Re: Quando confidarsi porta solo rodimento di culo
 

Se posso, lascia scorrere la tua rabbia ma non giudicarla.
Stai provando questa sensazione, ok, però non caricarla con i sensi di colpa.
Non li meriti, davvero. Cacciali via, chiudi la finestra e non farli più entrare in casa ;)

Re: Quando confidarsi porta solo rodimento di culo
 

Dahmer intendevo continuare la discussione che tu hai aperto. Scusami per essere andato ot.

No macché le cose se fanno in 2, se ti rispondevo si finiva pesantemente ot

Sei una donna very saggia.

Re: Quando confidarsi porta solo rodimento di culo
 

L'affetto non è indipendente dalle altre parti della mente e segue leggi di causa ed effetto come tutte le altre. Voler bene a modo proprio non esiste più di quanto esista essere felici o tristi a modo proprio, ci possono essere solo di livelli di affetto (o felicità o tristezza) diversi.
L'amico vero che capisce poco in realtà è poco amico vero (psicologicamente si può dimostrare in un'infinità di modi perché tutto è collegato, fra capacità di comprensione e di volere bene c'è una strada trafficatissima a doppio senso, sono vasi comunicanti in cui il livello si equilibra in un attimo), se si affronta questo lutto il rapporto e le conversazioni si semplificano a 360° e qualsiasi scelta (come quella di dire o meno all'amico questa pappardella psicologica e nel caso come, quando, quante volte, ecc.) si farà sarà comunque più proficua per entrambi perché fatta alla luce di una maggiore consapevolezza.

[QUOTE=Joseph;2255588]L'affetto non è indipendente dalle altre parti della mente e segue leggi di causa ed effetto come tutte le altre. Voler bene a modo proprio non esiste più di quanto esista essere felici o tristi a modo proprio, ci possono essere solo di livelli di affetto (o felicità o tristezza) diversi.
L'amico vero che capisce poco in realtà è poco amico vero (psicologicamente si può dimostrare in un'infinità di modi perché tutto è collegato, fra capacità di comprensione e di volere bene c'è una strada trafficatissima a doppio senso, sono vasi comunicanti in cui il livello si equilibra in un attimo), se si affronta questo lutto il rapporto e le conversazioni si semplificano a 360° e qualsiasi scelta (come quella di dire o meno all'amico questa pappardella psicologica e nel caso come, quando, quante volte, ecc.) si farà sarà comunque più proficua per entrambi perché fatta alla luce di una maggiore consapevolezza.[/QUOTE
Nah. Io capisco un po' tutti se si confidano, e lo faccio volentieri. Questo non mi rende un amica vera.
L amico vero ti prende a livello emotivo ed è quello che ti vuole bene davvero e lo dimostra a fatti.

Re: Quando confidarsi porta solo rodimento di culo
 

Da un certo punto di vista è vero, ma da un altro c'è da fare la distinzione fra voler bene e dipendenza/attaccamento/bisogno.

La conosco bene.

Re: Quando confidarsi porta solo rodimento di culo
 

Semplicemente tacendo.
Se sai che non può comprenderti è inutile parlare con lei di certe tue problematiche o modi tutti tuoi di interpretare le cose, è praticamente insensato farlo anche con chi ti capirebbe, bastano due minuti per risultare pesante, special modo se si tratta di autocritiche ed autocommiserazione, certi discorsi all'essere umano non piace e ''nuoce'' ascoltarli. In più ognuno interpreta il tutto a modo suo, quindi certe divergenze non puoi far altro che accettarle.
E' comprensibile che tu dopo il ''come stai?'' - ''male'' inizi a sfogarti in automatico, questo sia perché sei di fronte ad una persona per te vicina, sia perché hai bisogno di buttare fuori un po' di nero, stai soffrendo.
Ma come vedi (e come ho potuto constatare anche da me), alla fine questo tipo di conversazioni non assolvono la funzione per la quale vengono iniziate, anzi fanno stare solo peggio perché ci si sente più incompresi di prima.
Poi non so nel tuo caso, ma lo sfogo a me non da altro che ulteriori sensi di colpa ed influisce sulla mia autostima, perché sto parlando di me e l'argomento ''me'' non ha alcuna rilevanza, soprattutto se il discorso appesantisce l'interlocutore e ruota attorno alle mie debolezze (raramente andrebbero rivelate, già ti ci ferisci da solo e probabilmente diventeranno l'arma contro di te non appena utile), altro motivo per cui sono sempre stata restia a confidarmi su tante cose.
Ho voluto provarci, ma sto tornando dell'idea che certe cose vanno taciute punto e basta anche perché non sono gli altri a poterle risolvere per te/con te e, soprattutto, se non condividono certe tue problematiche, difficilmente potresti ricavare degli spunti utili o buoni consigli, ne risulta quindi una perdita di tempo per te e per gli altri, anche se sembra brutto dirlo.