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Pablo's way 18-03-2017 11:46

Re: A chi volete piacere?
 
Provo ad abbozzare un ragionamento, ma temo non si capirà una mazza, vista la confusione che ho in testa ultimamente.

Il problema del piacere agli altri c'è, è un aspetto che condiziona più o meno tutti, però sono sempre più convinto che in realtà il punto centrale non sia il tanto o solo il desiderio di piacere a prescindere, è più un pretendere di trovare dagli altri la conferma di ciò che vorremmo essere, dell'immagine che vorremmo dare di noi.

La frustrazione prende forma quando non mi sento considerato per come vorrei essere, quando percepisco segnali di disconferma rispetto all'immagine che vorrei dare di me, a quello che sento a torto o ragione di essere.

E allora tocca lavorare su questa distanza, tra quello che sento di essere o che vorrei essere, e il me stesso che vedo riflesso nel modo che hanno gli altri di rapportarsi con me. Bisogna capire quanto sia distortorta e distante l'immagine che ho di me da quello che realmente sono, e quanto lo sia l'immagine che gli altri hanno di me, quanto sia alterata dalle mie inibizioni, dalle mie paure.

Come sempre credo che la verità stia nel mezzo, c'è da lavorare sui due fronti, bisogna ridurre la distanza tra questi "due me", evidentemente è troppa.

Sickle 18-03-2017 12:36

Re: A chi volete piacere?
 
mi piacerebbe piacere alla mia eterna ossessione... le donne...

Blue Sky 18-03-2017 12:57

Re: A chi volete piacere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Pablo's way (Messaggio 1887287)
Provo ad abbozzare un ragionamento, ma temo non si capirà una mazza, vista la confusione che ho in testa ultimamente.

Il problema del piacere agli altri c'è, è un aspetto che condiziona più o meno tutti, però sono sempre più convinto che in realtà il punto centrale non sia il tanto o solo il desiderio di piacere a prescindere, è più un pretendere di trovare dagli altri la conferma di ciò che vorremmo essere, dell'immagine che vorremmo dare di noi.

La frustrazione prende forma quando non mi sento considerato per come vorrei essere, quando percepisco segnali di disconferma rispetto all'immagine che vorrei dare di me, a quello che sento a torto o ragione di essere.

E allora tocca lavorare su questa distanza, tra quello che sento di essere o che vorrei essere, e il me stesso che vedo riflesso nel modo che hanno gli altri di rapportarsi con me. Bisogna capire quanto sia distortorta e distante l'immagine che ho di me da quello che realmente sono, e quanto lo sia l'immagine che gli altri hanno di me, quanto sia alterata dalle mie inibizioni, dalle mie paure.

Come sempre credo che la verità stia nel mezzo, c'è da lavorare sui due fronti, bisogna ridurre la distanza tra questi "due me", evidentemente è troppa.

Vero, verissimo.
E' un percorso su due fronti, un primo è cercare di farsi percepire dagli altri per ciò che siamo e non per l'immagine distorta che trasmettiamo a causa delle nostre paure, un altro fronte è quello di immaginare noi stessi in un modo che sia fedele alla realtà (comprendendo i nostri tratti caratteriali e accettandoli).

The_Sleeper 18-03-2017 13:50

Vorrei piacere a chi mi piace.
Quelle poche volte che piaccio, solitamente la condizione è verificata, per fortuna.
Credo di avere alcune modalità espressive e modi di essere che necessitano per forza di cose di essere condivisi da ambo le parti, affinché possa piacere io e piacermi l'altra persona.
Se questo non si verifica non c'è particolare attrazione, quindi non mi sento neanche particolarmente spinto a dover indagare il non piacere. Siamo troppo diversi.
Non ho interesse né verso discotecare & Co., né verso lo stereotipo della brava ragazza. E solitamente loro non hanno interesse per me :sisi:
Mi piacciono e piaccio (quando e se piaccio) a personalità più sfumate e solitamente un poco sui generis. Cosa che a me va perfettamente a genio.

