Re: Conta solo il bel barbino
Quote:
Originariamente inviata da muttley
(Messaggio 2338212)
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Ciò che intendo dire, in termini più generali, è che la tendenza tipica di certi utenti come te e XL altri nel voler cercare la radice oggettiva della propria impossibilità ad essere felici ed appagati, è per me invece uno sterile esercizio di spostamento in alto dell'asticella. Potrei avere tutto dalla vita (o almeno ciò che comunemente siamo indotti a credere sia "tutto"): bellezza, altezza, barba, amici, donne, successo, soldi e tutti gli altri simulacri dell'ideologia redpill, ma se scavo a fondo troverò sempre anche il modo per essere infelice. Ci sarà sempre qualcosa al di sopra di me e delle mie possibilità, anche se in apparenza ho avuto questo "tutto" di cui dicevo sopra. Potrei per esempio desiderare di essere immortale e raggiungere la vita eterna, ma sappiamo che ciò è impossibile. (...)
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Questo però è a sua volta un ragionamento molto in stile XL ( non me ne voglia se lo chiamo in causa anch' io ). :ridacchiare:
Cioè è un prendere un concetto e portarlo ad un tale estremo da renderlo sì difficilmente contestabile, ma anche poco attinente al pensiero originale.
Messi da parte altezza e barba, tutto il resto ( "bellezza, amici, donne, successo, soldi" ) è tutt' altro che un insieme di "simulacri dell' ideologia redpill", ma è ciò che l' umanità insegue da tempi immemorabili, ben prima che lo stentato pensiero redpill tentasse di partorire le sue vacillanti teorie.
Che questo sia materialistico, limitato, e superabile attraverso una visione delle cose più profonda, ok, anche questa è roba che ogni corrente spirituale ripete da millenni, a sua volta portandosi sempre dietro il limite del dover distinguere tra quando c'è stato un superamento effettivo e quando il tutto non è che una mera strategia di coping.
In ogni popolazione di organismi pluricellulari ci sono individui più di successo e altri meno, in buona parte non è questione di merito, e ritrovarsi in quanto esseri umani ad avere la consapevolezza di trovarsi nel novero di quelli che, in un contesto che volenti o nolenti è competitivo, tendono a venir sorpassati da molti, mi pare comprensibile possa risultare sgradevole.
Non è sempre e solo questione di asticelle insomma, anche se in alcuni casi cambiare mentalità può effettivamente aiutare.
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