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Angus 06-08-2020 18:23

Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
 
Quote:

Originariamente inviata da Mistletoe- (Messaggio 2488530)
I miei pensieri si affiliano a onde di altri pensieri senza che io ne sia cosciente.

E come lo sai? :D

CamillePreakers 06-08-2020 18:24

Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
 
Sì, con molta terapia ed introspezione...anche se ora non sono più in terapia.
Ho scoperto di essere molto diversa da come immaginavo di essere, e tante altre cose.

Angus 06-08-2020 18:32

Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
 
Quote:

Originariamente inviata da ....- (Messaggio 2488536)
...

Sì, ne ho letto.
Se ti va, spiegami meglio, mi incuriosisce molto.

CamillePreakers 06-08-2020 18:40

Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
 
Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 2488537)
Sì, ne ho letto.
Se ti va, spiegami meglio, mi incuriosisce molto.

? non ci sta il nick tre puntini

Inosservato 06-08-2020 20:45

Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
 
Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 2487999)
Qualcuno di voi si è mai cimentato in un'analisi di questo tipo?

Se sì, che cosa ha scoperto?

l'eco!!

Angus 06-08-2020 21:06

Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
 
Quote:

Originariamente inviata da Dahmer (Messaggio 2488542)
? non ci sta il nick tre puntini

Rispondevo a un messaggio no quote, ora cancellato ;)

varykino 06-08-2020 23:49

Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
 
col tempo ho scoperto che l istinto e l agire in fretta è la roba meglio per me , solo che deve venire naturale :sisi: perchè sennò passi la vita a cercare di non pensare .

molte volte poi mi pento anche di quello che faccio per istinto ma solo perchè nn vorrei aver calpestato la libertà altrui senza accorgermene , e quella è piu importante del mio istinto , anche perchè se calpestano la mia mi gira il culo :sisi: quindi ci sta

Franz86 07-08-2020 09:03

Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
 
Angus ma ti ha contagiato la muttleyte? Questo chiedere agli altri senza dire nulla di sè è un sintomo.
E la malattia è grave eh. :mrgreen:

Calcifer94 07-08-2020 09:47

Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
 
Mi capita in alcuni momenti, quando sento il bisogno di fare il punto della situazione oppure quando mi costringo a riflettere razionalmente sul perché di certi miei pensieri per cercare di essere più obbiettiva e meno preda delle mie paure .
Ho scoperto di essermi costruita una barriera protettiva talmente resistente che io stessa faccio fatica a trovare un varco per poterne uscire , sentendomi quasi mostruosa per questo.

Equilibrium 07-08-2020 10:20

Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
 
Quote:

Originariamente inviata da Franz86 (Messaggio 2488766)
Questo chiedere agli altri senza dire nulla di sè è un sintomo.
E la malattia è grave eh. :mrgreen:

Anche l opposto é grave:ridacchiare:

XL 07-08-2020 11:38

Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
 
Io non afferro a me vivere a cosa serve, analizzo ma è un analisi inutile, la vita cosí com è mi disturba, cosa c è da analizzare? Niente. Il perchè qualcosa a monte ci infastidisce non atterra in niente di niente e anche quando è atterrato in qualcosa lo stesso lo trovo inutile se il disturbo non passa.
Alla maggior parte delle persone piace qualcosa che a me disturba, crea noie, mi infastidisce, cosa c è da analizzare nel fatto che l'odore della merda o di carogna mi disturba?
Capito anche il meccanismo di tutto l' universo che mi porta a preferire di evitare merda e carogne, il disturbo rimane e tutta questa analisi lascia tutto cosí com'è.
È un altro falso rimedio accanto ad altri falsi rimedi.
E' come credere che capire il perché qualcuno è morto dovrebbe farmi accettare volentieri il fatto che sia morto. Quel che davvero serve è una medicina che funzioni senza costi e effetti collaterali del cavolo e tutti questi psico-analisti (e con questo termine mi riferisco agli strizza cervelli in generale, cognitivi comportamentali e così via) roba del genere non la sono mai riuscita a tirare fuori, sono venute fuori solo cazzate e rimedi spesso piú costosi dei mali da cui guarire.
Ma se io è proprio di questo che mi lamento, il rimedio non è piú un rimedio.
Anche supponendo sia vero che il mondo e la vita mi disturbano perché mamma mi ha buttato da piccolo (anche metaforicamente) con la testa nel cesso, il disturbo resta ed anche il lavoro che dovrei fare per contenerlo.
Tutto resta cosí com è se i rimedi dell analisi risultano costosi. L' economia globale rimane la stessa.
La mia analisi è divenuta analisi dell analisi.
E' paradossale dare come rimedio ad una persona che non sopporta la frustrazione un rimedio che comporta sopportarla. Questi analisti sono talmente delle cime che non ci arrivano a cose del genere.

