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Re: Percentuale utenti a cui è stato diagnosticato un disturbo mentale
In parte hai ragione claire, io non andrei mai da uno psicologo o psichiatra per i motivi che ho già spiegato poi ognuno avrà i suoi, magari si vergogna o altro ancora.
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Re: Percentuale utenti a cui è stato diagnosticato un disturbo mentale
Lo psicoterapeuta mi ha collocato nell'ambito della fobia sociale/ ansia ma non mi ha voluto dare una diagnosi più specifica.
Io sono quasi sicuro al 100x100 di avere un disturbo della personalità evitante, potenziata dal fatto che se non ho il controllo della situazione vado in ansia. Poi la solitudine protratta ha fatto emergere comportamenti che possono sembrare schizzoidi/autisctici, ma penso dipenda dall'abitudine e dalla mancanza di skills. Il mio terrore è essere sgamato, come si dice a Bologna. :sisi: Soluzione: indossare continuamente una maschera oppure essere invisibile. |
Re: Percentuale utenti a cui è stato diagnosticato un disturbo mentale
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Re: Percentuale utenti a cui è stato diagnosticato un disturbo mentale
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Re: Percentuale utenti a cui è stato diagnosticato un disturbo mentale
Non mi è stato diagnosticato nulla, ma mi conosco molto bene e credo di aver capito quale sia il problema. Comunque le diagnosi mi interessano poco e mi tengo alla larga dagli psicologi.
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Re: Percentuale utenti a cui è stato diagnosticato un disturbo mentale
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Re: Percentuale utenti a cui è stato diagnosticato un disturbo mentale
Di tutto.
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Re: Percentuale utenti a cui è stato diagnosticato un disturbo mentale
Se per disturbo mentale diagnosticato si intende un certificato con la diagnosi non ce l'ho. Forse avrei dovuto chiederlo, ma non mi è mai venuto in mente.
Se invece si intende che la psicologa mi abbia fatto il nome del disturbo di cui soffro, allora sì. La prima psicologa da cui andai, spiegandole come mi sentivo tra le persone capì cosa avevo al primo colpo (anche perchè, casualità, ne soffriva anche lei), e dato che la seduta era gratuita e giustamente non si poteva trattenere più di tanto, mi scrisse su un bigliettino "ansia sociale", e mi disse: "lo cerchi, e poi mi faccia sapere". Quel giorno mi si aprì un mondo, capii che non ero l'unica ad avere certi pensieri e comportamenti e scoprii anche il forum. Quindi non ho più bisogno che qualcuno faccia un certificato, io so benissimo di soffrire di ansia sociale, lo so meglio di chiunque altro, e non ho più bisogno di spiegazioni o di andare a rileggermi i criteri del DSM perchè questo è il mio disturbo. Poi delle etichette me ne frega ben poco. Riguardo la depressione, non ho nemmeno per questa un certificato, non l'ho mai chiesto, ma è innegabile che un disturbo dell'umore c'è. Uno psichiatra da cui andai (molto competente, da alcuni chiamato anche luminare) e che mi prescrisse l'antidepressivo giusto mi disse: "la depressione, se non curata, può durare anche anni". Quindi qualcosa aveva capito. Ma non ho più bisogno di conferme. Nè per la fobia sociale nè per la depressione. Sopratutto di quest'ultima da sola capisco che ne soffro, è l'istinto che te lo dice, e autoanalizzandomi ho capito anche da dove è partito il tutto e come si è sviluppata poi questa schifezza. |
Re: Percentuale utenti a cui è stato diagnosticato un disturbo mentale
Mai fatte diagnosi, forse ce l'ho o forse no.
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Re: Percentuale utenti a cui è stato diagnosticato un disturbo mentale
"non ho bisogno di diagnosi, di scritti ecc" vuol dire che si riesce a gestire la cosa senza aiuti specialistici e agevolazioni.
