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Re: Il figlio sfigato
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Re: Il figlio sfigato
Bene, ho chiesto di nuovo a mia madre cosa faceva per cena. Questa volta ha risposto a me perchè sapeva già cosa fare. Però poi all'improvviso... ha chiesto a mio fratello QUANDO mangiare. Ma che caso!!! Curioso di vedere quante altre coincidenze troverò con questo metodo;)
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Re: Il figlio sfigato
Sono figlio unico e questo delle volte mi pesa tantissimo
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Re: Il figlio sfigato
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Re: Il figlio sfigato
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Re: Il figlio sfigato
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Re: Il figlio sfigato
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non possiamo sapere come si starebbe nell'altra condizione, ad ogni modo va sempre di merda :mrgreen: |
Re: Il figlio sfigato
Diciamo che ci sono pregi e difetti per entrambe le situazioni.
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Re: Il figlio sfigato
Ha chiesto a me per due volte di fila che fare per pranzo/cena. Ogni tanto ho la sensazione di essere spiato sul forum:pensando:
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Re: Il figlio sfigato
Ahahah in un nuovo momento di sconforto ho cercato su Google "sono il figlio sfigato" e mi è venuto di nuovo fuori questo topic:sarcastico:
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Re: Il figlio sfigato
Io ero timido brutto goffo poi sono divrntato arrogante ribelle e bello.sempre solitario sono ma ho passato una vita agli estremi.stavo sulle palle prima e pure oggi per motivi diversi.pazienza io preferisco la versione brad pitt fightc club che norton
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Quello uscito male sono io... Per fortuna con mia sorella è andata bene... Sono contento per tutti perché sia i miei genitori che mia sorella delle brave persone... In fondo anche io sono una brava persona ma appunto per le infinite possibilità esistenti ho ereditato più "tare" che pregi... Come si può ereditare che so... Il diabete da uno è il brutto carattere dall altro.... Nel mio caso la somma delle due "tare" han fatto di me un depresso nato...
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Re: Il figlio sfigato
Quando eravamo piccoli lo ero, sembravo quello più incapace della famiglia, e la cosa ovviamente mi veniva fatta pesare.
Poi il tempo è passato e i nodi sono venuti al pettine e, attualmente, quello che ha realizzato "di più" (ovviamente in senso relativo) paradossalmente sono stato io. |
Sono figlio unico. Con i parenti e cugini non mi parlo da tanti anni quindi...amici non ne ho,ma mi sento sfigato eccome.
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Io e mio fratello per molti versi siamo praticamente contrari caratterialmente parlando. Lui estroverso, disinibito, festaiolo, popolare, va alla grande nelle relazioni sociali ed è intelligente soprattutto nel lato pragmatico, io sono l’opposto di tutto ciò. Allo stesso tempo era eccessivamente esuberante e ne combinava di ogni, mentre io ero quello tranquillo di cui ci si poteva fidare. Questo almeno fino alle medie dove andavo bene a scuola e facevo ciò che mi dicevano, dopo anch’io un fallimento totale.
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Re: Il figlio sfigato
Ho un fratello di due anni più piccolo di me e messo, decisamente, peggio di me.
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Re: Il figlio sfigato
Io ho 4 fratelli e 2 sorelle.:D
Sono il primogenito e l'unica cosa che ho sempre sentito è di dover essere sempre l'esempio da prendere. Sarò il primo figlio, ma nella classifica della vita rimango all'ultimo posto.:mannaggia: Non dirò nei dettagli, non ho nemmeno mai avuto due genitori, sono stato preso da due altre persone che hanno contribuito a rovinarmi. Quel che sento è di non voler fare parte di una famiglia, per me la famiglia è una forzatura, una piccola cerchia sociale, di cui io non voglio fare parte (e nemmeno ricreare.) Io sono la mia famiglia, insieme alle persone che io decido di scegliere. |
Re: Il figlio sfigato
Presente, io sono il terzo figlio, quello sfigato, di cinque.
Sono sempre stato considerato la pecora nera, l'asociale, l'enigmatico che crea imbarazzo. Sono stato isolato e deriso; mentre I miei fratelli e le mie sorelle sono tutti "sistemati", sposati con figli o findanzati, io a 44 anni, sono sempre solo. Mio padre ha affidato l'attività di famiglia a mio fratello maggiore, del quale è sempre stato orgoglioso. Con me invece non ha neppure mai avuto un rapporto (anche se poi si è pentito, e pochi anni fa si è un po' avvicinato). Ho sempre provato una grande rabbia, e un grande senso di impotenza. Ho riversato tutto nello studio, e poi nel lavoro. Sempre da solo, ho affrontato prove al di sopra delle mie possibilità, spesso fallendo, ma per rabbia e per assenza di alternative ho continuato a trascinarmi avanti. Tirando le somme, con un po' di amara soddisfazione devo constatare che loro non si sono mai mossi da dove siamo partiti: due lavorano in bottega, una sorella fa la mantenuta e si sente avvilita per non essersi mai realizzata professionalmente, un'altra a 31 anni non ha mai avuto uno stipendio regolare. Io invece ho fatto carriera e lavoro per una Big Tech a Londra, con uno stipendio da parlamentare. Nell'ambiente in cui sono, quando sono invidioso di qualcuno, non lo sono (più) dei miei fratelli; forse, almeno per qualche aspetto, ora è il contrario. Non abbattetevi/abbattiamoci, e non confrontiamoci con il "vicino di banco", sono confronti che non hanno senso e avvelenano solo la mente. Confrontiamoci solo con "noi stessi del passato", e cerchiamo di fare sempre passi avanti; anche piccoli, non importa. |
Re: Il figlio sfigato
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Comunque, concordo molto con le ultime righe, mi hanno anche un po' motivato, ti ringrazio.:) |
Re: Il figlio sfigato
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