Re: Pensieri sul degrado di questa società.
 

È tutto uno sfruttamento e solo alcuni riescono ad avere un loro mondo famiglia/amici/lavoro dove realizzarsi.
La società è marcia qui non ci piove, però essere sensibili, aver sofferto molto non aiuta di certo a sopravvivere. Il cervello poi va in corto circuito, l'unico rimedio è cambiare vita non isolarsi, d'accordo i problemi ci sono dapertutto e allontanarsi dai pochi affetti non è facile, per trasferirsi servono soldi , opportunità, conoscenze e per farlo il cervello deve stare bene.
Sono convinto da qualche parte su questo pianeta si possa vivere bene e serenamente ma dove?

Re: Pensieri sul degrado di questa società.
 

Penso che la via migliore da seguire sia umiltà e accettazione, ma per accettazione non intendo rendersi protagonista di questo orribile show, ma imparare ad accettare le cose (anche se orribili) per quello che sono per poi trovare pace e serenità con te stessa, cosa che ti auguro di cuore. Un consiglio: rimani sempre fedele alle tue convizioni.

Re: Pensieri sul degrado di questa società.
 

Soffrire i problemi del mondo è stupido

A me bastano e avanzano i miei

Ci si incasina il cervello, per cosa? Per aumentare la depressione, e basta

Re: Pensieri sul degrado di questa società.
 

E' mai esista una società migliore di questa, che non desse peso ad aggressività e competizione? Non credo, basta vedere come sarebbe stata trattata fino a cento anni fa una persona con problemi della sfera caratteriale e relazionale: un po' di elettroshock, una lobotomia, din din e via andare (cit.)
Se è vero che sono le condizioni materiali a creare la coscienza dell'essere umano, non credo nel passato siano esistite condizioni tanto favorevoli da generare un'umanità tollerante e compassionevole, a prova di fobico diciamo. Certo è che alcuni progressi sono stati fatti, e se non li si riconosce portando avanti solo lamentazioni, sarà difficile perpetrare ulteriori progressi.
Un'altra obiezione che rivolgo alla thread starter è la seguente: lei vede ovunque persone giudicanti e spietate...ma lei è indulgente verso se stessa? O forse quelle persone non sono altro che la conferma di un giudizio che è lei, per prima, a infliggersi?

Re: Pensieri sul degrado di questa società.
 

In tutti i casi sopraesposti, non possiamo farci nulla

Da quel che ho capito stella ci sta male

Un conto è parlarne, fare qualcosa al riguardo. . Ma starci male non serve a nessuno, è solo autolesionismo..

Re: Pensieri sul degrado di questa società.
 

La filosofia è per cervelli sereni, per noi significa solo alimentare la depressione, dovremmo starne lontani, come da qualcosa di nocivo

Re: Pensieri sul degrado di questa società.
 

io credo che la aiuti a non sentirsi lei sbagliata e in torto, in fondo e' un onore non avere la considerazione e approvazione di una societa' marcia, un onore non esserne integrati

Re: Pensieri sul degrado di questa società.
 

Che questa società faccia abbastanza schifo non ci piove.
Iniziamo pero' un po' a fregarcene, a pensare con la nostra testa e a ragionare sulle cose, a superare certi stereotipi e luoghi comuni...
Certo non è facile, per certe cose pero' bisogna avere il coraggio a volte di andare controcorrente e comunque non pensare che si debba sempre seguire degli schemi fissi "Imposti" dalla società....

Re: Pensieri sul degrado di questa società.
 

Il bello è che tutti sono pronti a pontificare: questa societò fa schifo, è tutto degradato, dove sono i valori, etc. etc.
Però anche tu fai parte di questa "società", anche tu la formi, non è che la società è una cosa astratta. E se gli si chiede "Ok,ma tu, nel tuo piccolo, cosa stai facendo per migliorarla?", vedrai che rimangono senza parole. :sisi:

Re: Pensieri sul degrado di questa società.
 

Vero Flood che questa società la formo anch'io e mi giudico pesantemente da una vita, giudicata anche da altri. Il punto è che vengo giudicata da quando ero una bambina.


Ho subito e non credo che una bambina giochi o voglia fare la vittima. Non ho pontificato, piuttosto ero incline a giustificare sempre gli altri, bulli e grandi. Mi sentivo impotente anche nel maltrattamenti.

Di colpe ne ho tante, la più grave è che non ce l'ho fatta a difendermi con le mani prima, e con la furbizia poi, ma ho sempre cercato di capire l'altro mettendomi sempre in discussione, col dubbio costante che fossi sempre io a sbagliare. La paura è l'insicurezza poi mi hanno apportato paralisi psicologica di fronte a pressioni sociali o critiche mosse da persone, colleghi, coalizzati nel criticarmi spesso fuori luogo solo per colpa di una mia "diversità" d'essere. Non ero come gli altri e non lo sono neanche ora, non per scelta ma per natura, solo che ora la mia natura l'ho sposata anche come scelta.


