cancellato21736 |
10-10-2020 19:26 |
Re: Senza stimoli, dentro un pozzo...
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Originariamente inviata da matriX85
(Messaggio 2521521)
Sono assolutamente d'accordo anche io con questo che hai scritto.
Io pure avevo abbandonato la scuola sia per motivi psicologici, ovvero perché in quel periodo ho iniziato a soffrire in modo pesante di ansia sociale, e era un indirizzo che nemmeno mi piaceva e mi ero reso conto di aver sbagliato a sceglierlo.
Intanto gli anni passavano mi trovavo nella situazione che sta descrivendo Ezp97, pure peggio visto che non facevo nemmeno dei lavoretti saltuari, passavo il tempo la maggior parte in casa al pc o alla tv , uscendo sempre di meno anche con quei pochi amici che allora avevo, fino a chiudere anche con loro.
Così piano piano durante il passare dei giorni, dei mesi, degli anni mi decisi ad iscrivermi ai corsi serali per prendere almeno il diploma, e dopo tre anni che avevo incominciato questo percorso sono riuscito nell' obiettivo, e anche con un buon punteggio.
Il primo anno ho avuto delle difficoltà perché anche io erano anni che non aprivo un libro, ma a furia di farlo con costanza un po' di impegno, riuscivo a capirci di più, e poi anche i professori di solito sono più comprensivi e ti danno una mano, soprattutto se sei studente e lavoratore.
È anche come ambiente è molto meglio di quello del diurno, perché la fascia di età e più alta, e anche chi è più giovane se si trova li, vuole dire che gli serve il pezzo di carta, e lavora anche durante la giornata e non ha ne voglia ne tempo di scherzare come capita nella scuola normale.
Io infatti la reputo come una bella esperienza che consiglio a tutti quelli che hanno lasciato la scuola e hanno il rammarico di questo.
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Io in passato ho pensato diverse volte di riprovare col serale, ma qua nella mia zona come scuola serale c'è soltanto l'alberghiero (ambiente nel quale non riuscirei assolutamente a lavorare a causa della fobia sociale, sarebbe come far fare il facchino e portare pesi a mano ad uno che ha due ernie alla schiena, non prendiamoci in giro) e un istituto professionale che ha come indirizzo il semplice meccanico di veicoli.
Quest'ultimo non mi dispiacerebbe neanche, essendo io appassionato di veicoli e motori, ma poi dove andrei a finire? Tutte le officine della zona sono "a conduzione familiare" o piccoli buchi gestiti da signori anziani che sono lì da una vita, e comunque nessuno ha voglia di prendersi la bega di assumere un apprendista.
Anche il liceo artistico che avevo frequentato fa corsi serali, ma è a 50km di macchina da casa ed è un indirizzo differente da quello che facevo io, cioè grafica pubblicitaria (poco male per l'aspetto creativo e del disegno) che può sembrare più concreto ma è comunque un ambiente dove è difficile inserirsi, ci saranno si e no 3 agenzie pubblicitarie nell'arco di 40km e tutti dei buchi come le officine sopra citate...
Ma i problemi principali sono la motivazione; le capacità cognitive che col tempo sono andate a puttane (sono anche seguito da uno psicologo specializzato in riabilitazione neurocognitiva che mi aiuta a recuperare quello che si riesce) e sono quasi 10 anni che non tocco un libro o memorizzo qualcosa; l'attenzione e la concentrazione; l'ansia da prestazione (come faccio a reggere le verifiche e le interrogazioni davanti a tutti se a malapena riesco ad uscire di casa o salutare le infermiere al ricovero...).
E poi i soldi per l'iscrizione e la benzina? A 25 anni dipendo ancora al 100% dai mie genitori.
E se per caso mi ribloccassi e non riuscissi a finire (anche la paura e la preoccupazione per questo è molta)? Avrei fatto sprecare altri soldi ai miei genitori e vivrei ulteriori sensi di colpa.
Sarebbe un'altra sconfitta e mi sentirei ancora più una merda, un fallito, più inetto di quello che già sono.
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