Re: Hikikomori, la mia storia
 

L'idea di fondo è che nessuno può stare bene vivendo come hikikomori, si arriva a vivere da reclusi perché come si viveva prima era anche peggio e allora si cercano di sviluppare delle potenzialità che sblocchino questa realtà infelice per una migliore.
Qualora non ci siano proprio speranze per l'individuo di sviluppare un certo livello di integrazione nella società che è solo fonte di stress allora che viva così però bisogna che sia autosufficiente, io penso che quasi tutti gli hikikomori non lo siano, bisogna dare un lavoro da casa a queste persone.

Avessi una casa di proprietà lo farei senz’altro, in fondo mi basterebbe 200-300 € per vivere , purtroppo invece a breve vivrò in un sacco a pelo per strada , però sarebbe un sogno per me essere Hikikomori

Re: Hikikomori, la mia storia
 

Amche avere una casa di proprieta e non lavori poi chi ti pagherà l acqua la corrente il gas la spazzatura, è come se vivessi poi sotto un tombino in un bunker come un topo di fogna

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Re: Hikikomori, la mia storia
 

E le spese mediche e gli imprevisti?
Invidio chi non considera queste priorità, 200 euro costano un paio di carie dal dentista.

Io però da qualche anno vivo con 350€ tolto affitto e altre spese fisse ( tipo prestiti ) , anzi ultimamente purtroppo con la cassa integrazione a volte non sono arrivato a 350€

Re: Hikikomori, la mia storia
 

Eh beato te

Beato insomma 😀...comunque mi rendo conto che deve andare tutto liscio , non è una vita bella , devi contare tutto

Re: Hikikomori, la mia storia
 

Insomma dopo la casa di proprietà abbiamo trovato un altro privilegiatonismo che fa pure risparmiare soldi e scazzi, l' essere di sana e robusta costituzione.

Non che questi possano scalfire il supremo Privilegium Feminis. http://emoticonforum.altervista.org/...ine/zizi/8.gif