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Una volta i miei mostravano interesse e a volte inquietudine verso un figlio che svolgeva una vita molto solitaria ed abitudinaria.
Oggi non mi dicono più nulla, temo si siano rassegnati.... |
I MIEI GENITORI MI DICONO DI USCIRE MA SE NON CIO VOGLIA NON POSSONO COSTRINGERMI,ALMENO ERA COSI QUANDO MI CHIUDEVO IN CASA,PERO A MIA MADRE NON E MAI DISPIACIUTO CHE STESSI TANTO TEMPO IN CASA COSI NON CERANO PERICOLI PER ME :lol:
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Bittersweet life, si meriterebbero un bel vaffa i tuoi genitori, anche se capisco che non si può sempre dire quel che si vorrebbe...i miei invece non sono assolutamente così...anzi ogni tanto mi stressano perchè esco poco...anche se forse un pò di pungolo ad uscire ci vuole per evitare di rinchiudersi troppo
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(ora che sto cercando lavoro non ti dico...) l'unica cosa è ripetersi il ritornello: "è un problema loro, non mio". dire che sono paranoici è poco. "colpa" tua perchè li hai abituati bene, magari uscendo poco-nulla e quindi devi comprendere il loro terrore nel vedere il loro "piccino" stare fuori casa. so bene che è difficile non arrabbiarsi, ma devi continuare così: esci esci esci, anche senza meta, prima o poi si stuferanno di assillarti. e non rispondere a tutte le loro chiamate! devi abituarli MALE. devi far capire che non sono loro a comandare la TUA vita. (ci sono dentro pure io eh...per questo mi permetto di parlarti così :wink: ) buona fortuna. |
A_Bittersweet_Life, hai tutta la mia solidarietà, leggendo le tue esperienze ho pensato che si stesse parlando dei miei genitori...Io, dopo tante volte in cui ho visto quel briciolo di volitività nel fare le cose di cui stentatamente dispongo stroncato da commenti e osservazioni a dir poco inopportuni ho capito che non si tratta di cattiveria verso il figlio, quanto di un'oggettiva incapacità di capire i suoi bisogni e le sue aspirazioni, che possono essere soddisfatte anche spronandolo e incentivandolo dall'esterno, come hai scritto tu.
Da dove deriva questa incapacità?Da un iperprotettivismo e da una errata percezione del mondo esterno, visto come ricettacolo di tutti i mali del mondo...A me i miei hanno esplicitamente detto: "Ti abbiamo cresciuto nella bambagia", a sottolineare l'isolamento da tutte le situazioni potenzialmente pericolose che però forgiano il carattere di una persona...Ma intanto...Non è che io sia venuto fuori "a regola d'arte", però! Non ci resta che cercare di diventare autonomi quanto prima e dare un approccio completamente diverso all'educazione dei nostri figli, per evitare che soffrano come soffriamo noi, cercando di infondere fiducia e sicurezza in loro. Nulla di più. |
Le storie che ho letto su questa discussione parlano di genitori apprensivi.
I miei non sono stati mai apprensivi a livelli astronomici, però è come se fossero mancati gli stimoli positivi dall'esterno. Mi chiudevo in casa volontariamente, e loro non hanno mai insistito molto, quand'ero solo un ragazzino, per farmi uscire. Mi hanno però quasi costretto a frequentare l'oratorio feriale, un anno: non è stato così orribile, però...mi sentivo al solito un pesce fuor d'acqua. Ma forse è proprio il loro stile di vita, che ho fatto mio: poca vita sociale, pochi amici, poche uscite, pochi viaggi, poche attività. Poco osare, in fondo in fondo. Ma a 40 anni ci sta (in parte), a 15 anni?! è spegnersi. Non ho preso da loro la passione per la tv, invece. Stavo in casa come loro (e ci sto ancora) ma non ho mai adorato la tv, almeno dai 15 anni in poi. Ho preso anche dei loro difetti, sia in senso di trascurare cose, sia al contrario di ipercontrollarle. Questi sono veramente evidenti e li riconosco perfettamente. Purtroppo non mi aiuta a superarli. Per me, è mancato l'apporto dall'esterno, e continua ad essere scarso. Maledico internet a volte: mi apre la mente sul globo intero, ma spengo questo computer e non so niente di com'è la vita "reale". Sin dalle cose più piccole. Ho vissuto troppo tempo da solo, e coi miei genitori. Della vita altrui so poco o nulla, ne percepisco però macroscopicamente la diversità. |
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P.S: Anche i miei andavano fieri dei miei voti a scuola e vanno fieri quando prendo voti alti all'uni...Ma perchè sono gli unici "fatti concludenti" con cui, generalmente, ci facciamo vivi! |
@A_Bittersweet_Life_83
Hai capito come non vorresti essere e questo è gia' un traguardo.Adesso devi cercare di capire chi sei e come vorresti vivere. |
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hai riassunto il mio problema in una riga. ho paura praticamente di tutto e non so fare nulla senza un "appoggio esterno". i miei mi hanno esortato ad esempio a stare sempre con le stesse persone, di cui conoscevano i genitori i nonni gli zii etc etc, piuttosto che fare nuove esperienze sociali. ora che sono 'sola' sono andati in panico. l'altra sera a mezzanotte mi si era spento il cellulare e il bus era in ritardo: arrivata a casa mi hanno cazziata e stavano x chiamare la polizia. non riescono a vedermi indipendente perchè non lo sono mai stata. idem per la macchina o i viaggi... insomma. li abbiamo abituati bene e ora ne paghiamo le conseguenze. |
Re: Genitori che non incentivano
Non sai quanto ti quoto, amico mio!
Avremmo bisogno davvero di essere incentivati... anche un minimo gesto di approvazione andrebbe bene... Eppure... ci viene negato. E parlo di minimi gesti perchè in molti casi loro (i genitori) credono di trasmettere con sguardi, grugniti e mezze parole uno sprone... o magari delegandolo all'altro genitore, salvo poi sentirli dire che non ci hanno mai negato nulla. E ciò può anche essere vero... però abbiamo bisogno di solleciti chiari e forti.... Ma non vogliono capirlo! Quote:
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Adesso devi farti forte e andare per la tua strada.
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