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Re: Tutti bravi con le parole...
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Re: Tutti bravi con le parole...
Capisco...
Sei seguito da uno psicologo? |
Re: Tutti bravi con le parole...
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Re: Tutti bravi con le parole...
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Dovresti capire perché ti senti sempre escluso, ma questo vale per tutte quelle forme di pensiero che vedono colui che le pensa proiettarsi sempre come la parte lesa, vittima di soprusi ed esclusioni. Forse hai bisogno di conferme da parte altrui, non sei mai stato abbastanza motivato, seguito e supportato e le manifestazioni (anche positive) di riconoscimento da parte degli altri non ti sembrano mai abbastanza. E' normale che chi non ha avuto "abbastanza" quando avrebbe dovuto, tenda poi a crescere con un senso di vuoto e di irrisolto. |
Re: Tutti bravi con le parole...
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Quello che devi fare è trovarne un altro...uno che ti soddisfi e ti faccia scoprire nuovi punti di vista e di appoggio per la tua vita e i tuoi problemi. Non darti delle spiegazioni tu su quello che succede, perché il più delle volte è colpa tua e invece tutte le volte dai una coltellata alla tua autostima, anche se non te ne rendi immediatamente conto. Devi vederla da un altro punto di vista al di fuori del tuo, e questo punto di vista solo lo psicologo può dartelo, ovviamente uno valido e complementare con te e il tuo problema. |
Re: Tutti bravi con le parole...
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Re: Tutti bravi con le parole...
In pratica hai tutti i mezzi per cambiare e smettere di starci male? Però non mi quadrano due cose...il perché non riesci a metterli in pratica e perché hai deciso tu che non può insegnarti piu nulla..
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Re: Tutti bravi con le parole...
Voglio rispondere riguardo alla tua ultima riflessione, quella del "poveraccio". Ok, tu hai dei problemi a relazionarti, e basta. Non ti fare ulteriori seghe mentali. Certo capisco cosa provi, credo di riconoscermi nella situazione, sai o pensi che i tuoi amici ti percepiscano, nonostante l'affetto, come un soggetto/sfigato.
Già il fatto che siano dei buoni amici, non ti definisce un poveraccio, ulteriore prova lo è il fatto che sei perfettamente consapevole della tua "condizione", e vuoi migliorarla, perciò già per questo per me non sei un vero e proprio sfigato (e in realtà non mi piace nemmeno definire le persone con questo aggettivo, ma insomma, capisco di cosa parli). La tua condizione consiste nell'essere non solo insoddisfatto nei rapporti sociali, ma di sentirti anche inferiore rispetto al gruppo, è così? Ora questo è un problema, è un disagio che senti e che va risolto, quindi non sarebbe ammesso un "è così la mia vita" a meno che non vuoi vivere con questo disagio oppure cancellarlo abituandoti a questa situazione. Quest'ultima può anche essere una soluzione, dipende da te se sceglierla o meno. Se invece la vuoi risolvere, innanzitutto come ha detto Crystal, ti devi liberare delle paranoie e dai disagi, soprattutto quelli derivanti dalla presunta o reale opinione altrui... per loro sei uno sfigato/perdente/beta (anche se ti vogliono bene)? Sbattitene, perché sei tu a dover dare un giudizio su te stesso. Però se vuoi vedere un vero cambiamento oltre a prendere consapevolezza di ciò, questo ragionamento deve riflettersi anche nel tuo atteggiamento. Forse ti ritrovi in un'identità che non percepisci tua, desideri più considerazione ma gli altri danno per scontato che tu sia fatto in un certo modo e ti trattano come ti trattano. Ora che stai prendendo considerazione di ciò che vuoi essere (o non essere), devi farlo capire pure agli altri. Esempio, l'episodio di tuo padre, potevi prendere iniziativa e dire "no pa dammi quel telefono non ti preoccupare" ( giusto per fare un esempio eh non voglio dirti cosa potevi/dovevi fare). Fallo capire chiaramente e senza vergogna (ma di vergogna ne avrai tanta se sei un po' come me) che desideri più considerazione e rispetto. Non è per niente facile cambiare, anche agli occhi degli altri. Ora queste son parole... tutti bravi a parole appunto :sisi: Però usando la tua stessa espressione, dipende da te, soprattutto da te, anche se un aiuto psicologico fa sempre bene (cavolo forse pure al più sano del mondo ogni tanto farebbe bene), per avere qualcuno che ascolti i tuoi pensieri piuttosto che farli andare a male nella testa. |
Re: Tutti bravi con le parole...
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Re: Tutti bravi con le parole...
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Re: Tutti bravi con le parole...
E chi ti dice che è stata la volontà di cambiare a ridurti le amicizie e l'autostima? Non può essere una cosa negativa, diventa negativa solamente quando il processo si blocca e rimane bloccato, quando ti tieni dentro le cose, lasciando spazio alla frustrazione (che stai sfogando qui sopra).
Io per liberarmi da un certo complesso ho cominciato a mettere le cose in prospettiva, stabilendo (io, non altri) delle certezze su di me, e tollerando, almeno momentaneamente, la mia condizione con molta meno sofferenza e più leggerezza, con l'obbiettivo (non ancora raggiunto, cazzo se non lo è) che con il tempo e con le esperienze gli altri mi possano vedere come mi vedo io, per come sono, o quasi dai (che comunque non è tutto sto granché, però è lo stesso importantissimo). Considerarti "obbiettivamente" sfigato e scemenze del genere, non ti servirà proprio a niente, solo a farti stare male. Ragiona sempre secondo la prospettiva di AVERE un problema, non di esserlo. |
Re: Tutti bravi con le parole...
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