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Nightlights 27-10-2019 14:38

Re: La vita va avanti (per gli altri)
 
Quote:

Originariamente inviata da lowman's (Messaggio 2362238)
oggi sono tutti boostati che fanno 3mila cose contemporaneamente...ma che ha la gente? ma come caspita fanno ste persone ad avere tutte ste energie? io non sopporterei di avere amici così, è ovvio che mi metterebbero addosso un scazzo e un disagio infiniti

A me fa specie solo quando se ne vantano platealmente con gli altri (amici cosi non ce li ho nemmeno, ogni tanto succede con conoscenze occasionali,non direi nemmeno che mi infastidisce perché siamo proprio su universi differenti).
Allora a quel punto mi diverto a fargli notare come si può essere l'esatto contrario di loro. :D

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DeadSoul 27-10-2019 14:57

Re: La vita va avanti (per gli altri)
 
Io, fortunatamente, non ho conosciuto gente così tanto ambiziosa dal punto di vista lavorativo: la maggior parte dei ragazzi che conosco si sono fermati al diploma, o, addirittura, alla terza media. Sono sereni lo stesso: lavorano, hanno amici, sono fidanzati, cioè vivono lo stesso, in poche parole.
La mia non è considerabile vita.

Winston_Smith 27-10-2019 15:22

Re: La vita va avanti (per gli altri)
 
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Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2362254)
Magari i problemi ce li hanno pure avuti, forse hanno solo un altro spirito, più resiliente, no depressione.
Leonardo Del Vecchio per esempio è cresciuto in un orfanotrofio...

E quindi? E con questo? Se va bene a lui buona camicia a tutti? Che abbiamo risolto con questa constatazione? A cosa serve?
Vogliamo parlare degli N orfani che invece hanno avuto la vita compromessa a fronte di un Del Vecchio che ce l'ha fatta? Siccome ce l'ha fatta lui, devono essere contenti anche gli altri orfani? Oppure chi cresce in un orfanotrofio non ha da lamentarsi, basta che faccia come Del Vecchio e sta apposto? :miodio:

A che serve invocare circostanze e/o capacità eccezionali che non possono essere di utilità a tutti? Possiamo essere tutti un Del Vecchio? Non mi pare, altrimenti la società sarebbe piena di persone che farebbero fortuna come lui, sarebbero la grande maggioranza. E quindi?
Per chi si trova in partenza una mano di carte "loffia" l'unica alternativa è sperare di avere/sviluppare capacità eccezionali (che di norma a tanti altri nati/cresciuti con maggiore culo di lui NON servono)? E se non ce le ha, come non ce le hanno quasi tutti gli altri, che deve fare?

P.S.: Per la cronaca LDV non era orfano di entrambi i genitori, io mi ero già immaginato una roba alla Remì...
Nato a Milano, è l'ultimo di quattro fratelli. Il padre Leonardo, commerciante di frutta proveniente da Barletta, muore prima della nascita dell'ultimo figlio, che viene chiamato come lui. I fratelli vivono con la madre Grazia Rocco. Il giovane Leonardo Del Vecchio viene affidato dalla madre al collegio dei Martinitt, e vi rimane fino al diploma di scuola media. All'età di 15 anni va a lavorare come garzone alla Johnson, una fabbrica produttrice a tutt'oggi di medaglie e coppe. I proprietari della fabbrica lo spingono a iscriversi ai corsi serali all'Accademia di Brera per studiare design e soprattutto incisione.
https://it.wikipedia.org/wiki/Leonardo_Del_Vecchio

Winston_Smith 27-10-2019 15:35

Re: La vita va avanti (per gli altri)
 
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Originariamente inviata da Darby Crash (Messaggio 2362284)
non credo che si debba essere dei geni per fare queste cose assieme!

E allora le fa in maniera approssimativa (almeno alcune). Io comunque non avrei le energie mentali per dedicarmi a tutte queste cose nello stesso tempo.

Quote:

Originariamente inviata da Darby Crash (Messaggio 2362284)
Considera poi che potrebbe anche averle inizite ad intraprendere in periodi diversi, ad esempio quando ha cominciato a suonare la chitarra ancora non si occupava di design

Ma mi pare che adesso le stia praticando tutte, se ho capito bene il post iniziale.

muttley 27-10-2019 15:58

Re: La vita va avanti (per gli altri)
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2362414)
E quindi? E con questo? Se va bene a lui buona camicia a tutti? Che abbiamo risolto con questa constatazione? A cosa serve?
Vogliamo parlare degli N orfani che invece hanno avuto la vita compromessa a fronte di un Del Vecchio che ce l'ha fatta? Siccome ce l'ha fatta lui, devono essere contenti anche gli altri orfani? Oppure chi cresce in un orfanotrofio non ha da lamentarsi, basta che faccia come Del Vecchio e sta apposto? :miodio:

