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tonna12 16-09-2017 00:55

Re: La vita dei fobici è un inferno, quella dei normali pure. Che si fa?
 
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Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 1998423)
La vita dei fobici è quella che è, non penso ci sia bisogno di approfondire. Ma da quello che vedo anche la vita dei normali è un inferno, fra il dover lavorare tanto per mantenere famiglia e status, crescere i figli, coltivare e mantenere i rapporti sociali. C'è gente che muore letteralmente di stress, che non dorme, che non ha sogni ma solo incombenze di ogni natura.
Che si campa a fare così? Per il pranzo di natale? O per la settimana di vacanze d'estate? Non lo so, spiegatemelo perché per me è un dramma sia la vita fobica in solitudine totale, sia la vita familiare

la verità è che è veramente difficile raggiungere la felicità vera , io ci sono riuscita dai 27 anni ai 30 anni e dopo anni d'intenso lavoro posso dire che sono stata veramente felice e so cosa sia la vera felicità ma credo che non sarò mai più felice un'altra volta veramente , ci posso provare e ci sto provando a ritrovare quell' equilibrio perfetto ma ho paura che stavolta sarà molto più difficile

Jacksparrow 16-09-2017 05:55

Re: La vita dei fobici è un inferno, quella dei normali pure. Che si fa?
 
La vita è complicata per tutti o quasi.
Chiaro che un fobico ha molte più difficoltà che si aggiungono alla normale sopravvivenza o meglio alla vita di tutti i giorni.
Sicuramente i normaloni che si vedono in giro alla sera nei locali o nel weekend, sopratutto giovani si presume si godano la vita da come ridono,scherzano,flirtano etc.
Da una certa età in poi, quando aumentano le responsabilità civili e familiari, si cazzeggia meno però
vedo tutti i giorni che una parte della gente sta bene e se la gode anche con poco.
Se hai un lavoro,salute,amici e famiglia magari pure giardino con cane e la suocera amorevole, hai fatto bingo e dura finché sarà possibile.
Più che normaloni e fobici, vedo una distinzione sociale molto netta tra REALIZZATI e SFIGATI.
La vita non sarebbe poi male se non ci fosse il problema soldi/lavoro e sfruttamento.

Keith 16-09-2017 08:58

Re: La vita dei fobici è un inferno, quella dei normali pure. Che si fa?
 
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Originariamente inviata da Ogard (Messaggio 1998566)
A me piace come sono, magari senza fs sarei diventato un normalone che ascolta despasito e altra robaccia.

ahahahahahah!
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Originariamente inviata da Svalvolato (Messaggio 1998574)
Io invidio la vita dei normaloni nel periodo 15-25, dopo assolutamente no; famiglia, figli, eventi sociali "obbligati", lavori spesso da 50-60 ore la settimana per tirare la carretta ecc...

Ho i brividi.

Questo intendevo, però a quanto si dice qui ai normaloni non pesa questa vita..sarà pure vero, non lo metto in dubbio. Sono così diversi da me.. se penso che c'è gente che preferisce stare al lavoro piuttosto che a casa.. la differenza è enorme. Per me è proprio un problema di energie limitate, non ce la farei mai ad avere una giornata SOLO di impegni con un unico relax 1 ora di tv dopo cena

varykino 16-09-2017 09:16

Re: La vita dei fobici è un inferno, quella dei normali pure. Che si fa?
 
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Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 1998646)

Questo intendevo, però a quanto si dice qui ai normaloni non pesa questa vita..sarà pure vero, non lo metto in dubbio. Sono così diversi da me.. se penso che c'è gente che preferisce stare al lavoro piuttosto che a casa.. la differenza è enorme. Per me è proprio un problema di energie limitate, non ce la farei mai ad avere una giornata SOLO di impegni con un unico relax 1 ora di tv dopo cena

eh pensa c è gente che va in depressione se nn ha la giornata piena di impegni :D , quindi c è di tutto .

è tutto un fatto di carattere , abitudini etc... molti vedono le robe in modo diverso , tipo certi fanno mutui di ogni genere e nn hanno la minima ansia , per loro chi nn li fa è un coglion che nn sa muoversi etc... , per un altro è come giocare d azzardo alla roulette russa , è proprio perchè la gente nn è tutta uguale

Boyyy82 16-09-2017 09:55

Re: La vita dei fobici è un inferno, quella dei normali pure. Che si fa?
 
