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Andavo dallo psico e mi ha diagnosticato fobico sociale sicuro, inoltre ho tutte le caratteristiche invalidanti del disturbo evitante. Non ha voluto darmi dell'evitante perchè a suo dire non avevo bisogno di un etichetta specifica, poi un mese fa l'ho mollato..
Lo schizoide in teoria non dovrebbe sentirsi a disagio nell'avere pochi contatti sociali, e soprattutto non dovrebbe aver paura di essere giudicato, ma capisco che la questione è molto complessa. |
Re: Dep-disturbo evitante personalità, chi ne soffre?
Ne soffro, anche se ufficialmente non mi è stato mai diagnosticato. in compenso mi hanno diagnosticato altre cose.
Pero poi la diagnosi non è mai netta e univoca. Si possono avere come nel mio caso lievissimi tratti schizoidi, lievi tratti fobici, e medi tratti evitanti. |
Mai diagnosticato (perché la prima cosa che ho sempre evitato è lo psicologo) ma è talmente palese che io ne soffra che non sto neanche più a chiedermi cose a riguardo.
Non c'è molto da dire. Fa davvero schifo. |
Re: Dep-disturbo evitante personalità, chi ne soffre?
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Re: Dep-disturbo evitante personalità, chi ne soffre?
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Dunque non sentirti offeso dalle mie parole. Inoltre ribadisco che non si può essere medici di se stessi e che le diagnosi vanno lasciate a chi di competenza. |
Re: Dep-disturbo evitante personalità, chi ne soffre?
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Re: Dep-disturbo evitante personalità, chi ne soffre?
Quello che limita molto quasi tutti è il contemporaneo prendere troppo poco e troppo sul serio le cose (si è sempre seriosi e mai seri). Ogni attività umana è estremamente complessa e semplice al tempo stesso, per padroneggiarle fino in fondo non basta una vita, ma per coglierne gli aspetti grossolani basta pochissimo.
Questo urta terribilmente l'io (l'ego) perché significa che è piccolo (la parte cosciente è praticamente niente rispetto all'inconscio), ma che è anche molto conoscibile (non serve un meteorologo per sapere che tempo fa), quindi non è straordinario (l'ego è la parte di sé convinta di essere altroman, la questione superman/merdaman è secondaria e ne è solo la conseguenza). Quindi se si tiene conto che servono 10 anni per diventare psicoterapeuti è chiaro che nell'immensa vastità in latitudine e longitudine dell'inconscio possono coesistere un'infinità di tratti di disturbi diversi*, mentre se si tiene conto che chiunque può dire cose abbastanza ragionevoli di psicologia si può fare la metafora della pelle fragile che può avere sia zone ipersensibili (irritazioni, ferite) che iposensibili (calli, croste, ecc.). * Le etichette dei disturbi però hanno un senso solo se usate all'interno di alcuni paradigmi, in una rappresentazione spaziale della psiche bisogna usare altre cose, altrimenti significa che appunto le si stanno prendendo sia troppo che troppo poco sul serio. |
Re: Dep-disturbo evitante personalità, chi ne soffre?
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Re: Dep-disturbo evitante personalità, chi ne soffre?
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Tutti scrivono le stesse cose, la differenza è fra chi riesce a mettere una questione psicologica di fronte a sé stessa e chi lascia che le difese nevrotiche seguano il loro corso naturale: un oggetto che ruota nell'acqua e non si palesa mai nella sua interezza (ricordarsi della parte che prima era visibile e ora no a livello mentale significa vederla), persone intortate da Lord Baelish che non parlano mai fra loro. Anche in questo caso per esempio se uno coglie che nella sociofobia c'è sempre sia l'aspetto schizoide (iposensibile) che evitante (ipersensibile) allora coglie che sono legati e interdipendenti e il passo successivo inevitabile (perché spontaneo) è rinunciare a entrambi, quindi alla sociofobia. Se Batman capisce che il suo impero plutocratico e il crimine sono legati smette di fare entrambe le cose spontaneamente (non è scemo), per questo in psicoterapia non c'è praticamente per niente la questione del dare consigli e per questo spesso si pensa che ci dovrebbe essere (sono i problemi psicologici che, come chiunque altro, vogliono continuare a esistere). * Anche parlando di meccanismi psicologici in generale è sempre in gioco il proprio io: c'è in gioco quello che si pensa di un dato meccanismo psicologico e che è comunque parte della propria identità, del proprio io. Può esserci un investimento quantitativamente minore, ma non qualitativamente, per questo quando si parla di meccanismi psicologici in generale si attivano, anche se magari meno, gli stessi meccanismi che si attivano quando si parla di quelli personali. |
Re: Dep-disturbo evitante personalità, chi ne soffre?