Dal discorso è separata la pura attrazione sessuale. In quell'ambito non so bene che dire; mi pare di non suscitare molto a pelle in nessun senso, risultare piuttosto indifferente, "neutro".

Masterplan92 18-03-2017 14:47

Re: A chi volete piacere?
 
a nessuno

Mike Patton 19-03-2017 20:30

Re: A chi volete piacere?
 
Quote:

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1887256)
A parte la terza media e i figli a carico sono io :ridacchiare:

Cmq non voglio piacere a nessuno. Non me ne frega proprio nulla. L'unica cosa che voglio è essere lasciata in pace. Che poi se piaccio (come persona non in ambito sentimentale) la gente si affeziona e rompe le palle. Quindi meglio pure non piacere, per molti versi.
Ah no, ecco, a qualcuno voglio piacere. A chi dà lavoro, che di quello ne ho bisogno.

Ma te c'ha il QI bello alto e mi pare una laurea, che poi le vicissitudini della vita ti abbiano portato ad altro è un'altra storia.

Demiurgo 19-03-2017 20:55

Re: A chi volete piacere?
 
Ad una bella ragazza dai lunghi capelli rossi e lisci, pelle candida, fisico curvilineo, occhi affascinanti e un sorriso che ti fa sciogliere.

Dolce, ma con un po' di piccante che proprio non guasta, amante del fantasy, fantascienza, magari anime o manga... ovviamente di destra.

A cui piacciano le passeggiate, la lettura e l'arte... i gatti e che cerchi un ragazzo non perché desideri qualcuno che le paghi i conti, che le regali una casa, che la porti in giro come un taxi o perché sente battere l'orologio biologico, ma solo perché ama passare del tempo con lui.

Ma sono solo sogni. Una vuota speranza... materiale da seghe mentali prima di addormentarsi.

Hazel Grace 19-03-2017 21:07

Re: A chi volete piacere?
 
Io veramente vorrei che qualcuno piacesse a me, piu' che altro sono tutti delle grandi noie e delusioni

no-body 19-03-2017 21:16

Re: A chi volete piacere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Demiurgo (Messaggio 1888120)
...

A cui piacciano le passeggiate, la lettura e l'arte... i gatti e che cerchi un ragazzo non perché desideri qualcuno che le paghi i conti, che le regali una casa, che la porti in giro come un taxi o perché sente battere l'orologio biologico, ma solo perché ama passare del tempo con lui.

Ma sono solo sogni. Una vuota speranza... materiale da seghe mentali prima di addormentarsi.

Beato te che riesci ancora a fare bei sogni. Goditeli. Mi ricordo che da giovanissimo li facevo anch'io, anche ad occhi aperti. Erano sogni davvero belli, che purtroppo non sono piu' riuscito a fare. Perche' la realta' e' talmente infame, che e' riusciuta a distruggere e corrompere ogni possibile speranza e sogno.

Demiurgo 19-03-2017 21:21

Re: A chi volete piacere?
 
Quote:

Originariamente inviata da no-body (Messaggio 1888132)
Beato te che riesci ancora a fare bei sogni. Goditeli. Mi ricordo che da giovanissimo li facevo anch'io, anche ad occhi aperti. Erano sogni davvero belli, che purtroppo non sono piu' riuscito a fare. Perche' la realta' e' talmente infame, che e' riusciuta a distruggere e corrompere ogni possibile speranza e sogno.

Ehm... veramente ho già 35 anni :huh:

Il sogno di una relazione ideale è tutto quello a cui posso ambire ormai.

lonely heart 19-03-2017 21:27

Re: A chi volete piacere?
 
Sarebbe già un lusso piacere a me stessa

Wrong 19-03-2017 21:35

Re: A chi volete piacere?
 
A me stessa e alle persone che mi piacciono.

no-body 19-03-2017 21:38

Re: A chi volete piacere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Demiurgo (Messaggio 1888135)
Ehm... veramente ho già 35 anni :huh:

Il sogno di una relazione ideale è tutto quello a cui posso ambire ormai.