Aiuto gli altri nei limiti delle mie possibilità e forse oltre... l'ho sempre fatto e nella mia vita ho sempre cercato di spendermi affinchè l'altro, amico o persona in difficoltà stesse meglio, potesse sentirsi meglio. Non diffondo messaggi d'odio nè sono una fautrice della competizione. Ho sempre aiutato e sono sempre passata per fessa, dovevo essere stronza per integrarmi, almeno un pò stronza.. Ma non lo sono, non lo sono per niente e si sono approfittati in molti. Ma io nel mio piccolo mi sono sempre mossa per il bene, per il dialogo, la conciliazione, l'ascolto e lo spendermi per gli altri. Poi è arrivato un momento in cui il mio corpo non ce l'ha fatta. Alcuni di quelli che ho aiutato hanno preso tutto quello che potevano prendere e poi mi hanno dato un bel calcio in... rivelando un'altra faccia.


La mia colpa è di aver speso tutta la mia vita a preoccuparmi degli altri e ad andargli incontro cercando un punto di raccordo e vedendo il bello delle situazioni e delle persone sempre. Ho continuato, non ho mollato, non sono mai stata cinica ma sempre semmai ingenua. Nel mio piccolo ho dato una buona parte di me stessa, cercando di dare fiducia per innumerevoli volte alle persone, recuperando sempre io i rapporti.. Sempre onesta anche se in forte difficoltà. Ho mandato giù sofferenza, solitudine, emarginazione, ipocrisia e cattiveria, pura cattiveria da parte di chi non mi ha mai dato una mano lasciandomi sola anche nella malattia e nelle tante notti passate al pronto soccorso per dolori.



Chi è trasparente è vulnerabile, e paga. Se paga resta a secco e si trascina. Dopo anni può succedere che allora ci si lamenti, perchè il dolore non lo si riesce più a sopportare. Non penso di pontificare ma dico ciò che ho subito sulla mia pelle e visto con i miei occhi, sopportato per anni. E sono ancora qui a chiedermi come migliorare le cose, non solo per me.

Re: Pensieri sul degrado di questa società.
 

Io il mio minimo lo faccio.
Ognitanto qualche donazione in cause in cui credo.
Ma anche es. spendo i miei soldi per mangiar biologico, lo faccio anzitutto per me ma anche mi piace pensare di aiutare l'ambiente (idem il veganesimo) .
L'affetto non posso forzarlo su nessuno, forse neanche mi va di darlo a chiunque e in fondo penso anche di far bene cosi'.
Non ci son tagliata per i rapporti umani, se la vedan fra di loro, che in fondo un po' d'affetto (darlo e riceverlo, ma anche solo darlo e sentire che e' apprezzato che piomeno e' lo stesso, lo scambio c'e' uguale ) sarei la prima io a gradirlo.
Lo do' alla gatta, poi aiuto e mi prendo cura dei miei familiari , da una parte e' il mio orticello, dall'altra in fondo son persone anche loro (ah, salvo anche i moschini, in fondo son creature anche quelle e a volte porto anche acqua a piante assetate qua e la' ). Vorrei tanto prendermi cura di qualcun' altro e dargli i miei consigli ma apparentemente non trovo nessuno interessato :nonso:, e' che non so vendermi bene.
E poi non sparlo e questo e' tanto no? Neanche derido o bullo/mobbizzo, mai fatto.

La società siamo noi, ma secondo me ci degrada la tv e tante altre cose, per me c'e' un disegno dall'alto per degradare la società e io es la tv non la guardo (ma lo stesso dicasi per tanti video su youtube, es. di violenza/sofferenza o i porno ecc.)

( la societa' siamo noi ma io es.i detersivi non li mangio. .. non che faccian male a qualcuno questi ma e' comunque un esempio di come sia messa male questa' societa' ... a me fa molta pena vedere tale stupidita' e ancor piu' l'idea che qualcuno si senta in dovere di fare una cosa simile per non essere da meno, non esser fin ridicolizzato altrimenti... e a dir la verità fra questi ultimi avrei potuto esserci anch'io... ma mi sento vittima lo stesso, perché a stare solo amata con la mia famiglia di mio non mi verrebbe mai in mente di far una cosa simile a prescindere dall' eta')

Re: Pensieri sul degrado di questa società.
 

No, io a queste teorie complottiste non ci credo... Diciamo che c'è un istupidimento generale che ha portato alla situazione attuale, ma ce la siamo voluta noi (o loro, insomma la persona media).

Ma "l'istupidimento" generale è la conseguenza di un impoverimento culturale e morale veicolato dai mass media e quest'ultimi da qualcuno sono controllati senza dubbio.

Pasolini parlava di mutazione antropologica.

Re: Pensieri sul degrado di questa società.
 

Sì, vedì le "gilanie"

Re: Pensieri sul degrado di questa società.
 

Lo stavo rileggendo oggi.. è perfetto....