A che serve invocare circostanze e/o capacità eccezionali che non possono essere di utilità a tutti? Possiamo essere tutti un Del Vecchio? Non mi pare, altrimenti la società sarebbe piena di persone che farebbero fortuna come lui, sarebbero la grande maggioranza. E quindi?
Per chi si trova in partenza una mano di carte "loffia" l'unica alternativa è sperare di avere/sviluppare capacità eccezionali (che di norma a tanti altri nati/cresciuti con maggiore culo di lui NON servono)? E se non ce le ha, come non ce le hanno quasi tutti gli altri, che deve fare?

Placa i tuoi bollenti spiriti, perché la mia risposta nasce da un'altra risposta, cioè che quelli che riescono non avrebbero avuto sfighe nella vita, cosa letta e stretta tantissime volte qui. Per la serie "è facile parlare per chi non c'é passato" e tutto il resto. E se invece ci fosse anche chi le spighe le ha avute e si è rialzato pur non provvisto di superpoteri?
C'é poco da fare gli indignati, però quando si leggono cose da sindrome della piccola fiammiferaia (le sfighe le ho solo io, voi, loro, non potete capire) non posso non intervenire...

Winston_Smith 27-10-2019 16:08

Re: La vita va avanti (per gli altri)
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2362438)
Placa i tuoi bollenti spiriti, perché la mia risposta nasce da un'altra risposta, cioè che quelli che riescono non avrebbero avuto sfighe nella vita, cosa letta e stretta tantissime volte qui. Per la serie "è facile parlare per chi non c'é passato" e tutto il resto. E se invece ci fosse anche chi le spighe le ha avute e si è rialzato pur non provvisto di superpoteri?
C'é poco da fare gli indignati, però quando si leggono cose da sindrome della piccola fiammiferaia (le sfighe le ho solo io, voi, loro, non potete capire) non posso non intervenire...

Per me hai fatto l'esempio sbagliato, innanzitutto. Il solito caso estremo che ai comuni mortali non serve a nulla.
Per il resto, IMO chi le sfighe le ha avute e le ha risolte... meno "superpoteri" aveva e meno enormi/inaffrontabili erano 'ste sfighe, evidentemente (altrimenti come ci sarebbe riuscito, se no?). Contando anche il fattore culo (pardon, circostanze favorevoli), ovviamente.

Since I know my chickens, ricordo che meno enormi =/= inesistenti o irrilevanti.

muttley 27-10-2019 16:16

Re: La vita va avanti (per gli altri)
 
Perché se avessi fatto l'esempio delle migliaia di diseredati che vengono in Europa e mettono su attività redditizie, non sarebbe piaciuto all'ala sovranista :D

lowman's 27-10-2019 16:57

Re: La vita va avanti (per gli altri)
 
riguardo all'esempio di Del Vecchio, c'è una cosa peggiore che essere cresciuti senza genitori, essere cresciuti con genitori disfunzionali e tossici che fa molto più danno alla psiche di un figlio

Peste Nera 27-10-2019 17:38

Re: La vita va avanti (per gli altri)
 
Quote:

Originariamente inviata da lowman's (Messaggio 2362451)
riguardo all'esempio di Del Vecchio, c'è una cosa peggiore che essere cresciuti senza genitori, essere cresciuti con genitori disfunzionali e tossici che fa molto più danno alla psiche di un figlio

Confermo, i miei genitori hanno fatto il più grande errore della loro vita sposandosi e mettendo al mondo dei figli.

pokorny 27-10-2019 19:59

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2362438)
Placa i tuoi bollenti spiriti, perché la mia risposta nasce da un'altra risposta, cioè che quelli che riescono non avrebbero avuto sfighe nella vita, cosa letta e stretta tantissime volte qui. Per la serie "è facile parlare per chi non c'é passato" e tutto il resto. E se invece ci fosse anche chi le spighe le ha avute e si è rialzato pur non provvisto di superpoteri?
C'é poco da fare gli indignati, però quando si leggono cose da sindrome della piccola fiammiferaia (le sfighe le ho solo io, voi, loro, non potete capire) non posso non intervenire...

Hai ragione per il poco che posso dire con il mio vissuto. Chiaramente c'è uno spettro continuo di possibilità e schemi di vita, personalmente ho visto un po' di tutto e ne concludo che dal punto di vista di chi sta su un estremo della curva a campana, anche uno poco distante sembra un mostro che fa cento cose, ha tutto e ha successo. Il punto di vista di molti sul forum è viziato da un forte bias di selezione, anche a me capita: chiunque io incontri per strada mi pare più fortunato di me (intendo fortuna l'avere un carattere positivo che fa superare le difficoltà che hanno tutti).

