Bellissima domanda la tua. La trovo molto profonda. Ti dico solo che un anno fa un libro mi ha cambiato la vita. Si chiama "persone altamente sensibili" di Elaine Aron. La dottoressa nonché ipersensibile spiega come che significa essere una ipersensilite e io mi sono rispecchata al 100%.stiamo parlando di persone che vivono con intensita tutto e che osservano dettagli che gli altri trascurano. Per esempio se vado a una festa mi danno fastidio le urla e le risate delle persone e non mi piace che mi mettano pressione per essere estroversa e raccontare di me stessa;se cammino per strada faccio attenzione all'affolamento della città e tutte quelle persone che stanno in mezzo al marciapiede e non si spostano ecc. Il risultato è che mi stanco più facilmente degli altri. Sempre la dottoressa Aron dice che le persone altamente sensibili sono viste come strane rispetto alle altre appunto perché hanno un modo di reagire alle cose completamente diverso. Dice che le persone altamente sensibili devono trattare se stesse come se fossero dei bambini che hanno paura, sono insicuri oppure qualunque altra emozione è che ci dobbiamo prendere cura di noi stessi. A un bambino che dice di essere insicuro non gli si derebbero mai cose cattive, lo si abbraccia,stessa cosa con le persone altamente sensibili. Comq vi sfido a leggere il libro oppure di ascoltare la dottoressa Elena trucco su you tube, sicuramente vi cambierà la vita, magari molti di voi sono ipersensibili e non sanno di esserlo.
Per rispondere alla tua domanda, tornerei indietro ai tempi del liceo quando mi sentivo talmente sola e diversa ed ero molto depressa. Direi a me stessa che mi amo e che mi prenderò cura di me e che si sono molto diversa dagli altri ma che posso imparare a essere felice, passo per passo, così come un bambino impara a camminare.
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