Re: Opinioni su "Memorie del sottosuolo"
 

Non mi sono concentrato sui pensieri del protagonista, quanto più
sulle situazioni in cui non riesce ad inserirsi socialmente.
L'incipit lo trovo fenomenale. L'incontro con gli ex compagni che accettano la
sua presenza con insofferenza e indifferenza è un pugno nello stomaco. Il maggiordomo che si fa sordo alle sue richieste per comprare un po di thè.
Questo mi ha colpito del libro.
Le elucubrazioni del protagonista sono anacronistiche ai giorni d'oggi. Sono le elucubrazioni
dello stesso Dostoevskij sul mondo occidentale capitalistico e la Russia, e per
questo non gli ho dato il peso che meritavano...

Re: Opinioni su "Memorie del sottosuolo"
 

Io l'ho finito già da una settimana abbondante. La noia mi ha abbattuto, ribadisco quello che ho scritto nel precedente post. Verboso, pessimista, negativo.... Per fortuna col giallo poliziesco seguente mi è ritornata la voglia di vivere :ridacchiare:

Re: Opinioni su "Memorie del sottosuolo"
 

ma queste parti mica stavano all'inizio?

Re: Opinioni su "Memorie del sottosuolo"
 

Ho menzionato tutto il libro io, non so cosa hai capito tu...

Re: Opinioni su "Memorie del sottosuolo"
 

puoi anche rispondere solamente alla domanda senza quel 'non so cosa hai capito tu...'.
Avevo capito che le frasi 2 e 3 da me quotate si riferivano all'incipit, chiedo perdono.

Re: Opinioni su "Memorie del sottosuolo"
 

Non volevo offenderti... Mi dispiace che sia successo

Re: Opinioni su "Memorie del sottosuolo"
 

tutto ok

:pensando: non sarà mica ironico :pensando:

Re: Opinioni su "Memorie del sottosuolo"
 

Affatto.
:bene:

Non mi ha colpito granché. La prima parte è stata abbastanza noiosetta. Questo secondo me è accaduto perché D. si è improvvisato filosofo criticando la teoria del bene di Socrate: il testo è così diventato troppo pesante per un'opera letteraria e troppo impreciso per un saggio di filosofia: una via di mezzo che non accontenta nessuno. La seconda parte invece mi è piaciuta un po' di più, ma non posso dire di averne tratto un insegnamento particolare o, leggendola, di essermi divertito come un matto. Sotto certi aspetti il protagonista mi somiglia anche, però in certe situazioni alcuni suoi comportamenti sono risultati eccessivi all'inverosimile e, immedesimandomi in lui, ho provato un po' di vergogna (ad esempio quando passeggia per ore mentre i suoi amici si divertono e lui si ostina a non andarsene, io al suo posto mi sarei polverizzato ancora prima dell'antipasto :)). Poi viene la parte dove il protagonista si sfoga su Liza, e da lì ho smesso di empatizzare con lui e non ho più capito le ragioni delle sue azioni. Diciamo che fra gli "inetti" della letteratura questo non è di certo quello che mi sta più simpatico.

Chissà chi ha avuto la geniale idea di proporre questo libro

Anch'io mi aspettavo di più da D., parlano sempre benissimo delle sue opere... Comunque, volevo chiedere, se avete finito di leggere, vorreste ripetere l'esperienza?

Re: Opinioni su "Memorie del sottosuolo"
 

Avevo iniziato a leggere L'idiota però anche lì a un certo punto mi fermai, più che altro perchè mi sembrava infinito. Era sicuramente più interessante, anzi credo che sia uno di quei libri da leggere (tra l'altro la figura del protagonista riflette anche peculiarità psicologiche che possono riguardare utenti di questo forum). Il modo di raccontare lì mi sembrava comunque un po' pesante, ad esempio non riuscivo ad assimilare tutti i personaggi che man mano comparivano nella storia.

Io non ho finito di leggere e credo che per ora non lo continuerò. Se per ripetere l'esperienza intendi riprovare con un nuovo libro, a me piacerebbe, non so fino a che punto anche lì troverei la giusta costanza e voglia. Che anche se avevo scritto il topic 'letture parallele' proprio per leggere e cercare di fare qualcosa di diverso per cui questa mia scarsa partecipazione è contradditoria, mi sa che ho scelto il momento sbagliato con un sacco di occupazioni mentali che non mi ispirano nel tempo libero il dedicarmi alla lettura ma più l'oziare e il cazzeggiare sul forum.