CamillePreakers 27-10-2019 21:27

Re: La vita va avanti (per gli altri)
 
Quote:

Originariamente inviata da lowman's (Messaggio 2362451)
riguardo all'esempio di Del Vecchio, c'è una cosa peggiore che essere cresciuti senza genitori, essere cresciuti con genitori disfunzionali e tossici che fa molto più danno alla psiche di un figlio

I miei mi hanno rovinata, son pienamente d accordo.

pokorny 27-10-2019 21:33

I miei sono stati normali fino ai miei 35 anni di età, quando mio fratello si è sposato sono usciti due o tre lati da animali nel senso che la continuazione della specie li ha portati a follie da psichiatra, a quel punto la famiglia si è sfasciata e i rapporti tra noi profondamente deteriorati.

Joseph 27-10-2019 21:47

Re: La vita va avanti (per gli altri)
 
Basta fare quel che c'è da fare quando c'è da farlo, pensare quel che c'è da pensare quando c'è da pensarlo e sentire quello che c'è da sentire quando c'è da sentirlo.
Cosa che, certo, può essere anche enormemente difficile.

BackToMe 27-10-2019 22:03

Quote:

Originariamente inviata da crimm (Messaggio 2362267)
Non mi capacito di come facciano a star dietro a tante attività diverse, io non avrei mai le energie.

Su questo punto dipende molto dalle abitudini. Più si fa e più energie si hanno per fare ancora di più.... E viceversa. Nella mia vita sono stato sia estremamente pigro con zero energie che molto energico e attivo con molte più energie.

limitless 27-10-2019 22:38

Re: La vita va avanti (per gli altri)
 
Complimenti a lui per cotanta energia, a me è venuto il mal di testa solo leggendo le sue gesta

Equilibrium 28-10-2019 04:00

Re: La vita va avanti (per gli altri)
 
Quote:

Originariamente inviata da BackToMe (Messaggio 2362632)
Su questo punto dipende molto dalle abitudini. Più si fa e più energie si hanno per fare ancora di più.... E viceversa. Nella mia vita sono stato sia estremamente pigro con zero energie che molto energico e attivo con molte più energie.

Anche a me capitano periodi così.

Li ho potuti osservare bene per via del mio lavoro stabile ma a tempo determinato.
Quando torno al lavoro dopo qualche mese che sono a casa (in cui mi sono impigrito e sempre più immerso a spirale nella mia confort zone) faccio una fatica incredibile il primo mese, i primi giorni me li passo tra lavoro e letto e nn faccio altro, per far capire la sensazione, é come se stessi uscendo fuori da una dipendenza. Che poi quando vado al lavoro per me cambia tutto, cambia location, abitudini, gente che frequento, come mangio, davvero per me ogni volta e come ripartire da zero.
Peró dopo un mese che sono lì e il lavoro mi ha imposto di sforzarmi per tutto quel tempo, qualcosa inizia a cambiare, incomincio a sentirmi energico, reattivo, proprio cambia lo stato mentale e quando entro in quello stato mentale sintomi di depressione nn ne sento per nulla, faccio 3000 cose e manco me ne accorgo.
Poi torno a casa, sono tutto bello pimpante, ma inesorabilmente anche se cerco di trovarmi attività ritorno sul sentiero della vita comoda e comincio di nuovo a spaparanzarmi e piano piano ridivento un po' una larva.
Questa cosa di me la conosco fin troppo bene, quindi prendo decisioni nel periodo up (lavoro) che poi mi dovrebbero vincolare nel periodo down (casa).

Manco con sti stratagemmi non basta.
Io individuo la causa a una mia mancanza di governo, di disciplina, di guidarmi da solo, bho forse, probabile.
Oppure è perché la comodità mi piace troppo, tipo droga che so faccia male, molto male.
Trovare un equilibrio e difficile, sono sempre più convinto che l unica soluzione sia l autodisciplina.
Certo per far questo mi servirebbe pure un lavoro a tempo indeterminato qui sulla terra ferma :sisi:

pokorny 28-10-2019 06:25

Quote:

Originariamente inviata da Equilibrium (Messaggio 2362749)
Anche a me capitano periodi così.

