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Re: Essere stupidi e rendersene conto
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Detto questo a me syd pare uno intelligente, solo soffre del complesso di non essere all'altezza, peccato se si svegliasse un po' avrebbe il mondo in mano, boh almeno credo ... |
Re: Essere stupidi e rendersene conto
Syd non è facile mettersi in discussione e per farlo c'è bisogno di una buona dose d'intelligenza.
Tutti quanti abbiamo dei limiti (comportamenti errati) e facciamo pasticci. Alcune persone non lo riconoscono e preferiscono insabbiare gli sbagli usando false certezze. Al contrario altre analizzano le situazioni, osservano il problema e ammettono l'esistenza di un problema, un passo falso. Ti dirò, è più facile fare finta di nulla. Saggiare errori e mancanze è doloroso ma senza questo passaggio non si può migliorare. È un'operazione complessa e arguta allo stesso tempo. Pertanto rifletti, osserva i tuoi comportamenti ma non sentirti in difetto. Forza Syd ;) |
Re: Essere stupidi e rendersene conto
Per quelli che hanno detto di avere basso Q.I.: il test è stato fatto da un istituto certificato? No, perché su internet non ci farei affidamento.
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Re: Essere stupidi e rendersene conto
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Re: Essere stupidi e rendersene conto
Ma qui mi pare di capire che sia un problema di inteliggenza sociale, non di basso Q.I.
Carenze nel rapportarsi, difficoltà nel leggere le situazioni e comprendere le intenzioni altrui ecc... Sono due cose molto diverse a mio avviso, si può essere delle capre con un'eccellente inteliggenza sociale... E viceversa. |
Re: Essere stupidi e rendersene conto
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Io ho un Q.I. sopra la media, almeno stando ai test che ho fatto, ma la mia "intelligenza sociale" è sotto le scarpe, fatico a capire come interagire, non colgo i fraintendimenti se non quando me li spiegano, mando in vacca i rapporti proprio perché incapace di gestirli, ecc. |
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Re: Essere stupidi e rendersene conto
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E' vero che in Italia non c'è meritocrazia ma tantissima gente se ne va e trova la giusta collocazione all'estero. Chi non se ne va ricade nel caso in cui mi trovavo io: o famiglie che non si possono lasciare, paura del "nuovo", sentirsi perduto per la lingua e tanto altro. E anche questo ricade nella meritocrazia, queste capacità hanno lo stesso rango dell'intelligenza. Molto ma molto raramente il merito (inteso come somma delle qualità che ho citato sopra) non si fa strada anche partendo dalle condizioni peggiori. PS: syd non è come pensi, so tante cose ma alla fine so niente di tutto. E io so che tu hai una laurea che pochi possono conseguire, una delle più difficili e io non ci sarei riuscito. A me non puoi nascondere nulla, dovresti saperlo :D |
Re: Essere stupidi e rendersene conto
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Re: Essere stupidi e rendersene conto
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Re: Essere stupidi e rendersene conto
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Re: Essere stupidi e rendersene conto
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Mi hai dato ragione quando hai scritto "al professore faceva comodo" "aveva social skills", poi hai sviato su cose che non c'entrano nulla. Hai un dottorato in ingegneria, che per il 99% della gente è fuori portata, e ti lamenti di essere "mediocre" per non avere un cervello da 1 su 10.000 come, evidentemente, il tuo collega, quando relativamente alla popolazione generale sei un'eccellenza; infatti dal tuo post lasci intendere che, se avessi avuto social skills, come il tuo collega, probabilmente a quest'ora saresti professore universitario; traguardo che, a meno di non essere raccomandati, come lo sono il 90% dei docenti universitari italiani, non è di certo da mediocri. Anche per l'autore mi sembra un no-sense parlare di qi sotto la media quando, a quanto mi pare di capire dal tuo post, ha una laurea in hard-science; se invece si vogliono usare parole a caso per fare un po' di piagnisteo è un altro discorso. |
Re: Essere stupidi e rendersene conto
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Comunque penso di rientrare appieno nel topic. Io sono stupido rispetto alle mie aspirazioni, che non mi paiono assurde (ovvero, non mi sto lamentando perché non sono come Fermi o Von Mises), so di esserlo e tanto basta per farmi vivere male. Penso che queste valutazioni siano del tutto soggettive e non possiamo farci nulla. |
Re: Essere stupidi e rendersene conto
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Ci saresti riuscito anche tu, la tua laurea cmq difficile. ma poi ripeto era un'altro periodo, lo facevo con passione, ero giovane e speranzoso. per me l'università è stata un periodo positivo, il lavoro invece, seppur intellettualmente richiedesse molta meno intelligenza è stato molto più complicato. |
Re: Essere stupidi e rendersene conto
Lauree, dottorati, carriere lavorative, per me sarebbe un sogno essere come voi.
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Re: Essere stupidi e rendersene conto
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Magari in fabbrica, qualcosa da ignorante, qualcosa di ripetitivo che si fa per abitudine non per capacità, che non richieda l'uso del cervello (né sforzo fisico perché non sono in grado di fare neanche questo). Sarei lo schiavo perfetto che fa ciò che viene ordinato senza farsi domande, senza spirito critico. |
Re: Essere stupidi e rendersene conto
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Re: Essere stupidi e rendersene conto
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Sono pensieri che la societa' impone a noi diversi, e' normale farsi 2 domande quando ti vedi escluso in ogni ambito. Anche io pensai di essere scemo poi feci un concorso basato sulla logica e presi 86/100 arrivando intorno ai 400 su 6000 mi pare. Questo per dire che la diversita ti fa sentire meno intelligente ma nn e' cosi! Che laurea hai Syd?
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