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Re: Hikikomori
Nella mia carriera ho avuto in terapia un ragazzo che i genitori mi hanno presentato come Hikkikomori, 16 anni, intelligenza scolastica (passatemi il termine) oltre la media, ma completamente isolato, ha perso un anno di scuola prima di riuscire a farsi convincere dai genitori a venire a colloquio, le sue giornate le riassumerei così: tempo trascorso esclusivamente su internet e ai videogiochi al fine di compensare un malessere che risiede altrove. Un ragazzo ipersensibile che ha mostrato una fragilità estrema sul piano relazionale (assolutamente incapace, a suo dire, di stare a qualsiasi scherzo o battuta), sentendosi inadeguato, frustrato e presentando marcati tratti d'ansia, talvolta sfociati in attacchi di panico. Uscire dalla definizione di Hikkikomori lo ritengo un passo importante, in genere sono le etichette stesse che non gradisco affatto, le trovo assolutamente generali, dannose e controproducenti, soprattutto per un paziente, per i clinici tutt'al più, inizialmente, aiutano a inquadrare le difficoltà in un certo "spettro", ma anche qui nel concreto si perde un po' di vista l'unicità della persona. Riuscire a farlo uscire di casa è stato più semplice di quanto pensassi, in 3 sedute è riuscito a reintrodursi socialmente e con il tempo ha acquisito delle discrete abilità relazionali, conservando ancora dei tratti timidi ma non più disfunzionali. Questi ragazzi hanno delle abilità latenti che è necessario stimolare, procrastinare escludendosi dal mondo può solo peggiorare la situazione, nessuno vive bene isolandosi in casa.
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Re: Hikikomori
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Re: Hikikomori
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Re: Hikikomori
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Re: Hikikomori
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Re: Hikikomori
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Re: Hikikomori
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Re: Hikikomori
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Nel caso, tu dovresti riconoscermi, ho sempre usato questo account. Sono isolato in maniera più o meno restrittiva da molti anni. Negli ultimi 7 anni più che nei precedenti. In parte sì, potrei definirmi hikikomori, soprattutto in certi periodi. |
Re: Hikikomori
io lo sono.
non totalmente recluso in casa, se non in alcuni periodi in cui non esco per giorni. per il resto i miei vivono lontano, non ho parenti, o amici con cui avere rapporti, per cui in pratica esco solo per fare la spesa ed eventuali commissioni. ad eccezione della scuola come tipologia di impegno giornaliero, lo sono più o meno stato anche dai 17 ai 21 anni. sembra un loop infinito...o una sorta di corsi e ricorsi.. senza che ci sia una via d'uscita. |
Re: Hikikomori
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Re: Hikikomori
Quanti casi di hikikomori hai avuto?
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Re: Hikikomori
La depressione mi ha reso in pratica così..non ho quasi amici e esco pochissimo..anche perché uscire per fare cosa?
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Re: Hikikomori
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Molte terapie brevi danno risultati concreti in tempi brevissimi, esistono oltre 300 tipi di terapie psicologiche, certo chi ha provato un orientamento psicoanalista sa che è una psicoterapia che non di rado richiede molto tempo, ma ad esempio per un trattamento "d'urgenza" degli attacchi di panico vanno benissimo l'ipnosi e le tecniche cognitivo comportamentali (Riccardo Pettorossi - Psichiatria). Il numero di sedute varia sempre da persona a persona e dalle abilità di un clinico. |
Re: Hikikomori
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Re: Hikikomori
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Re: Hikikomori
m hanno detto che fransiska s è rotta il cazzo XD
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