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Originariamente inviata da tonna12 (Messaggio 1998614)
la verità è che è veramente difficile raggiungere la felicità vera , io ci sono riuscita dai 27 anni ai 30 anni e dopo anni d'intenso lavoro posso dire che sono stata veramente felice e so cosa sia la vera felicità ma credo che non sarò mai più felice un'altra volta veramente , ci posso provare e ci sto provando a ritrovare quell' equilibrio perfetto ma ho paura che stavolta sarà molto più difficile

La felicità vera e continua non esiste, a parte forse un po' quando si è bambini (ma pure li alla fine si hanno problemi e preoccupazioni, quelli specifici dell'età, anche se si è felici per le piccole cose ed è tutto amplificato).
Comunque ci sono quei momenti di serenità e in cui le cose vanno meglio o almeno qualcosa procede nel verso giusto o comunque dei periodi tranquilli senza grandi problemi o preoccupazioni.
La mia paura è che più si va avanti e meno ce ne saranno, anche se leggevo tempo fa da qualche parte che il periodo peggiore è sui 40 (soprattutto per via dei bilanci, ecc), poi sui 60-70, salute permettendo, uno vive la vita con più leggerezza perchè ormai quello che è fatto è fatto e si vive alla giornata (poi bisogna anche vedere in che condizioni uno è, arrivare a 65 anni soli al mondo senza più nessuno non dev'essere un granchè)

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Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 1998646)
ahahahahahah!

. se penso che c'è gente che preferisce stare al lavoro piuttosto che a casa.. la differenza è enorme. Per me è proprio un problema di energie limitate, non ce la farei mai ad avere una giornata SOLO di impegni con un unico relax 1 ora di tv dopo cena

Beh il lavoro non è sempre negatività, anzi... puo' anche piacere ed essere comunque un ottimo rimedio contro la depressione. C'è gente ad esempio che è contenta di andare a lavorare per non "pensare troppo" agli altri problemi, per tenere la mente occupata, per trovare una motivazione.... c'è chi addirittura va in crisi quando va in pensione.
io stesso ho svolto lavori che mi piacciono, non mi pesa in genere andare al lavoro e diciamo che ti crea anche un equilibrio.... stare a casa a far niente a 25/30/35 anni dopo un po' è logorante (anche se uno ha hobby e passatempi, pero' il tempo libero a disposizione è fin troppo)

Keith 16-09-2017 10:04

Re: La vita dei fobici è un inferno, quella dei normali pure. Che si fa?
 
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Originariamente inviata da Boyyy82 (Messaggio 1998652)
c'è chi addirittura va in crisi quando va in pensione.

eh io questi proprio non li capisco.. per quanto mi ci posso sforzare proprio non ci arrivo. Ho visto alcuni andare in crisi e ricominciare a lavorare, e non per soldi. Forse i lavori gli piacciono, ma più che il lavoro in se forse è l'ambiente, l'amicizia con i colleghi.. le colleghe che stuzzicano.. :) c'è di tutto in questo mondo. Forse noi fobici, un po' siamo conflittuali noi, poi non è che ci considerano tanto, quindi anche a livello di rapporto umano non è che c'è tutta questa soddisfazione.

L'unica cosa positiva del lavoro è che ti aiuta a darti una disciplina, a svegliarti ad andare a dormire a orari normali.. sennò sarei in balia della mia scemaggine.. 1 mese con sempre lo stesso pigiama in dosso e davanti al pc per 14 ore al giorno

Boyyy82 16-09-2017 10:15

Re: La vita dei fobici è un inferno, quella dei normali pure. Che si fa?
 
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Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 1998655)
eh io questi proprio non li capisco.. per quanto mi ci posso sforzare proprio non ci arrivo. Ho visto alcuni andare in crisi e ricominciare a lavorare, e non per soldi. Forse i lavori gli piacciono, ma più che il lavoro in se forse è l'ambiente, l'amicizia con i colleghi.. le colleghe che stuzzicano.. :) c'è di tutto in questo mondo. Forse noi fobici, un po' siamo conflittuali noi, poi non è che ci considerano tanto, quindi anche a livello di rapporto umano non è che c'è tutta questa soddisfazione.

