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Re: Il potere della avvenenza
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Re: Il potere della avvenenza
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Uno può sentirsi bello/a, intelligente, colto, spiritoso, sono tutte armi volendo ma non capisco che battaglia ci sia |
Re: Il potere della avvenenza
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Fossi io il titolare del bar vedrei una ragazza che fa bene il suo lavoro. Punto Certo la bella presenza pure fa in certi contesti, se é un bar facilmente accessibile ai viaggiatori, probabilmente la clientela sarà prettamente maschile, magari ci sono pure camionisti e spedizionieri, rappresentanti. Una ragazza di bella presenza che sa intrattenere il cliente maschio può fare la differenza. Poi eh anche io preferirei bere un drink seduto al bancone con una bella ragazza simpatica e allegra di fronte che con un brutto omaccio barbuto e antipatico:D |
Re: Il potere della avvenenza
Qui però il discorso è un altro, il non sapere come reagire a certi complimenti probabilmente dettati più che altro dall'interesse nel compiacere un cliente (quindi probabilmente non sinceri) e fatti per di più a una persona perché si dimostra "tranquilla" (quindi senza pericolo che vengano fraintesi).
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Re: Il potere della avvenenza
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La questione della difficoltà a reagire ai complimenti la capisco, la sensazione di complimento pietoso pure, il discorso dell'arma dell'avvenenza no. |
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Re: Il potere della avvenenza
I baristi ne dicono di cazzate per far passare il tempo :sisi: ..... a quella che piacciono le piante gli dici che ti piacciono le piante e sfoderi tutte le conoscenze a riguardo , a quella che piace dio , gli parli di teologia :sisi: , speri che la gente torna con la combo di non annoiarti a morte ..... la tipa fara' uguale , ma visto che la trovi bella pensi che stia usando un potere , ma secondo me , cerca di far passare il suo tempo e quello degli altri in modo piacevole , nn sapendo assolutamente che mette a disagio qualcuno..... di norma ricevere un complimento del genere mette gioia , non disagio e pippe mentali :sisi:
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Re: Il potere della avvenenza
Quante seghe mentali madonna :D
è un modo per socializzare. Ti si rivolge la parola in maniera positiva. Devi andare a vedere quello, non la sua o la tua opinione su quanto tu fossi vestito bene o no. Poi se tu sei così in disaccordo con quello che dice ("ero vestito normale") al punto da turbarti non vuol dire che il suo complimento o la sua simpatia siano invalidi o finti. è una barista, di solito sono naturalmente sociali, e se non lo sono lo diventano perché di solito i gestori gli dicono di esserlo perché crea un ambiente amichevole e incita i clienti a ritornare e magari diventare dei clienti abituali. Questo senza per forza affermare che lei si senta obbligata. Se lo facesse controvoglia non resisterebbe molto. Per cui probabilmente il suo lavoro e la sua personalità coincidono perfettamente. Cioè una ti fa un complimento e te vai a pensare che sia arrogante e che lo faccia perché sia bella. Che stretch enorme. Fai un sorriso e un cenno, magari una lieve risata mentre dici "grazie" o "se lo dici te :D" o una stronzata del genere. Cerchiamo un po' di giudicare di più quello che ci viene presentato, piuttosto che processare le cose in maniera tale da ritenerci sempre vittime di un attacco da parte degli "altri." Molto probabilmente fa con tutti un po' di small talk e via, niente di che. Non so qual è la tua situazione, se sei fidanzato, sposato, o solo, ma di solito è la solitudine a creare questa tendenza ad essere diffidente e sospettoso verso le persone. |
Re: Il potere della avvenenza
Anche io penso che non sia il caso di farsi troppe pippe mentali.
La parte più diffidente di me (e noi sociofobici lo siamo molto) mi fa pensare che ti abbia fatto quel complimento solo per compiacere e fidelizzare un altro cliente. E nel ramo della ristorazione e ospitalità (che conosco bene) puoi trovare persone davvero spontanee e sincere che lo fanno senza troppi secondi fini ma solo per metterti a tuo agio o fare due parole (nella loro testa funziona così) ma molte altre che sono finte e artificiali (poi anche qui c'è chi finge bene e chi finge male). Poi però penso anche che la barista aveva voglia di fare due parole magari perché ti vede come una persona diversa dagli altri morti di figa che ci provano sempre, magari hai suscitato in lei un minimo di curiosità. Noi fobici pensiamo sempre male degli altri, che ci stiano giudicando solo perché esistiamo o siamo davanti a loro ma questo è un atteggiamento simile all'autolesionismo. Quindi non farti film in testa, rispondi tranquillo, sii un pochino più aperto nei suoi confronti, ringrazia anche solo scherzando "mi stai prendendo in giro vero?" e vedi quello che succede senza pensare che il bar ruoti intorno a te. |
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Ma comunque io una cosa del genere non riuscirei a farla, perché non credo che quella abbia questo interesse a sfottermi per il semplice gusto di farlo (in realtà credo che non lo farei neanche se lo pensassi, sarebbe una ripicca troppo rumorosa). Tutto è possibile con i matti che stanno in giro, ma la cosa più realistica è che quella magari ha notato una stupidaggine che le ha dato un appiglio per fare il complimento e senza pensarci troppo l'ha fatto, pur non trovando il destinatario effettivamente "figo", ovvero attraente per i suoi gusti. |
Re: Il potere della avvenenza
Concordo col partito del "meno seghe mentali" :D e lo dico da persona che ogni volta che riceve un mezzo complimento ha la tentazione di reagire urlando "ma vaffancùlo pezzo di merd@ c@zzo vuoi da me ma piglia per il culò tua madre testa di minchi@ maledetta" (anzi forse l'ho anche fatto sul serio un paio di volte).
