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-   -   [sondaggio] eutanasia e legalizzazione (https://fobiasociale.com/sondaggio-eutanasia-e-legalizzazione-67688/)

badwolf 25-05-2019 10:20

Re: [sondaggio] eutanasia e legalizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da tersite (Messaggio 2274395)
naturalmente non esiste una legge in tal senso


per chiudere il discorso



Io non credo che chi chieda l'eutanasia lo faccia per dare a qualcuno di farla verso terzi ma per dare a ogni persona la facoltà di scegliere che fare della propria vita.

Teach83 25-05-2019 11:00

Per le malattie fisiche inguaribili e dolorose si, per quelle psichiche non credo (soprattutto se curabili).
Poi su internet si possono comprare dei kit a base di elio che servono per togliersi la vita, quindi volendo...(lo sconsiglio)

Keith 25-05-2019 18:51

Re: [sondaggio] eutanasia e legalizzazione
 
Sono favorevole sia per le situazioni oggettivamente gravi e inguaribili (tumori terminali, SLA), sia per quelle ritenute (a giusta ragione) tali dall'interessato: es. malattia invalidante che porterà sicuramente sofferenze future, depressione incurabile dichiarata tale dopo numerosi tentativi, malattia da AIDS, etc.

Per chiunque su richiesta no.

Da'at 25-05-2019 19:02

Re: [sondaggio] eutanasia e legalizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da Gummo98 (Messaggio 2274317)
A favore nel caso di malattie terminali. Per quanto riguarda le malattie psicologiche non ne parlerei neppure. Molte persone fragili e instabili potrebbero essere stimolate ad uccidersi da una simile legalizzazione dell'eutanasia, quando con una dura battaglia potrebbero uscire dal problema che li attanaglia e tornare alla vita, piena e felice. Inoltre, per esserci consenso, deve essere presente la capacità di agire, e nel caso di malati psichici questa capacità è assente e il valore giuridico sarebbe nullo.

La capacità non è sempre assente, la tua è un'asserzione non correttamente documentata. Tuttavia il rischio è concreto. Credo sia opportuna una valutazione terza e un lungo periodo di esame in cui provare ogni eventuale terapia. Ma ad un certo punto, si auspica in rarissimi casi, sarebbe una violazione dei diritti di un individuo costringerlo a vivere un'esistenza in cui non esiste una cura alla sua sofferenza.

Imho ciò metterebbe in obbligo lo stato di assumersi la responsabilità del malessere psicofisico dei propri cittadini, e della di essa risoluzione (o risolubilità).


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