Io ho bisogno di diagnosi e terapie intanto per la gestione della vita quotidiana, e per poter chiedere cat. protette/invalidità in futuro, poiché si guarderà l'iter nel tempo. La diagnosi di depressione, ad esempio, dà diritto nella mia regione a esenzione su visite psichiatriche, alcuni esami diagnostici e sconto su alcuni farmaci. Difficilmente un diabetico direbbe "non ho bisogno di medici, so già che ho il diabete e mi arrangio da me", ma in Italia ancora é diffusa sta cosa di arrangiarsi riguardo ai propri disturbi mentali senza neanche chiedere ció che spetta di diritto. Poi magari si vorrebbe il riconoscimento dei disturbi psicologici e ci si lamenta di essere incompresi, ma la battaglia parte da noi. Io per prima nascondo la cosa sul lavoro, so che é sbagliato. Una mia collega é in invalidità al 100%per somma di patologie fra cui depressione, l'ha ottenuta perché negli anni si é sempre fatta seguire e ha portato un malloppo di documentazione. Arrangiarsi é sbagliato,poi ovvio che ognuno puó fare ció che vuole. |
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Per cui il paragone mi sembra un po' azzardato, in quanto la mente ritengo (secondo il mio modesto parere) sia molto più individuale a livello di diagnosi; poi ovvio, esiste la psicoterapia, i farmaci, ma quello è un'altro discorso. |
Ma quindi lo psicologo non mi darà una diagnosi se io non la richiedo? Cioè in pratica non mi dice di cosa soffro? E poi io ero convinto che spettasse allo psicologo dire al paziente di farsi visitare da uno psichiatra qualora lo ritenesse opportuno: non funziona così?
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Re: Percentuale utenti a cui è stato diagnosticato un disturbo mentale
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Ho detto che va curata da specialisti tanto quanto. Infatti per una depressione non si va dal dermatologo, le figure professionali sono diverse. Anche le patologie fisiche hanno diagnosi difficoltose, se é per questo, e iter complicati per giungere a diagnosi. Ed é pieno di patologie rare e situazioni fisiche "individuali", per cui uno stesso disturbo puó dare sintomi diversi ed essere curato diversamente a seconda del paziente. |
Re: Percentuale utenti a cui è stato diagnosticato un disturbo mentale
Non ho neppure io una vera e propria diagnosi scritta. Alla prima psicologa a cui mi rivolsi chiesi se mi poteva fornire una diagnosi, cioè che cosa "avevo". XD Mi disse che non era sua abitudine fare diagnosi (se ben ricordo), cmq poi alla fine a voce me lo disse. XD Mi parlò di disturbo evitante della personalità e di tratti di fobia sociale.
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Re: Percentuale utenti a cui è stato diagnosticato un disturbo mentale
Disturbo evitante e personalità ossessiva, ma non ho un foglio che lo attesta. :nonso:
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Re: Percentuale utenti a cui è stato diagnosticato un disturbo mentale
Disturbo bipolare di tipo II,negli ultimi anni ho avuto una crescita di intensità dei fenomeni depressivi
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Re: Percentuale utenti a cui è stato diagnosticato un disturbo mentale
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Tra l'altro, non sono per niente d'accordo che la diversità sia da curare. Io ad esempio ho alcune caratteristiche (non mi riferisco alla fobia sociale) che dalla società e dagli psicologi verrebbero viste come da curare, quando secondo me non lo sono affatto, anzi. Inoltre, penso dipenda anche da quali problemi si hanno. A me non interessa migliorarmi, cambiare, lavorare su me stessa se tanto i risultati non si vedono. So di essere una che non piace alla gente, e su questo non posso fare niente. Non mi va di star lì a recitare per farmi apprezzare maggiormente, quindi amen. Volendo, so benissimo cosa dovrei fare, come dovrei comportarti, non ho bisogno di uno psicologo che me lo dica. Ma non mi va di diventare chi non sono. Poi, ognuno fa ciò che ritiene giusto. |
Re: Percentuale utenti a cui è stato diagnosticato un disturbo mentale
Tredici anni fa mi hanno diagnostica la depressione atipica e, in seguito, disturbo bipolare. Su quest'ultimo il nuovo psichiatra non è d'accordo, crede ci siano solo tratti di bipolare e di personalità borderline.
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Re: Percentuale utenti a cui è stato diagnosticato un disturbo mentale
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Infatti per me era troppo tardi. |
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