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Re: Basta una canzone per non lavorare più ?
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brutta dance monkey, l'ho odiata dal primo ascolto, oggi non si considerano affatto le idee e mai commercialmente si è considerato solo il talento, basta pensare ai beatles, con internet farsi scoprire è un giochetto da bambini scemi, proprio come scrivere un pezzo alla dance monkey, anche le strade sono piene di coglioni (che io, da artista di strada, evitavo come la peste), non serve azzeccare niente, basta sintonizzarsi sulle sottili impercettibili onde cerebrali del pubblico radiofonico, billie eilish e suo fratello sanno scrivere e suonare, non tutti gli artisti mainstream acquisiscono un successo immeritato. ho tralasciato qualcosa? e aggiungo, evidentemente ho scelto il genere sbagliato, se il mio genere preferito fosse roba da dance hits compilation 2020 probabilmente invece di sfornare quotidianamente tonnellate di samples sui generi che prediligo vomiterei samples di potenziali singoloni da locale notturno gremito di stronzi.. la sfiga di nascere intelligente.. anzi no, con dei gusti decenti, dai.. non vorrei risultarvi troppo antipatico |
Re: Basta una canzone per non lavorare più ?
Domanda: il valore di qualcosa è direttamente proporzionale al numero di persone a cui piace?
Secondo me no: per parafrasare la citazione che ho in firma, art is not statistical. |
Re: Basta una canzone per non lavorare più ?
once again
Why is Modern Music so Awful? comunque vi state sottovalutando, sono convinto che ci sia definitivamente del potenziale per una hit da discoteca in ognuno di voi.. |
Re: Basta una canzone per non lavorare più ?
Sempre in tema, ma in italiano:
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Re: Basta una canzone per non lavorare più ?
Billie eilish mi piace dai
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Re: Basta una canzone per non lavorare più ?
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Re: Basta una canzone per non lavorare più ?
Comunque non credo che basti fare una canzone di successo per vivere di rendita
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Re: Basta una canzone per non lavorare più ?
proviamo, vai! affrontiamo e testiamo questa cosa come fossimo un unico capoccione vibrante cosmico repellente ricostituente.. potremmo chiamarci
˜”*°•.˜”*°• FOB BISHI •°*”˜.•°*”˜ e la gente direbbe "ma che cazzo di nome è, ahah, che figo" ignari della cruda verità, ma visto che ora vanno tutti 'sti nomi fighi che non vogliono dire un cazzo, che fanno swag, e noi siamo in italia, dovremmo buttarci su quell'onda da rincoglionimento cronico totale.. quei pezzi dance dove c'è un troione che racconta a tutti quanto le piace darla.. non ci vuole una scienza, possiamo farcela.. voi mi date testi e registrazioni di voi che fischiettate o canticchiate qualcosa e io prometto di fare del mio meglio plasmandolo in un pezzo schifosamente commerciale.. lo faccio per voi, perché vi voglio bene, ma mi serve il vostro aiuto.. coraggio, dai, che è la volta buona.. |
Re: Basta una canzone per non lavorare più ?
non so se un tempo, parlo fino a 10-15 anni fa poteva succedere, sicuramente nei tempi recenti proprio no.
il mondo musicale è completamente cambiato rispetto quello che era una volta. oggi gli artisti o presunti tali sono carne da macello, viene sfornata tanta musica (musica seria e musica decisamente trash), ci sono hit che durano qualche settimana, una volta, tanti anni fa, certe canzoni restavano sulla cresta dell'onda anche un anno o piu'. vedi cantanti emergenti oggi, fanno il boom, e tempo qualche mese non lo vedi piu', perchè ci sarà qualcun altro. non c'è piu' una certa continuità musicale da parte degli artisti, è molto difficile a mio parere mantenere costante il proprio successo e di conseguenza i propri guadagni. basta vedere chi esce dai talent, vincitori o meno che siano, poi non li vedi piu'. Forse chi è riuscito ad emergere sono Francesca Michielin e Marco Mengoni.. diciamo che uno su mille ce la fa. |
Re: Basta una canzone per non lavorare più ?
Sono un grande estimatore di cantautorato e progressive, tuttavia trovo affascinante la musica moderna. Ovviamente capisco la critica sulla perdità di complessità e in un certo senso di spessore contenutistico, non significa che ogni canzone debba essere per forza ricercata. Ogni contesto ha il suo perchè, così come non metterei mai in discoteca Cantico dei Drogati così non penso che una musica tunztunz più adatta a quel contesto (discoteca) sia peggiore a solo0 perchè adatta a quel contesto.
Per dirvi ascolto Sferaebbasta perchè mi fa morire dal ridere e quando voglio svagarmi ci sta, è ovvio che tecnicamente non è eccellente ma non penso che la tecnica faccia l'arte (e a tal proposito, è vero che è facile da fare ma vi sfido a farlo e avere il suo successo) (parentesi nella parentesi, sono anche d'accordo che Sferabbesta potrebbe non essere considerato arte, metteteci un artista che volete voi al suo posto) Aggiungo che comunque laddove prima la complessità tecnica era il saper usare bene uno strumento, ora che i computer ti fanno qualsiasi strumento esattamente come vuoi la questione diventa più compositiva, e infatti Billie Eilish dal punto di vista compositivo fa cose molto interessanti (o di mero utilizzo della tecnologia, ha letteralmente cambiato il modo di cantare sfruttando una tecnologia "nuova") |
Re: Basta una canzone per non lavorare più ?
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insomma, potenzialmente uno può fare musica discretamente anche senza saper leggere uno spartito o avere un minimo di conoscenza musicale vista la tecnologia di oggi... non che mi piaccia la cosa ovviamente.. |
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