L'unica cosa positiva del lavoro è che ti aiuta a darti una disciplina, a svegliarti ad andare a dormire a orari normali.. sennò sarei in balia della mia scemaggine.. 1 mese con sempre lo stesso pigiama in dosso e davanti al pc per 14 ore al giorno

Beh sicuramente è una cosa che succedeva di più prima, quando la gente andava in pensione a 50/55 anni (spesso coglieva la palla al balzo per andarci ma poi si ritrovava in pensione con parecchio tempo libero e senza saper cosa fare per gran parte del tempo).
A quell'età sei ancora relativamente giovane ed effettivamente per la gente che è molto attiva poteva essere un trauma.
a 70 anni non succede più (anche il più gran lavoratore penso sia contento di abbandonare il lavoro!)... tuttavia conosco anche alcuni casi particolari che continuano a lavorare anche a 75/80 anni, ma in questo caso si tratta proprio di lavoro visto come passione e in genere sono lavori non troppo pesanti e autonomi (ad esempio conosco persone anziane prossime agli 80 anni che gestiscono ancora il negozio di alimentari, o una libreria, ecc).
Comunque oltre a darti una disciplina e un equilibrio ti fa apprezzare molto di più il tempo libero rendendolo maggiormente produttivo (almeno a me succede cosi).

varykino 16-09-2017 10:15

Re: La vita dei fobici è un inferno, quella dei normali pure. Che si fa?
 
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Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 1998655)
eh io questi proprio non li capisco.. per quanto mi ci posso sforzare proprio non ci arrivo. Ho visto alcuni andare in crisi e ricominciare a lavorare, e non per soldi. Forse i lavori gli piacciono, ma più che il lavoro in se forse è l'ambiente, l'amicizia con i colleghi.. le colleghe che stuzzicano.. :) c'è di tutto in questo mondo. Forse noi fobici, un po' siamo conflittuali noi, poi non è che ci considerano tanto, quindi anche a livello di rapporto umano non è che c'è tutta questa soddisfazione.

L'unica cosa positiva del lavoro è che ti aiuta a darti una disciplina, a svegliarti ad andare a dormire a orari normali.. sennò sarei in balia della mia scemaggine.. 1 mese con sempre lo stesso pigiama in dosso e davanti al pc per 14 ore al giorno

nah nn credo per l ambiente , quelli in pensione gli va bene tutto , piuttosto di essere utile , e sentirsi ancora parte del mondo , alla fine quello il lavoro fa .... ti da la sensazione di essere utile e bene o male parli con la gente , ti salutano , insomma esisti .... e poi lo fanno pure perchè cosi si scordano che sono arrivati nella fase che devono andare sotto terra :sisi:

claire 16-09-2017 10:21

Re: La vita dei fobici è un inferno, quella dei normali pure. Che si fa?
 
Beh se il lavoro deve piacere perchè ci sono le colleghe che stuzzicano...insomma,dai syd,su.

Il marito di una mia amica(sociofobica) appena andato in pensione ebbe un terribile incidente e rimase in coma.Lei in quei giorni mi scrisse :"la vita normale, quella di tutti i giorni,è bellissima".Si apprezza quello che si aveva quando le cose vanno peggio.
Io so apprezzare le cose buone della mia vita, il mangiare, le persone care, svegliarmi come oggi senza emicrania,le vacanze, il caffè al bar,scherzare,comprarmi qualcosa.
Non ho mai pensato che la felicità arrivi dai soldi, so che posso essere felice anche nel mio piccolo e anche se non ho la casa e i bambini e il giorno di nozze come le mie coecoetanee.
Se per esempio adesso risolvessi in qualche modo la questione lavoro, starei bene.

Keith 16-09-2017 10:54

Re: La vita dei fobici è un inferno, quella dei normali pure. Che si fa?
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 1998662)
Beh se il lavoro deve piacere perchè ci sono le colleghe che stuzzicano...insomma,dai syd,su.

Non lo so, sarà pure un ragionamento assurdo, è forse un modo per spiegarmi le cose che sono così lontane da me.
Forse è più una cosa degli uomini di una volta questo attaccamento al lavoro, quando non c'era nient'altro. Se lo dici a un 40-50enne di adesso di andare in pensione secondo me ci va subito, con tutte le cose che ci sono da fare, sport, internet

varykino 16-09-2017 11:02

Re: La vita dei fobici è un inferno, quella dei normali pure. Che si fa?
 
