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Re: Neotenia - Gli eterni ragazzi
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problema la soluzione non sia una ritirata definitiva. Bisogna obbligarsi ad adempiere ai propri doveri; a non avere comode scappatoie. Sentirsi collegati ad un sicuro cordone ombelicale e' limitante. Possono essere i genitori, dei soldi in banca, una moglie rassicurante, che domani e' un altro giorno ecc...; una qualsiasi pur flebile certezza a cui ci aggrappiamo sicuri di non sprofondare. E' giusto avere certezze, ma che non siano alibi per nasconderci. E qui parlo di me; credo sia stata la mancanza di istruzione parentale, di modelli, di spinte e insegnamenti quando era necessario averle; essere spronato e appoggiato. Non necessariamente per colpa dei genitori, che hanno vissuto in un mondo molto diverso di quello dove siamo stati proiettati noi. Di fatto nel momento in cui dovevo affrontare il mondo sono risultato impreparato, sono stato "premiato" con gli insuccessi e sono tornato a casa quasi felice con la coda tra le gambe. Nel tuo caso syd_77 penso che l'andare a vivere da solo sembra non ti abbia proiettato molto in avanti. Parlavi di un figlio, di una famiglia, di un cambio di lavoro. Un drastico cambiamento penso sia una soluzione da esaminare per diventare adulti e non permanere nello status quo. |
Re: Neotenia - Gli eterni ragazzi
io sono invidiato per l'età che dimostro...
la neotenia non è che sia poi una brutta cosa. non mi importa più di quello che la gente pensa di me. |
Re: Neotenia - Gli eterni ragazzi
a me piace essere giovane sempre e comunque :pensando:
sul lavoro non ho questo problema, in quanto nel momento in cui c'è uno più giovane si scarica tutto su di lui :sisi: |
Re: Neotenia - Gli eterni ragazzi
Magari dimostrassi meno anni di quelli che ho!
Invece mi danno sempre 4-6 anni di più ... :testata: Secondo me apparire fisicamente più giovani di quello che si è realmente è una elemento positivo della persona (soprattutto per le donne, ma anche per gli uomini). Vuol dire avere un corpo e un volto in buona salute che "risente meno" dello scorrere del tempo rispetto alla media. A livello psicologico invece è sempre bene dimostrare maturità, è brutto vedere in giro trentenni che di cervello sembrano "bimbimichia" di 16 anni. |
Re: Neotenia - Gli eterni ragazzi
un tizio tempo fa sul forum mi ha detto,credevo avessi vent'anni..
al lavoro attuale che svolgo a volte mi trattano come "il bocia" che dalle mie parti significa ragazzo adolescente. Negli ultimi anni,le persone specie ragazzi mi danno del lei Non mi piace che mi diano del lei,mi fa sentire vecchio,non mi va di sentirmi ancora "un bocia"al lavoro. Sono un misto tra un tardoadolescente e uno con la sua età effettiva |
Re: Neotenia - Gli eterni ragazzi
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Re: Neotenia - Gli eterni ragazzi
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Anche io decido di avere un atteggiamento distaccato, che però senza che si noti mi fa soffrire parecchio. Facendo in questo modo però mi precludo anche le belle cose, ed è ancora più difficile essere emotivi in certe occasioni (belle) e insensibili in altre, mi sento un bipolare, non so comincio a perdere la mia identità. |
Re: Neotenia - Gli eterni ragazzi
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certa' dovrebbe essere piu' rapido capire dove vogliono arrivare. Poter parare il colpo prima che ti arrivi addosso, o al contrario riuscire a provocare una certa reazione dovrebbe renderti piu' sicuro. Le esperienze negative accumulate ci hanno marchiato e connotato e ci faranno per sempre compagnia; ma si puo' diventare un lupo di vecchio pelo un po' stronzo e sfacciato. |
Re: Neotenia - Gli eterni ragazzi
Per certe cose è così anche per me, fisicamente comunque ne dimostro meno, ma questa è una cosa assolutamente positiva.