Masterplan92 25-08-2020 16:35

Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2488807)
Io non afferro a me vivere a cosa serve, analizzo ma è un analisi inutile, la vita cosí com è mi disturba, cosa c è da analizzare? Niente. Il perchè qualcosa a monte ci infastidisce non atterra in niente di niente e anche quando è atterrato in qualcosa lo stesso lo trovo inutile se il disturbo non passa.
Alla maggior parte delle persone piace qualcosa che a me disturba, crea noie, mi infastidisce, cosa c è da analizzare nel fatto che l'odore della merda o di carogna mi disturba?
Capito anche il meccanismo di tutto l' universo che mi porta a preferire di evitare merda e carogne, il disturbo rimane e tutta questa analisi lascia tutto cosí com'è.
È un altro falso rimedio accanto ad altri falsi rimedi.
E' come credere che capire il perché qualcuno è morto dovrebbe farmi accettare volentieri il fatto che sia morto. Quel che davvero serve è una medicina che funzioni senza costi e effetti collaterali del cavolo e tutti questi psico-analisti (e con questo termine mi riferisco agli strizza cervelli in generale, cognitivi comportamentali e così via) roba del genere non la sono mai riuscita a tirare fuori, sono venute fuori solo cazzate e rimedi spesso piú costosi dei mali da cui guarire.
Ma se io è proprio di questo che mi lamento, il rimedio non è piú un rimedio.
Anche supponendo sia vero che il mondo e la vita mi disturbano perché mamma mi ha buttato da piccolo (anche metaforicamente) con la testa nel cesso, il disturbo resta ed anche il lavoro che dovrei fare per contenerlo.
Tutto resta cosí com è se i rimedi dell analisi risultano costosi. L' economia globale rimane la stessa.
La mia analisi è divenuta analisi dell analisi.
E' paradossale dare come rimedio ad una persona che non sopporta la frustrazione un rimedio che comporta sopportarla. Questi analisti sono talmente delle cime che non ci arrivano a cose del genere.

:bene:

Anonimo91 26-08-2020 14:29

Ultimamente si, meditando cerco di vedere i miei pensieri da lontano, cioè in terza persona come se guardassi un film, e risultano essere meno negativi anzi faccio un po' di chiarezza a volte...

SisifoFelice 26-08-2020 14:50

Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
 
Quote:

Originariamente inviata da Blue Sky (Messaggio 2488286)
Ho tratto beneficio, negli ultimi anni, da un percorso che ho fatto con una psicologa, e credo che il motivo principale del beneficio non sia stato tanto in idee particolarmente brillanti trovate dalla psicologa (sì qualcosa, niente di trascendentale), ma proprio dall'abitudine a ritagliare del tempo all'analisi delle mie emozioni e pensieri.
Credo che la capacità introspettiva sia uno strumento utile per affrontare le cose della vita.

Sono d'accordo. La scelta di ritagliarsi quotidianamente un po' di tempo all'ascolto imparziale e acritico (più che all'analisi) dei propri pensieri, sensazioni corporee, emozioni, è un'ottimo punto di partenza per ritrovare in sé un po' di apertura benevola, e perché no, col tempo un po'di serenità

PrincessGinevra 30-08-2020 11:05

Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
 
lo faccio spesso, ma non traggo alcun beneficio.

Stasüdedòs 30-08-2020 12:26

Re: Attenzione a sé e ai propri pensieri/emozioni
 
Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 2487999)
Qualcuno di voi si è mai cimentato in un'analisi di questo tipo?

Se sì, che cosa ha scoperto?

Si, negli ultimi anni credo di aver notevolmente aumentato la conoscenza di me stesso e dei miei limiti.

Ho scoperto (e capito) su cosa vale la pena lottare, con obiettivi e traguardi alla mia portata nonostante tutto... e cosa invece conviene proprio lasciar perdere, mettendoci serenamente una pietra sopra.


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