Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2228196)

Fra poco compio 45 anni. Sono sempre più intollerante a tutto, quindi anche alla primavera, al caldo, alle giornate di luce che non finiscono mai. Non mi frega niente di fare sport e camminate all'aperto, ne andare in bici. Lavoro in fabbrica, e prima e dopo il turno di lavoro non ci penso neanche a fare le sfacchinate a correre e sudare, e sinceramente non capisco quelli che invece fanno ste cose, pur lavorando, dove cavolo trovano le energie e la voglia. Mi domando, ma non sono stanchi dopo 8 ore di lavoro? Dopo una giornata di lavoro o nel giorno libero non sentono il bisogno di riposare a casa? Io vedo dove lavoro, c'è gente che quando esce alle 1430 dal lavoro, dopo che sono svegli dalle 5 del mattino, invece di andare a casa e tirare giù la tapparella e stendersi e riposare, dicono che vanno a farsi 30 km in bici, per poi il giorno dopo alzarsi ancora alle 5 del mattino. Oppure vanno tre ore in palestra, 4 volte a settimana. Ma dove cavolo trovano tutte ste energie?????? Io dopo 8 ore di lavoro in fabbrica sono letteralmente ko, svuotato di ogni energia. E la primavera, il caldo, il sole accentuano la mia depressione e apatia totale.

Originariamente inviata da incompresa88 (Messaggio 2228183)

Odio la primavera, mi fa stare male sia fisicamente che psicologicamente.
Non sopporto il sole, sono allergica, mi viene il prurito, ho sempre sonno e la primavera mi priva di ogni energia.
Detesto le giornate lunghe e la luce, mi piace il cielo nuvoloso, anche perché la luce mi dà fastidio e mi provoca mal di testa.
Dopo la primavera, poi, starò ancora peggio, perché sarà estate. Ancora più caldo, che non tollero proprio, e in più sarà pieno di gente scema in giro. Un motivo in più per chiudersi in casa.

Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2228204)

anche io non sopporto assolutamente caldo, afa, sudare, i vestiti che si appiccicano alla pelle, non dormire di notte. Il caldo di città a luglio e agosto non è mai o quasi gradevole come dicono tanti, è fastidioso, afoso, irritante, mi mette nervosismo, ansia, insofferenza, e in più non sopporto la gente contenta e felice durante l'estate, mi viene voglia di prenderli a sberloni

Originariamente inviata da E. Scrooge (Messaggio 2228205)

A me la primavera fa venir voglia di fare sesso, quindi in quel periodo sono ancora più irrequieto e represso. L'anno scorso avevo l'erba che mi teneva sedato, l'anno prima sono impazzito e ho litigato con mio padre e per un paio di settimane mi sono trasferito da mia nonna, quest'anno chissà...

Il periodo primavera-estate è secondo per disagio solamente a quello di natale-capodanno (periodo del mio compleanno).

Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2228196)

Ma dove cavolo trovano tutte ste energie?????? Io dopo 8 ore di lavoro in fabbrica sono letteralmente ko, svuotato di ogni energia.

Originariamente inviata da incompresa88 (Messaggio 2228207)

Ti capisco. Io inizio già a stare male. Comincia ad esserci troppa luce e inizio già a dormire più del solito.
Sudo sempre, il caldo lo sento il triplo e l'estate per me è insopportabile. A volte mi sveglio e mi sento svenire. Sto bene solo in acqua, al mare, ma le spiagge sono piene di cretini e mi passa la voglia di andarci.
Nemmeno io sopporto la gente contenta e idiota, e col caldo sembreranno tutti più scemi che mai, tutti presi dalle loro stronzate e a divertirsi. La cosa curiosa è che non li invidio affatto. A me quel divertimento non è mai interessato, nemmeno da piccola, figuriamoci ora. E' che mi dà fastidio che poi ti fanno pesare il fatto che non ti sai divertire, che non esci e non fai baldoria come loro, eccetera.

Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2228217)

il divertimento come lo intendono loro, di fare casino, di fare i buffoni e pecoroni fino all'alba, riempendosi di whisky e birra e fumare canne non mi è mai fregato niente, anzi non mi ha mai detto niente ne tantomeno lo dice ora. Il problema è che la massa ha sempre fatto ste cose, e se non fai parte della massa vieni preso per asociale e sfigato. Mi ricordo da ventenne negli anni 90 quando ti davano dello sfigato anche solo perché non ascoltavi la techno e non andavi in giro a fare il buffone e nelle discoteche a fare il tamarro

Originariamente inviata da incompresa88 (Messaggio 2228220)

Ti danno dello sfigato per qualsiasi cosa non rientri in quello che piace alla massa. Musica, modo di divertirsi, stile di vita, eccetera. Purtroppo, è così.
Non accettano che possano esserci persone diverse, con carattere, gusti e interessi diversi. Io mi sono stancata di dovermi giustificare per il modo in cui vivo e per quello che sono. Sono un'aliena da quando sono nata e ne sono consapevole. Ma tanto non è più un problema perché nessuno mi conosce e non parlo mai di me. Mi limito ad ascoltarli e dico che va tutto alla grande, così magari mi invidiano pure. Con certi idioti è inutile perdere tempo, tanto sanno solo additarti come lo sfigato della situazione, se provi a spiegare che sei particolare e diverso da loro.

Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2228222)

Tutto vero, non sono mai riuscito a entrare nei meccanismi di quel tipo di gente, nel loro modo di concepire le uscite, il divertimento, non mi è mai interessato niente di situazioni sociali tipo baci, abbracci, selfie in gruppo e pasticcini. E se non fai parte di quei meccanismi ti vedono strano e asociale

Originariamente inviata da incompresa88 (Messaggio 2228226)

Per quanto mi riguarda, possono tenersi il loro ridicolo divertimento, i selfie, i bacini e tutto il resto. L'importante è che mi stiano molto lontani, visto che ho poca pazienza e poca voglia di ascoltare i loro racconti su quanto sia bella la loro vita. Mi dà solo fastidio che ti fanno pesare la cosa, come per dire "che sfigato che sei, guarda come mi diverto io". Comunque, pazienza. Tanto vivo un po' come un eremita, i contatti col prossimo sono davvero quasi nulli.

Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2228227)

su tante cose che scrivi mi ci specchio alla perfezione, sono arrivato a un punto che non sopporto più niente e nessuno. È comunque vero che ti fanno pesare il fatto che loro sono contenti e che gli va tutto bene

Originariamente inviata da incompresa88 (Messaggio 2228232)

Se ti ripecchi in molte cose che scrivo mi dispiace molto, perché vivo malissimo. Ed è così da sempre, tra l'altro. Il mio problema non è solo la fobia, ma molto altro. Temo di essere uno dei casi più gravi e quindi mi dispiace se anche tu ti senti così.
A me più che altro dà fastidio vedere gente allegra, spensierata, a cui sembra andare sempre tutto bene. Ora alcuni verranno a dirmi che quelli si sono impegnati per avere ciò che hanno e che io so solo lamentarmi, ma la verità è ben altra. Nemmeno io sopporto più niente e nessuno, è anche per questo che evito di uscire, non si tratta solo della fobia. E' proprio che sento un profondo distacco tra me e gli altri. A volte non mi sento nemmeno umana, è difficile da spiegare. Non provo empatia per le persone e dopo cinque minuti di conversazione mi sale l'odio.

Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2228234)

è difficile da spiegare ma io posso capire. Non sopporto più niente, io sono fobico, evitante, ma mi sento anche io molto distaccato da tutto, da tutta sta gente che ride, scherza, esce, vive, si diverte, fa esperienze. Anche io provo rancore e odio per la gente che si diverte e vive senza ansie, fobie e depressione

Originariamente inviata da Baby Lemonade (Messaggio 2228236)

Amo le giornate tipicamente invernali, quindi l'arrivo della primavera non mi riempie di gioia. Però devo anche ammettere che il sole e le giornate più lunghe fanno bene al mio umore e mi sento più energica. Mi spiace solo che dopo arriva l'estate, stagione che non sopporto per il caldo eccessivo e i vari tipi di insetti che possono entrare in casa.
Per il resto, a differenza dei misantropi che pullulano in questo forum, le persone che si divertono non mi danno alcun fastidio, proprio perché mi vado benissimo così e so anch'io divertirmi, a mio modo. Invidiare gli altri mi farebbe sentire terribilmente a disagio e una brutta persona.