Re: A che è servito?
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Ma almeno non sei stato licenziato per tua inettitudine. Purtroppo altri lavori non posso farli,ho troppi limiti e come ben saprai, a34 trovare lavoro è un terno al lotto, in piú se hai ansia sociale problemi fisici e limiti tecnici(no macchina)e nessuna specializzazione e abilità,neanche l'inglese, che fai? Non mi serve fare l'anno sabbatico,sono a casa da 3mesi e mezzo e va sempre peggio. |
Re: A che è servito?
A fare le pulizie?
ti alzi alle quattro, pulisci un paio di scrivanie un paio di cessi e per le 8 sei a casa. |
Re: A che è servito?
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Poi serve la macchina anche per le pulizie,qui in provincia. Inoltre con 4ore di pulizie non mi posso mantenere. |
Re: A che è servito?
Ripetizioni più un lavoro da casa?o magari call center(è meno fobico della maestra non puoi negarlo)
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Re: A che è servito?
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Le ripetizioni le ho fatte e stavo malissimo,sempre inadeguatezza verso chi mi paga.Ne ho recentemente rifiutate. Vi ringrazio per i suggerimenti,ma il mio problema non è la tipologia di lavoro ma io. |
Re: A che è servito?
Non puoi guidare per troppa ansia o non ti piace?
Cmq fatti una domanda, cosa ti serve per stare meglio con te stessa oppure sei irrecuperabile e allora devi salvare il salvabile: sopravvivere. La famiglia ti aiuta oppure devi lottare da sola? Cosa ti hanno detto i dottori che ti hanno visitato? Quale diagnosi e quale cura? Con i farmaci riesci a stare meglio? |
Re: A che è servito?
a sto punto tornerei a casa dei genitori e chiederei aiuto a loro , è inutile prendersi tutte ste responsabilità o giocare a far finta di essere indipendenti quando invece nn si riesce a fare niente , boh ma io ragiono nn avendo ne orgoglio e dignità quindi lol magari la penso solo io cosi .
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Re: A che è servito?
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Intanto,guidare non è che uno sceglie se gli piace o no,quando bisogna si fa,ma ho l'amaxofobia. Famiglia:non capiscono,inutile parlargliene. I dottori che mi hanno visitato mi hanno detto tante cose,ti devo scrivere 4anni di psicoterapia e 34di visite mediche?Comunque, nessuna cura per la fs,una addirittura diceva che non ce l'ho. L'antidepredsivo non mi fa nulla(ma se lo smetto crepo di ansia),l'ansiolitico mi tranquillizza un po',ma se lo prendi tutti i giorni poi non fa piú nulla.E comunque non risolve. |
Re: A che è servito?
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Purtroppo io non vivo fuori casa per fare l'indipendente ma perchè non mi è possibile stare lí.E comunque convivo.Ma non lo volevo dire perchè poi qui mi dicono di farmi mantenere e che la donna può.Invece per me è un motivo in piú per cui non posso mollare il lavoro,crollerebbe tutto. |
Re: A che è servito?
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La dignità è un' altra cosa per me, non certo non farsi aiutare quando non hai alternative, rimarrebbe più che altro la constatazione desolante di non essere riusciti a ritagliarsi uno spazietto anche piccolo piccolo per stare decentemente in sto mondo,e a causa di cosa? Della paura. E con quella consapevolezza non so quanto riuscirei a conviverci. |
Re: A che è servito?
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Re: A che è servito?
Posso farti riflettere su due tipi di ragionamenti, ma imho non sò nemmeno io quale dei due può esserti utile, magari nessuno...