Li ho potuti osservare bene per via del mio lavoro stabile ma a tempo determinato.
Quando torno al lavoro dopo qualche mese che sono a casa (in cui mi sono impigrito e sempre più immerso a spirale nella mia confort zone) faccio una fatica incredibile il primo mese, i primi giorni me li passo tra lavoro e letto e nn faccio altro, per far capire la sensazione, é come se stessi uscendo fuori da una dipendenza. Che poi quando vado al lavoro per me cambia tutto, cambia location, abitudini, gente che frequento, come mangio, davvero per me ogni volta e come ripartire da zero.
Peró dopo un mese che sono lì e il lavoro mi ha imposto di sforzarmi per tutto quel tempo, qualcosa inizia a cambiare, incomincio a sentirmi energico, reattivo, proprio cambia lo stato mentale e quando entro in quello stato mentale sintomi di depressione nn ne sento per nulla, faccio 3000 cose e manco me ne accorgo.
Poi torno a casa, sono tutto bello pimpante, ma inesorabilmente anche se cerco di trovarmi attività ritorno sul sentiero della vita comoda e comincio di nuovo a spaparanzarmi e piano piano ridivento un po' una larva.
Questa cosa di me la conosco fin troppo bene, quindi prendo decisioni nel periodo up (lavoro) che poi mi dovrebbero vincolare nel periodo down (casa).

Manco con sti stratagemmi non basta.
Io individuo la causa a una mia mancanza di governo, di disciplina, di guidarmi da solo, bho forse, probabile.
Oppure è perché la comodità mi piace troppo, tipo droga che so faccia male, molto male.
Trovare un equilibrio e difficile, sono sempre più convinto che l unica soluzione sia l autodisciplina.
Certo per far questo mi servirebbe pure un lavoro a tempo indeterminato qui sulla terra ferma :sisi:

In forma attenuata capita esattamente così anche a me... BTW, sei imbarcato su navi o fai lavori sub su piattaforma?

Equilibrium 28-10-2019 13:27

Re: La vita va avanti (per gli altri)
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2362438)
Per la serie "è facile parlare per chi non c'é passato" e tutto il resto. E se invece ci fosse anche chi le spighe le ha avute e si è rialzato pur non provvisto di superpoteri?
C'é poco da fare gli indignati, però quando si leggono cose da sindrome della piccola fiammiferaia (le sfighe le ho solo io, voi, loro, non potete capire) non posso non intervenire...

https://psicoadvisor.com/perche-si-p...p_XToFJJV6a1Fc

Consiglio l articolo a chi vuole aumentare le proprie capacità epatiche e di giudizio:D

Winston_Smith 28-10-2019 13:32

Re: La vita va avanti (per gli altri)
 
Quote:

Originariamente inviata da Equilibrium (Messaggio 2362858)
https://psicoadvisor.com/perche-si-p...p_XToFJJV6a1Fc

Consiglio l articolo a chi vuole aumentare le proprie capacità epatiche e di giudizio:D

Ci sono persone che alla minima critica innocente percepiscono di essere attaccate e offese, così, si sentono altrettanto in diritto di difendersi contrattaccando e offendendo.

Eh beh, se si parte con questo presupposto (chi ha detto che la critica debba essere per forza "minima" e "innocente"?), eggrazie al kaiser :sisi:
Il punto della questione è proprio se la critica sia tale, o se sia un attacco più o meno malcelato. Non è assodato a priori.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2362338)
Il pre non è mai stato abbattuto. E' vivo e lotta insieme a noi.
Per chi non sa cosa sia il pre, chiedete in pvt :D

Questo per esempio è un attacco/perculata. Quindi l'articolo servirebbe anche a muttley ^^

muttley 28-10-2019 14:06

Re: La vita va avanti (per gli altri)
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2362860)
Eh beh, se si parte con questo presupposto (chi ha detto che la critica debba essere per forza "minima" e "innocente"?), eggrazie al kaiser :sisi:
Il punto della questione è proprio se la critica sia tale, o se sia un attacco più o meno malcelato. Non è assodato a priori.

L'importante è non fare della propria sensibilità l'unità di misura tra ciò che è giusto e sbagliato, tra ciò che è vero o falso.
Non è che se io percepisco un intento derisorio dietro una frase, quella frase e chi l'ha pronunciata siano nati per forza con quello scopo.
Potrebbe pure darsi che le cose come le percepisce tizio siano filtrate dal suo vissuto, a meno che tizio non sia un robot dotato di facoltà di mind reading, nonché privo di esperienze/traumi e sentimenti/emozioni/stati d'animo.
L'autoconsapevolezza prima di tutto.
Anche perché poi, mi domando, perché quando si parla di segnali positivi, si pretende "esplicitezza" mentre quando si avverte il sentore di perculata si va subito sul sicuro senza bisogno di quella stessa "esplicitezza"? :)


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