A 35 anni ancora riesci ad immaginare una situazione come hai sopra descritto ? Complimenti. Evidentemente sono diventato un depresso senza neanche accorgermene. Oppure piu' ottimisticamente come dicono nei siti di seduzione ho ingoiato presto la red pill.

-zaira 19-03-2017 21:51

Re: A chi volete piacere?
 
Quote:

Originariamente inviata da JericoRose (Messaggio 1887233)
Fin da piccola ho sempre desiderato di piacere a tutte le persone che incontravo e fino 9, 10 anni ci riuscivo, ero una bambina dal temperamento molto socievole stranamente (tanto che se stavo tranquilla seduta in un'angolo pensavano fossi malata) ridevo in continuazione, parlavo tanto, ballavo, cantavo, scherzavo e alla gente facevo simpatia, poi durante l'adolescenza sono divenuta uno spirito in pena che vagava per il mondo senza meta, senza vitalità, sempre depressa, taciturna e alla gente ho iniziato a non piacere più, questo ha acutizzato la mia depressione. In adolescenza ho continuato a desiderare di piacere a tutti e perciò sono diventata uno zerbino per piacere visto che con il mio solo carattere non ci riuscivo. Facevo favori a tutti, regali, fino ad arrivare a farmi sfruttare, a quel punto non so cosa è successo ma una parte di me si è palesata e ha preso a calci nel c... la parte di me che voleva piacere a tutti.:D
Mi sono rinchiusa in casa non curandomi del fatto che la gente potesse pensare che fossi strana o asociale, non mi curavo più neanche del mio aspetto estetico, mi piaceva spaventare le persone con il mio aspetto trasandato, ero passata da un'estremo all'altro...oggi ho trovato un'equilibrio, non voglio piacere a tutti ma solo a coloro che mi dimostrano di essere interessai a me sinceramente (come io a loro ovviamente). Se c'è qualcuno che mi piace molto a cui non piaccio a quel punto diciamo che il desiderio di piacere a tutti i costi si ripalesa in me e divento abbastanza ossessiva nel cercare di piacergli, anche se la persona non se ne accorge perchè faccio in modo che non se ne accorga :mrgreen:

Anche a me è successa la stessa cosa, purtroppo non sono mai riuscita a trovare il mio equilibrio, quindi mi tappo in casa per mesi interi e il solo pensare di iniziare una conoscenza o fare una semplice chiacchierata con una persona a caso mi terrorizza. Mi ritrovo anche nel cercare di piacere in maniera ossessiva, però mi capita con tutti perché, so che sembra un po' infantile come cosa, mi piace l'umanità intera e il mio grande sogno è di piacere a tutti, anche se so che è impossibile.
Ad ogni modo, già piacere a me stessa sarebbe una gran cosa.

Demiurgo 19-03-2017 22:31

Re: A chi volete piacere?
 
Quote:

Originariamente inviata da no-body (Messaggio 1888145)
A 35 anni ancora riesci ad immaginare una situazione come hai sopra descritto ? Complimenti. Evidentemente sono diventato un depresso senza neanche accorgermene. Oppure piu' ottimisticamente come dicono nei siti di seduzione ho ingoiato presto la red pill.

Ho sempre vissuto di fantasie... ho... una ricca vita interiore. :D

Incontrerò questa ragazza, magari ad una cena, con amici comuni... passeremo ore a chiacchierare di cavolate che ci piacciono e a ridere... Non mi suderanno le mani en mi impappinerò perché semplicemente le parole usciranno con naturalezza e non mi ritroverò mai a fare scena muta pensando a cosa poterle dire per farle colpo... o semplicemente per non far morire la conversazione.
Sarò piacevolmente strafatto di feniletilamina. E alla fine ci baceremo con un crescendo d'orchestra.

>__>
Ma come ho scritto non penso che questa fantasia diventerà mai realtà


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