Per il resto capisco cosa intende syd, devo dire che per certe mi ci vedo anch'io. Pero' è anche vero che in una società sempre più anziana e visto che ti ritrovi in contesti dove è sempre più probabile che ci sia gente più grande di te, purtroppo è quasi inevitabile che ti vedano come un ragazzo. Ad esempio nei vari lavori che ho fatto ho sempre avuto colleghi più grandi (in certi casi anche di 20-25 anni in più), quindi è normalissimo che mi vedessero come il giovane, il "ragazzo" con le solite esclamazioni "eh ma tu sei giovane.." ma anche con un po' di "invidia" ogni tanto "beato te.. " "potessi tornare indietro.." (e parlo anche di tempi recenti/attuali) Poi anche il fatto sicuramente il fatto che non sono sposato, non ho una famiglia, ecc sicuramente influenza il giudizio (in genere uno che non ha ancora una famiglia sua o non è sposato/convivente è sempre visto come un ragazzo... anche fino a 50 anni)... Certe volte poi quando do dico Buongiorno o do del lei a qualcuno (in genere più grande di me), mi rispondono con ciao e passano subito al tu devo dire che per certe cose non mi dispiace, c'è comunque sempre il tempo di "invecchiare" e di fare la parte dell'uomo più maturo, del "Signore"... che poi con il tempo per forza di cose cambieranno, quando avrai 60 anni e ti ritroverai con colleghi di 30 o in altri contesti con gente più giovane di te sicuramente non ti vedranno un "ragazzo" |
Re: Neotenia - Gli eterni ragazzi
Per contro, c'è la Tatangelo (1 anno meno di me) che già a 23 anni sembrava una milfona da antologia. Ora sembra una GILF (rimane sempre una figa spaziale :D )
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Re: Neotenia - Gli eterni ragazzi
Fisicamente continuano a darmi della quattordicenne, nonostante stia per compierne 24.
Poi è anche vero che il modo di vestire e magari la timidezza condisce il tutto.. e la statura bassa... e il fatto che ormai sono le quattordicenni a dimostrarne 24. Per cui, tutto ciò condiziona anche il modo di comportarsi degli agli nei miei confronti, soprattutto per quanto riguarda il rispetto. |
Re: Neotenia - Gli eterni ragazzi
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altrimenti chirurgia plastica massiva + elettroshock. |
Re: Neotenia - Gli eterni ragazzi
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"V'ha alcune poche persone al mondo, condannate a riuscir male cogli uomini in ogni cosa, a cagione che, non per inesperienza né per poca cognizione della vita sociale, ma per una loro natura immutabile, non sanno lasciare una certa semplicità di modi, privi di quelle apparenze e di non so che mentito ed artifiziato, che tutti gli altri, anche senza punto avvedersene, ed anche gli sciocchi, usano ed hanno sempre nei modi loro, e che è in loro e ad essi medesimi malagevolissimo a distinguere dal naturale. Quelli ch’io dico, essendo visibilmemte diversi dagli altri, come riputati inabili alle cose del mondo, sono vilipesi e trattati male anco dagl'inferiori, e poco ascoltati o ubbiditi dai dipendenti: perché tutti si tengono da più di loro, e li mirano con alterigia. Ognuno che ha a fare con essi, tenta d'ingannarli e di danneggiarli a profitto proprio più che non farebbe con altri, credendo la cosa più facile, e poterlo fare impunemente: onde da tutte le parti è mancato loro di fede, e usate soverchierie, e conteso il giusto e il dovuto. In qualunque concorrenza sono superati, anche da molto inferiori a loro, non solo d'ingegno o d'altre qualità intrinseche, ma di quelle che il mondo conosce ed apprezza maggiormente, come bellezza, gioventù, forza, coraggio, ed anche ricchezza. Finalmente qualunque sia il loro stato nella società, non possono ottenere quel grado di considerazione che ottengono gli erbaiuoli e i facchini. Ed è ragione in qualche modo; perché non è piccolo difetto o svantaggio di natura, non potere apprendere quello che anche gli stolidi apprendono facilissimamente, cioè quell'arte che sola fa parere uomini gli uomini ed i fanciulli: non potere, dico, non ostante