Se una persona sta bene, ha relazioni, ha la donna ha amici e non ha ansia ne depressione vi pare che venga su un forum come questo? A parte i soliti rompiballe che provocano e stuzzicano, chi viene qui è perché ha almeno uno dei disturbi di personalità.
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Re: Dep-disturbo evitante personalità, chi ne soffre?
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Re: Dep - disturbo evitante personalità, chi ne soffre?
Non ho diagnosi, ma non ho dubbi sul DEP. Ne sono affetta in modo molto, molto grave, purtroppo. Noto che la FS negli anni è lievemente migliorata (ad esempio, se devo chiedere un'informazione o comunque interagire con una persona che so che non rivedrò, ho difficoltà ma in qualche modo posso farcela), ma il DEP non fa che peggiorare. Ho proprio un blocco con le persone, non voglio farmi conoscere da nessuno (almeno irl, nel virtuale non ho problemi a parlare di me), sono sfuggente, evito che la gente mi si appiccichi.
E' una sofferenza estrema, perché desidero fortemente dei legami intimi e profondi, ma non riesco ad averne, visto che appaio rigida e disinteressata. Detto questo, penso di avere anche tratti di altri disturbi. Difficilmente qualcuno mi ispira simpatia e penso che questo contribuisca ad alimentare il disturbo. Ho notato che quando una persona mi prende molto sono più disposta a sfidare le mie paure. Il problema è che il più delle volte le persone non mi dicono assolutamente nulla ed è anche per questo che preferisco starmene da sola con i miei tormenti. Ho bisogno di sentirmi pienamente apprezzata e a mio agio con una persona per uscire dal guscio, ma questo succede davvero di rado (mi sarà capitato massimo due volte in vita mia di provare affetto per qualcuno). Solo una persona altrettanto problematica e tormentata potrebbe spingermi a sfidare un po' il DEP, ma non è facile, perché è difficile trovare qualcuno che mi susciti qualcosa. |
Re: Dep - disturbo evitante personalità, chi ne soffre?
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Re: Dep - disturbo evitante personalità, chi ne soffre?
Penso di avere alcuni tratti schizoidi.
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Re: Dep - disturbo evitante personalità, chi ne soffre?
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La socialità non interessa nemmeno a me. I gruppi li ho sempre evitati, la vita mondana mi fa ribrezzo, feste e compleanni non esistono per me. Mi basterebbe una sola persona, che abbia un carattere compatibile col mio e una sensibilità simile. A me piace anche uscire, esplorare il mondo, ma non mi interessa fare baldoria e prediligo attività tranquille. |
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Re: Dep - disturbo evitante personalità, chi ne soffre?
Io ho entrambi, evito molte cose e persone e altre situazioni non mi fanno ne caldo ne freddo. Però anche io vorrei una persona con la quale mi trovo bene, e non voglio essere giudicato, temo il giudizio altrui e temo situazioni dove mi mettono a disagio
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Re: Dep - disturbo evitante personalità, chi ne soffre?
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Re: Dep - disturbo evitante personalità, chi ne soffre?
Si
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E sinceramente si può anche capire un ragionamento di questo tipo. Il problema è però un altro a questo punto :chi non vive questo genere di problemi accetterebbe un rapporto /relazione /amicizia con chi ha tutte queste cose? Io ci rifletto spesso, e sinceramente ho dei fortissimi dubbi che una donna possa accettare un rapporto duraturo con uno come me che sto fuori da tutto, che non ho esperienze, che non ho niente da raccontare eccetera eccetera... Come del resto ho forti dubbi che una uguale a me resista a frequentare uno che ha le sue stesse problematiche. Sembrano discorsi semplici e scontati, ma non è così facile, guardate che le persone come noi, nella migliore delle ipotesi vengono viste come palla al piede, sfigati che rovinano le giornate agli altri. |
Re: Dep - disturbo evitante personalità, chi ne soffre?
Infatti Maximilian74 io nelle rarissime occasioni sociali che ho ormai non parlo certo dei miei problemi. Come ho già detto in precedenza dico bugie a fin di bene per tentare di essere accettato ma purtroppo non ha quasi mai funzionato.
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