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Re: Gli altri... gli altri... gli altri...
Sarebbe come un peso piuma che vuole battersi per il titoli mondiale dei pesi massimi. Meglio farsi gli affari propri nella proprio categoria.
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Re: Gli altri... gli altri... gli altri...
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Re: Gli altri... gli altri... gli altri...
Di gente che vive sotto la soglia di dignità per salute situazione economica eccetera, è strapieno il mondo.
Se volete sentirvi meglio confrontatevi un po' con loro, la scelta è vasta. Ma evidentemente è meglio tagliare fuori dal confronto i subumani, manco guardiamoli quelli, non devono avere nemmeno la dignità del confronto con altri umani. |
Re: Gli altri... gli altri... gli altri...
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Poi penso che ci sono un sacco di variabili in gioco, i contesti in cui ci si trova, le persone con cui ci si trova che hanno ambizioni, obiettivi diversi etc. Ad esempio anch'io ho proposto ad una delle due band con cui suono di prenderci una pausa poiché ho altro per la testa al momento e faccio fatica a gestire 2 gruppi, sto facendo una patente impegnativa e sono più concentrato su quella etc. Parlandone insieme ho visto che c'è stata comprensione, se fossi stato in un contesto diverso magari sarebbe andata diversamente...quello che voglio dire è che ognuno deve fare le cose a seconda delle proprie possibilità.. |
Re: Gli altri... gli altri... gli altri...
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Re: Gli altri... gli altri... gli altri...
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Re: Gli altri... gli altri... gli altri...
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Basterebbe ogni tanto riconoscerlo per sentirsi un po' meglio. |
Re: Gli altri... gli altri... gli altri...
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Re: Gli altri... gli altri... gli altri...
Ricordo una bella storiella citata da Lacan nel seminario I, non ricordo esattamente di chi, che più o meno era così: l’intellettuale, di orientamento platonico, molto interessato al mondo delle idee, improvvisamente accusando un malessere “nella sua cavità orale” incomincia a disinteressarsi del mondo delle idee e di tutta la realtà dei suoi quotidiani interessi ecc.. il punto è che quando si hanno problemi psicologici da cui non si riesce a venir fuori da tempo, moltissime cose che dovrebbero interessare e toccare emotivamente non toccano più.. so benissimo che c’è gente messa male economicamente, socialmente, disperata ecc.. ma tutto questo emotivamente non mi tocca (e razionalmente mi dispiace affermarlo), sono troppo impegnato a guardarmi il buco dell’ombelico perché soffro.. inutile ripetersi razionalmente certe cose perché i punti fondamentali sono le correzioni emotive più o meno stabili, da cui dipenderanno tantI altri cambiamenti.. ma fin quando le emozioni sono distorte, sofferenti, disturbate, annichilite potrei pure dispiacermi razionalmente delle condizioni dei poveri nel mondo ma ne risulterei “indifferente”.. mi dispiace scrivere questo, mi sento un disidratato emotivo
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Boh, io dalle mie parti vedo che pure gli imbranati combinano qualcosa tra lavoretto e vita sociale, la domenica stanno tutto il giorno a mare...io un cazzo invece, sempre in casa e un lavoretto ogni tanto.
Quanto avrei voluto fratelli o sorelle, la solitudine non l’avrei sentita coaì tanto e soprattutto una buona atmosfera in famiglia |
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