1. Il primo è più freddo, meno sensibile, ma più realistico, ovvero che se hai avuto la forza di trovare compagno e lavoro, devi avercela da qualche parte dentro di te, devi far di tutto per ritrovarla, tornare a galleggiare, o comunque a non affogare. Fare passi indietro netti, nelle tue condizioni, non sò se servirebbe a molto, hai fatto molto sarebbe un peccato e tempo perso. Devi tornare a dominare te stessa, con le capacità che ti sei dimostrata in passato, e se anche adesso vedi tutto nero ed inutile, sicuramente ci sono stati momenti in cui sei stata meglio e momenti in cui vedevi positivo, è perché qualcosa sotto quadrava e reggeva, ora è tutto fragile e precario sotto di te, il risultato è che sei a pezzi. 2. L'esperienza che racconti tu è l'esatta controprova del fatto che l'esposizione fatta alla caxxo non funziona, ma anzi peggiora le cose. L'esposizione è perfetta vs la fobia sociale e molto utile, se fatta con calma e per gradi, senza traguardi senza mete senza obiettivi. L'unica cosa certa è la gradualità dell'esposizione, messa su carta e con gradini molto piccoli. Chiunque dica che l'esposizione continua in un contesto sociale abbassi l'ansia non sà di cosa parla. Con il problema di fondo e senza la necessaria cautela nell'esposizione, la fobia si incancrenisce e diventa uno spauracchio, che fà ancora più paura. Non bisogna alimentarla spaventandoci, ma farci rendere conto che la paura è irrazionale, e sicuramente con un tipo così di esposizione non funza. Quindi fai passi indietro e vai per gradi. |
Re: A che è servito?
Grazie crystal,ottimo post.
Un unico appunto:la vita non ci aspetta nei nostri piccoli passetti e "gradi". :/ A volte bisogna farlo il passo piú lungo della gamba,perchè cosí è la vita.Non è vero che ci aspetta come dice la Mannoia :D |
Re: A che è servito?
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Però quello a cui mi piace non credere, è che ci siano schemi insindacabili e obbligati...premesso che la salute viene prima di tutto, e che la vita può essere brutta e cattiva se la prendiamo nel verso sbagliato, la calma e la quantità di tempo presa soggettivamente sono F-O-N-D-A-M-E-N-T-A-L-I. Io non cerco una ragazza perché la trovano tutti...Io non trovo un lavoro perché sennò pensano che sia un fancazzista o perché quei 10.000 euro sul conto possono essere terribilmente pochi. La cerco se il mio istinto e la mia mente mi dice di farlo, cerco il lavoro se sono in grado di affrontarlo...però bisogna essere sinceri con se stessi. |
Re: A che è servito?
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Re: A che è servito?
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È fondamentale, immagina la tua vita ora senza quelle 2 cose. Parti da lì e ricomincia, non ti conviene tornare indietro semmai fermati. Vorrei dirti che se hai toccato il fondo e ti mancano le forze fatti mantenere o vuoi finire al psichiatrico? Devi aiutarti di più, i medici non fanno granché se non farti un diagnosi e qualche pastiglia. Magari tu avessi soldi da spendere, una lunga e profonda psicanalisi ti farebbe capire molte cose. Ultima cosa, il ruolo del tuo compagno in questo tuo malessere(sembra che lo nascondi) e i lati positivi della tua vita attuale. Non può essere tutto negativo. |
Re: A che è servito?
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Re: A che è servito?
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Re: A che è servito?
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La coscienza è sempre lì a ripetercelo, e noi, sensibili e deboli come siamo non gli dovremmo credere? Ovvio che sì.. ed il fatto che non siamo stati noi (o perlomeno non in partenza o comunque non lo abbiamo voluto con le tutte le nostre forze) a prendere questa decisione, è un deterrente per ledere la nostra autostima e la consapevolezza che magari possiamo farcela da soli, e che la nostra scelta è piena di positività, capacità, ottimismo e certezze e non negatività, dubbi, paure, ed incertezze. Messa così non si va da nessuna parte. Leggendo oltre, credo di aver dato una possibile risposta anche alla domanda che pone Vary... |
Re: A che è servito?
Non sono un esperto ma in casi di questo tipo non è possibile provare a ottenere l'invalidità?
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