocco da un botto di tempo.... E quindi Nada. A questo punto l'unica cosa che veramente è rimasta (e prego che rimanga fino alla morte, ma poi non lo so...) è vedermi con il mio amico, davanti a un caffè, uno spritz, o una cena/pranzo al sushi. |
Re: Torniamo a parlare di anedonia
Ormai ci sono poche cose che mi danno ancora piacere. Escludendo qualche viaggio all'estero, le cose che mi fanno star bene sono ascoltare la musica, guardare un bel film, leggere qualcosa che mi interessa al pc. In generale una cosa che mi ha sempre colpito è che l'ambiente domestico e tutte le attività che si possono svolgere in esso, mi danno un piacere e una tranquillità incredibile. Posso affermare con assoluta certezza che l'attività che più mi piace fare è stare a casa a riposare e coltivare i miei interessi.
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Ben poco, quando subentra la depressione purtroppo se ne va anche la maggior parte dei piaceri.
Noto che,come anche nel mio caso,il perduto piacere musicale è uno dei principali indicatori di uno stato anedonico. C'è carenza di dopamina,e la sua ricerca spasmodica può condurre a dipendenze di ogni genere. |
Re: Torniamo a parlare di anedonia
Non parlerei di piacere ma di attività per tenere la mente lontana dai pensieri intrusivi, a volte funziona a volte no.
L'unico parvenza di piacere è il momento di coricarsi che precede il sonno. |
Re: Torniamo a parlare di anedonia
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Ormai la botta dopaminergica me la dà anche soltanto la consapevolezza di poter evitare situazioni spiacevoli o il non essere costretto a fare cose che non voglio fare. Sto a rota di evitamento. |
Re: Torniamo a parlare di anedonia
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E' una delle peggiori, uno dei periodi della giornata in cui i pensieri e la mente mi si attiva di più e in cui, difatti, prendo la maggior parte dei farmaci. |
Re: Torniamo a parlare di anedonia
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Re: Torniamo a parlare di anedonia
Dormire (spesso sogno i miei genitori mentre altre volte la vita normale che mi è stata sempre negata), mangiare e i videogiochi di cui ormai abuso...Prima del Covid c'era ancora qualcosa adesso non mi è più rimasto nulla....Solo lacrime, solitudine e ricordi....
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Nulla
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Re: Torniamo a parlare di anedonia
Mi dispiace molto leggere numerose risposte, perchè purtroppo si vede quanto la depressione incida sulla qualità della vita.
Non solo ti colpisce nella visione del futuro e di te stesso, ma ti toglie anche la possibilità di vivere piacevolmente momenti della quotidianità, quindi finisce per alimentarsi da sola perché ti costringe all'immobilismo e svuota la quotidianità. Non è nemmeno facile dare consigli, il problema è la depressione: se si limita quella (con i tanti modi, purtroppo complicati, terapie, cambiamenti di vita, farmaci ecc.), può tornare il piacere della vita, altrimenti è sempre più complicato. Ovviamente anch'io ho avuto periodi in cui mi mancava il piacere nelle cose, e mi rendevo conto che ciò mi impoveriva. Fortunatamente noto che ancora oggi, pur non avendo più la mente del bambino o dell'adolescente, riesco ad illuminarmi di fronte a qualcosa, a provare l'entusiasmo di fronte a nuovi stimoli, e ad interessarmi a cose nuove. E' un segnale di salute quindi lo prendo come tale, ma purtroppo non sono cose sulle quali è facile dare consigli. |
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