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in generale smettere di avere paura. più di preciso mi dava (sono mesi che non vado) degli "esercizi" da compiere per farmi acquistare sicurezza, ma erano basati tutti sulle mie esperienze di vita, ad esempio prendere l'aereo, guidare, uscire con persone nuove, laurearmi in fretta. ora mi sto buttando in ogni esperienza lavorativa che mi capita, cosa che forse un anno fa non avrei fatto. |
qualsiasi cosa ti da anche poco fastidio devi corregerla con un comportamento diverso affinche non ti crei piu disagio.....
e piu difficile di quanto sembri lo so :wink: |
@dottorzivago
Anche chi non è sociofobico spesso evita di rivedere vecchie conoscenze. Questa penso sia una cosa che infastidisce un po’ tutti, soprattutto quando la vita ti va così così ed il vecchio conoscente è lì pronto a non farsi i cazzi suoi e chiede, chiede, chiede….per capire chi è messo meglio fra i due….. @assorto Ok, va bene. Ho aperto il topic solo per cercare di capire chi, quanti e in quale modo pensano di essere migliorati con un certo allenamento mentale. |
Re: Comportamenti terapeutici contro la fobia soc. Suggerime
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Nulla di grave, solo un problema alla schiena. Sapete quali sono i tempi di attesa al P.S. a meno che tu non stia letteralmente crepando? Vi dico, nel mio caso, mi sono schiacciato le chiappe contro una sedia in metallo per 5 ore!! Lasciati i dati all’accettazione, mi sono voltato indietro per cercare un posto a sedere nella sala d’aspetto. Inutile dirvi che (almeno io) opto sempre per i posti più in fondo e più liberi. Quoto in assoluto Who-fire. Bisogna sedersi dove c’è posto e buonanotte. Niente pippe mentali su “lì lo vedo ma non mi vede” oppure “ lì non mi vede nessuno” o ancora “ laggiù, laggiù andiamo laggiù”. Al riguardo, altra cosa che capita a me, è di vedere la gente che mi si siede vicino alzarsi dopo pochi minuti alla ricerca di un altro posto. Perché? Semplicemente perché la mia indole misantropa e isolazionista mi spinge ad una mimica facciale involontaria da “sono incazzato nero, adesso ti ammazzo”. :evil: Ecco, dovrei lavorare un po’ su questo cercando di mantenere, in questi momenti, pensieri positivi e convincermi che “tutti i presenti mi piacciono e sono simpatici”. :roll: |
Topic interessante perchè affronta il problema dei segnali che un tipo fobici (non mimetici) comunicano fuori quando entrano in stato ansioso e/o devono interagire in una situazione sociale difficile per loro. Gli ansiosi generalizzati tendono ad essere sempre in stato ansioso invece.
Infatti per certi tra cui io la fobia sociale non è solo un fastidioso stato interno, ma bisogna sempre (per i più fortunati 'a volte') fare i conti con reazioni negative delle persone al proprio modo di essere e atteggiarsi. Questi segnali includono agitazione, ansia, irrequietezza, rigidità, non naturalezza, percepite dalle persone come 'stranezza' e/o come qualcosa di imbarazzante (ma cosa ha questo?), pauroso, o strano/ambiguo/sospettoso e quindi non sanno come reagire. Ricevere costantemente questi segnali dalle persone è una delle cose più dannose perchè da una parte ti senti a disagio perchè snervi e stranisci la gente, dall'altra sei un bersaglio per certi. Quindi i problemi direi sono due: primo riuscire a tenere dentro l'ansia e non fuori, così da mettere MENO in difficoltà la gente (se non sai socializzare si vede comunque), secondo per i casi più gravi imparare come comportarsi, una sorta di schemino mentale delle situazioni sociali, chi è stato sempre solo non ha imparato nemmeno queste 'basi'. Ho scartato l'ipotesi di far fluire le emozioni perchè nei contesti che mi interessano (lavoro) se dovessi far fluire le reazioni dai colleghi sarebbero subito negative. Cosa fare? Si è parlato di esposizione, ecco, io ho dei dubbi che esporsi provando la solita ansia E anche causando le reazioni negative di sopra possa fare bene, perchè si aggiunge solo altra frustrazione e conferme negative. Forse bisognerebbe esporsi ma solo cercando di avere reazioni più positive (ovvero ti sei mostrato e comportato meglio), magari con aiuto farmacologico che aiuti a rilassarsi: chiariamoci, il vero fobico continuerebbe a mostrarsi impacciato e fuori luogo perchè gli mancano le abilità, ma essendo calmo teoricamente la vivi in modo meno negativo e spaventi di meno, ma qui sarebbero richiesti feedback di chi ci ha provato. L'obiettivo rimane comunque per me una cosa che non si può evitare, ovvero sopravvivere in un ambiente lavorativo medio, dove devi affrontare colloqui, lavorare in gruppo e socializzare un minimo con colleghi mai visti e normalissimi e davanti ai quali non puoi mostrarti come sopra, nonchè con i capi, muoversi in ambienti nuovi etc per queste cose serve una minima maschera sociale di 'sto a mio agio, non sono un tipo strano, so socializzare e muovermi' e la capacità di mimetizzare lo stato d'animo interiore. |
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