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Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 1998681)
Non lo so, sarà pure un ragionamento assurdo, è forse un modo per spiegarmi le cose che sono così lontane da me.
Forse è più una cosa degli uomini di una volta questo attaccamento al lavoro, quando non c'era nient'altro. Se lo dici a un 40-50enne di adesso di andare in pensione secondo me ci va subito, con tutte le cose che ci sono da fare, sport, internet

ma e' ovvio se lo dici ai giovani diciamo di 50 anni , ma la pensione arriva quando sei praticamente morto lol e li nn la amano come invece potevano amarla prima :D
se calcoli pure che da vecchio la gente tende a nn cagarti ancora di piu , capisci che quella routine serve per vivere meglio

cancellato18863 16-09-2017 14:03

Re: La vita dei fobici è un inferno, quella dei normali pure. Che si fa?
 
Loro, i normaloni, se la vivono così: un lavoro che magari non piace, svolto col muso lungo e senza passione, tutto raffazzonato, per poter guadagnare il malloppino con cui vivere la vita fatta di convenzioni sociali, di mantenere uno status, magari una famiglia e tutto il resto...

Una vita fatta a molla, che si comprime per poi scaricarsi nel week-end o nelle tanto agognate vacanze, Riti collettivi per dare uno scopo alle proprie vite.

Ma loro hanno la serotonina che li salva e li fa danzare attorno all'albero di Natale tutto rinsecchito, ma pur sempre addobbato con splendide luci e palline colorate.

La serotonina aiuta a vivere meglio.

Luca158 16-09-2017 22:32

Re: La vita dei fobici è un inferno, quella dei normali pure. Che si fa?
 
Come dice il buon Grignani: io che voglio è vivo una vita normale, e me ne accorgo cercando qualcosa di speciale..
La normalità in sé è scontata, ma sopravviviamo nella speranza di far valere i nostri sogni

Weltschmerz 16-09-2017 22:50

Re: La vita dei fobici è un inferno, quella dei normali pure. Che si fa?
 
Vivo la mia. Mi basta la dose settimanale di psicologa.

hermit94 16-09-2017 23:16

Re: La vita dei fobici è un inferno, quella dei normali pure. Che si fa?
 
Mi sa che questi fantomatici normali non esistono..

Ogard 16-09-2017 23:18

Re: La vita dei fobici è un inferno, quella dei normali pure. Che si fa?
 
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Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 1998646)
ahahahahahah!

Ridi per la "battuta" o perché ho scritto male "despacito"? :timidezza:

Keith 16-09-2017 23:25

Re: La vita dei fobici è un inferno, quella dei normali pure. Che si fa?
 
Quote:

Originariamente inviata da Ogard (Messaggio 1999090)
Ridi per la "battuta" o perché ho scritto male "despacito"? :timidezza:

Per la battuta, figuriamoci se so come si scrive :ridacchiare:

sparatemi 16-09-2017 23:28

Re: La vita dei fobici è un inferno, quella dei normali pure. Che si fa?
 
tra le vite dei normali ci sono varie sfumature, c'è chi vive con sofferenza tutto il percorso di vita ed invece chi gli va sempre più o meno tutto liscio, resta il fatto che loro sono comunque avanti rispetto a noi

a me per esempio fanno tanta pena quelle persone maltrattate da partner,parenti acquisiti e figli, magari con qualche sfiga anche sul lavoro che nonostante siano le persone più buone del mondo vengono maltrattate da chi dovrebbe amarle

Alex2 17-09-2017 09:41

Re: La vita dei fobici è un inferno, quella dei normali pure. Che si fa?
 
La vita dei "normali "mi pare che la idealizzate troppo, normale visto che i fobici hanno una visione generalmente distorta della realtà

Hazel Grace 17-09-2017 15:31

Re: La vita dei fobici è un inferno, quella dei normali pure. Che si fa?
 
la vita dei normali è più stressante di quello che ci immaginiamo perchè loro devono anche tenere una maschera e pensare a essere sempre "presentabili" e ligi al dovere.. molti hanno figli e spese varie.. quindi non so se c'è molto da invidiare. Bisogna vedere poi se questi "normali" sono poi tanto normali come sembrano, a me paiono molto scoppiati, cercano di adeguarsi alla società a tutti i costi magari riuscendoci ma chissà quanti esaurimenti che nascondono..intanto nessuno dice di andare dallo psicologo o di prendere ansiolitici e questo è tutto dire, sempre nascondere e nascondere per apparire smaglianti e perfetti agli occhi degli altri. Sempre a dire si a tutti e mai a se stessi.. io cerco nella mia diversità di rendermi la vita il più emozionante possibile fregandomene delle aspettative altrui, o almeno ci provo con tutte le mie forze


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