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Re: Quelli scelti per ultimi a calcio e che venivano messi in porta..
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Mi sembra una cosa molto bella,però mi chiedo è funzionale anche a livello educativo?nel senso così facendo li proteggi dalla cattiveria di certe meccaniche sociali ma alla fine rinvii solo il problema,forse rendersi conto da piccoli della propria situazione è meglio che scoprirlo da adolescenti.. |
Re: Quelli scelti per ultimi a calcio e che venivano messi in porta..
Manco in porta mi volevano :ridacchiare:, andava così come hai detto, ero il più scarso e all'inizio mi mettevano in porta, però dopo un po' vedendo che non paravo praticamente nulla e in quel ruolo facevo i danni più gravi, preferivano comunque farmi stare in difesa, per una serie di motivi non avevo paura del contrasto fisico e qualche calcio che menavo e qualche pallone che scagliavo via spezzando l'azione erano comunque più utili come interventi :D.
Che poi stare in difesa mi piaceva pure. Ma si trattava di partitelle con conoscenti e amici del quartiere, non è che gli altri, effettivamente più bravi, fossero dei Maradona eh. Quelli più bravi davvero non se la facevano proprio con quelli più bravi del mio gruppetto. Avete presente la squadra di baseball di Charlie Brown? Ecco, più o meno erano abbastanza scarsi anche gli altri, giocavo anche io perché poi servivano sempre persone per far numero. |
Re: Quelli scelti per ultimi a calcio e che venivano messi in porta..
Odiavo quei momenti, in generale penso che l' andare a scuola (soprattutto a causa del contatto forzato con gli altri) sia stata una delle cose che più ho odiato in vita mia.
Non ci tornerei manco se mi ricoprissero d' oro. |
Re: Quelli scelti per ultimi a calcio e che venivano messi in porta..
ma voi dovevate proporvi come capitani e scegliere!!
io facevo così, mi toglievo dall'imbarazzo di essere o non essere scelto decidendo io va detto a onor del vero che ero bravino, ma certe dinamiche sfuggono anche la bravura nello sport, perciò fare il capitano che sceglie era la soluzione migliore |
Re: Quelli scelti per ultimi a calcio e che venivano messi in porta..
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Re: Quelli scelti per ultimi a calcio e che venivano messi in porta..
Quando ero piccolo giocavo a calcio per strada, la porta erano due pietre, nn si capiva dove era il centrocampo, facevamo a occhio. Io mi sono trovato sempre bene in difesa, ma nn avevamo dei ruoli fissi, ci si alternava a volte, si giocava un po' alla cazzo.
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Re: Quelli scelti per ultimi a calcio e che venivano messi in porta..
L'unica cosa positiva e che ero bravo a calcio. Di molto sopra la media.
Non ho mai notato queste discriminazioni sinceramente. Lo sport è abbastanza meritocratico, se sei bravo ti chiamano a giocare. Se sei alpha, ma poi sei una pippa che non sa manco stoppare un pallone non fai molta strada. |
Re: Quelli scelti per ultimi a calcio e che venivano messi in porta..
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Re: Quelli scelti per ultimi a calcio e che venivano messi in porta..
qualche volta è capitato che gli altri esprimessero fastidio per la mia partecipazione ma in genere non c'erano problemi, si pensava a giocare e basta. Non mi pare che stessi sempre in porta, il più delle volte giocavo in difesa (ad esempio a scuola) oppure eravamo talmente pochi (tipo 2 contro 2) che neanche i ruoli erano definiti. Però ricordo qualche momento in cui ero bambino, credo che avessi non più di 8 anni, e giocavamo sulla spiaggia, allora io stavo in porta, ma non non era una vera partita, tutti gli altri stavano lì davanti per segnare nella porta che difendevo. Il ricordo e la percezione infantile probabilmente alterano un po' la realtà dei fatti ma visualizzo questa situazione in cui erano tutti di fronte a me come un plotone di esecuzione (ma con lo scopo opposto) e facevano partire tiri da un lato e dall'altro e io li paravo tutti. Stavano a breve distanza da me e ci provavano, ma non c'era niente da fare, intercettavo tutti i tiri. Se avessi intrapreso la strada del calcio sarei diventato il migliore portiere del mondo!
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Re: Quelli scelti per ultimi a calcio e che venivano messi in porta..
Altro che metafora, la storia della mia vita.
A calcetto e non solo... |
Re: Quelli scelti per ultimi a calcio e che venivano messi in porta..
Spesso e volentieri io ero proprio il kapò che le squadre le faceva personalmente alle superiori, eppure sto qua.
Che ve devo di'... Comunque gli alpha veri stavano dietro il campetto a limonare con le ragazze che venivano dalle altre scuole a trovarli. Chi giocava a calcio erano gli infognati che non aspettavano altro che quell'ora tutta la settimana. Punti di vista... |
Re: Quelli scelti per ultimi a calcio e che venivano messi in porta..
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Per quanto mi riguarda ero bravino e venivo sempre chiamato a giocare, è stata la cosa che più di tutto mi aiutava a socializzare, e mentre giocavo mi sentivo proprio bene, felice e senza pensieri, a differenza di tante altre situazioni. |
Re: Quelli scelti per ultimi a calcio e che venivano messi in porta..
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Re: Quelli scelti per ultimi a calcio e che venivano messi in porta..
Se ripenso a quando le maestre imponevano la mia presenza in quanto gli altri non mi volevano..in realtà mi rendevo già conto che non era una cosa normale ma pensavo fosse solo limitata allo sport. Una volta mio padre al mare chiese a dei ragazzini se mi facevano giocare.. un gesto splendido da parte sua.. ma anche una scena tanto pietosa.. ma d'altronde la mia vita è costellata da scene pietose.. mi viene da piangere a ricordarle tutte..
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Re: Quelli scelti per ultimi a calcio e che venivano messi in porta..
più umiliante di questo c'erano solo i torelli...e chi se li scorda :sisi:
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Re: Quelli scelti per ultimi a calcio e che venivano messi in porta..
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Re: Quelli scelti per ultimi a calcio e che venivano messi in porta..
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Re: Quelli scelti per ultimi a calcio e che venivano messi in porta..
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Re: Quelli scelti per ultimi a calcio e che venivano messi in porta..
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Re: Quelli scelti per ultimi a calcio e che venivano messi in porta..
una volta, alle medie, ricordo di aver fatto da capitano, non ricordo bene come ci finii in quel ruolo, probabilmente il professore di educazione fisica di allora mi designò tale, altrimenti non me lo spiego diversamente, insomma, dovevo scegliere io la squadra, allora chiamai uno dei miei compagni di classe, era tra i più forti e mi stava simpatico anche al di là del calcio, ebbene, sapete cosa mi rispose questo stronzetto? disse: "no, io con te in squadra non ci vengo!" impulsivamente lo mandai a fare in culo e di tutta risposta si incazzò pure e mi venne incontro minaccioso, come a volermi spintonare, ma io lo scansai
insomma, non è detto che invertendo i ruoli le cose vadano meglio |
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