ogni sforzo. Poiché questi tali, quantunque di natura inclinati al bene, pure conoscendo la vita e gli uomini meglio di molti altri, non sono punto, come talora paiono, più buoni di quello che sia lecito essere senza meritare l'obbrobrio di questo titolo; e sono privi delle maniere del mondo non per bontà, o per elezione propria, ma perché ogni loro desiderio e studio d'apprenderle ritorna vano. Sicché ad essi non resta altro, se non adattare l’animo alla loro sorte, e guardarsi soprattutto di non voler nascondere o dissimulare quella schiettezza e quel fare naturale che è loro proprio: perché mai non riescono così male, né così ridicoli, come quando affettano l'affettazione ordinaria degli altri." Io ci ho pensato un po', ma ho l'impressione che non dipenda direttamente da quel che si fa (inteso come stile di vita generale) il sembrare adulti... Mio fratello maggiore in concreto non fa una vita tanto diversa dalla mia, eppure viene trattato diversamente. Una persona pensa "si è trattati da adulti e si è rispettati quando si vive da soli, si ha una famiglia, si fa questo e quell'altro", mentre a me in concreto poi non sembra sia così. Forse bisogna diventare un po' più cinici? Sembra brutto ammetterlo ma forse il bambino sembra bambino perché manca di adeguati sistemi di difesa e attacco. Più una persona ne è sprovvista, più sembra infantile. Avete mai visto dei cuccioli di cane camminare? Si distinguono nettamente dai cani adulti non in base alla stazza o ad altri caratteri esteriori ma a come si muovono (nessuno direbbe che son pronti a scattare e ad attaccare e far cose del genere). Se un cane effettivamente adulto avesse queste apparenze qua verrebbe scambiato per cucciolo. Sono cose che mi sono venute in mente così, possono essere anche inutili o magari false perché appartengono un po' ai miei vissuti. E' questo "apparire indifesi" che forse spinge certe persone a trattarti in certi modi. |
Re: Neotenia - Gli eterni ragazzi
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Mi domando anche quanto senso abbia cambiare atteggiamento in tempi relativamente brevi.. con degli sconosciuti può anche funzionare, ma con chi si conosce potrebbe essere anche peggio, o forse addirittura patetico.. Non penso ci sia cosa peggiore di un remissivo che si atteggia a duro |
Re: Neotenia - Gli eterni ragazzi
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talvolta capita anche con gli amici: mi fanno sentire un paria... idem con le ragazze...loro mi fanno sentire un alieno.. forse è solo una nostra impressione da introversi, ma alcune volte preferirei svaporare che essere visto in questa maniera. |
Re: Neotenia - Gli eterni ragazzi
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Re: Neotenia - Gli eterni ragazzi
Il problema è che a comportarsi da adulti, almeno per quanto mi riguarda, ci si sente stupidi, come un bambino che gioca a fare il grande. Qualche tempo fa, sistemando alcune foto, ho notato un cambio netto nel modo di fare e di vestirmi da un anno all'altro. Prima ero molto più accorta all'aspetto. E mi è ritornato alla mente un episodio in cui una coetanea sconosciuta mi disse che ero ridicola a comportarmi da adulta quando sembravo una bambina. È stato uno shock perché mi resi conto che agli altri facevo tenerezza per questo motivo. E chi ce la fa ora ad atteggiarsi da adulta sapendo che chi ti conosce sa che, appunto, sei mentalmente una ragazzina?
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Re: Neotenia - Gli eterni ragazzi
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Re: Neotenia - Gli eterni ragazzi
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Re: Neotenia - Gli eterni ragazzi
E niente, mi ribadisco, sono in un ristorante per la prima comunione di parenti sconosciuti, che neanche si ricordano di me (tanto per aumentare il disagio) e niente.. sono truccata, con vestitino e tacchi.. "Sembri una di 16 anni", "Ma hai finito la SCUOLA?".
Vabbè, ci rinuncio. |
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