La solitudine, l'eventuale fame sessuale repressa, la poca abitudine ai contesti sociali normali, la scarsa autostima unita alla paranoia generata da quest'ultima e magari anche da prese in giro subite nel corso degli anni, sono cose che messe insieme creano veri e propri mostri. La verità è che la barista fa il suo lavoro, cioè chiacchierare, fare pr, socializzare con i clienti in modo più o meno pretestuoso, ed il momento in cui si reagisce male, restando in silenzio con espressione cupa o addirittura rispondendo male è proprio quello in cui si ribadisce agli altri il proprio status di paranoici inadeguati e anormali. L'avvenenza altrui è senz'altro un'arma, ma siamo noi stessi a darle una potenza spropositata con il nostro radicato senso di inferiorità con cui approcciamo ogni conversazione e interazione sociale, e con la frustrazione provocata dalla nostra solitudine prolungata. |
Re: Il potere della avvenenza
Secondo me non è niente su cui scervellarsi, fa solo quello che viene richiesto a tutte le bariste, ossia fidelizzare i clienti mostrandosi simpatiche e gentili.
E' sufficiente rispondere ringraziando e sorridendo, non è necessario fare nulla di più. |
Re: Il potere della avvenenza
Io continuo invece a trovarlo un atteggiamento offensivo.
Sarà perché in quanto donna è purtroppo più facile incappare in simili episodi: è infatti comune credenza che ogni donna debba andare in brodo di giuggiole al minimo apprezzamento nei suoi confronti, se proveniente da chi "quotato" o presunto tale, cosa invece profondamente lontana dal vero per alcune di noi. Io ad esempio detesto essere osservata, considero certe prese di confidenza un'invasione verso la mia persona e, come si diceva, un tentativo di ostentazione di potere che mi viene spontaneo stroncare a costo di sembrare anche psicopatica. È proprio nel permettersi queste libertà non richieste che io vedo il nesso col potere: uno/a bruttarello/a o sguarnito di mezzi (perché vale pure per i ricconi) se lo permetterebbe? No di certo, perché sa che risulterebbe ridicolo o verrebbe umiliato. Invece chi ha certe carte se le gioca per avere ulteriori dimostrazioni del proprio valore. Semplicemente non lascio che venga fatto a mie spese. Poi immagino ci sia anche chi trovi trovi soddisfazione a fare da zerbino dell'ego altrui |
Re: Il potere della avvenenza
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Certo, non posso capire fino in fondo perché una cosa così non mi è stata mai detta neanche per scherzo.. |
Re: Il potere della avvenenza
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Dare potere ai bellocci? Ma che è una guerra, ma quale potere si prende qualcuno che ti fa un complimento non ho mica capito? Io boh. |
Ma non è detto che uno lo faccia per far sentire inferiori gli altri. Poi certo se uno è consapevole di essere bello, può pure usare quel "potere" a suo vantaggio, ma finché si tratta di un complimento per ingraziarsi il cliente non mi ossessionerei; lo fa a fini lavorativi. A me più che altro danno fastidio queste attenzioni asfissianti (a me sarà successo solo un paio di volte in tutta la vita, e una volta era un uomo, e non vedevo loro di uscirmene dal negozio) che si ritengono sempre gradite dal cliente, quando invece non è così. Ma non c'entrano molto le scale di bellezza e la sopraffazione sulla base di quella. Hanno potere finché glielo fate avere.
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Re: Il potere della avvenenza
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Anche un brutto che si sente bello o un cafone che si sente intelligente. E chi si sente inferiore per qualsiasi motivo (estetica condizione economica intelligenza simpatia) tenderà ad interpretare atteggiamenti innocui come prevaricanti. |
Ma infatti anche secondo me non c’entra nulla il potere, l’essere belloccia. Semplicemente ci sono persone che non si fanno troppi problemi ad approcciare sconosciuti (ovvio dipende da come lo si fa) e non lo vedo come una prevaricazione o invasione nella nostra sensibilità. Se ragionassimo così nessuno si farebbe avanti con nessuno e allora ci meriteremmo di rimanere soli come dei cani bastonati. Se mi aspetto un minimo cenno di apertura da parte delle ragazze tanto vale chiudermi in camera e buttare via la chiave.
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Re: Il potere della avvenenza
Mi rendo conto che ho aperto il dibattito dando per scontato che la avvenenza può essere un potenziale strumento di potere.
A me pare evidente in tutti i campi da quello lavorativo a quello sociale, ovviamente non sempre è non con chiunque Mi rendo conto che qualcuno non riconosce questo aspetto, e lo accoglie come una sconosciuta novità Io cmq ero a disagio, ma non è che sono scappato dal bar, semplicemente non me lo aspettavo anche perché ero vestito normalmente, una maglietta della Champions e jeans |
Re: Il potere della avvenenza
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ma lo fanno tutti specialmente con gente che viene spesso , è un modo piacevole di salutare .... sai quante volte ho detto da barista a signore e signori abituali che stavano particolarmente bene quel giorno? e dentro di me pensavo l esatto opposto immaginandoli impalati o in qualche girone dantesco? ..... sempre . se la tipa lavorava al comune ci scommetto casa e tutto quello che vuoi che manco ti cagava .... ma non perchè sei te , è perchè funziona cosi :D ..... sicuramente cmq nn voleva mettere a disagio , anzi tutt altro ..... è un modo per far vedere che esisti e sei ben accetto nel bar :D .... poi ovvio ci saranno anche persone spontanee che nn fanno "finta" solo per lavoro ma diciamo che nn è la norma :sisi: a meno che nn la conosci veramente bene e quindi si prende la libertà di essere più "sincera" |
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