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Re: A chi volete piacere?
Provo ad abbozzare un ragionamento, ma temo non si capirà una mazza, vista la confusione che ho in testa ultimamente.
Il problema del piacere agli altri c'è, è un aspetto che condiziona più o meno tutti, però sono sempre più convinto che in realtà il punto centrale non sia il tanto o solo il desiderio di piacere a prescindere, è più un pretendere di trovare dagli altri la conferma di ciò che vorremmo essere, dell'immagine che vorremmo dare di noi. La frustrazione prende forma quando non mi sento considerato per come vorrei essere, quando percepisco segnali di disconferma rispetto all'immagine che vorrei dare di me, a quello che sento a torto o ragione di essere. E allora tocca lavorare su questa distanza, tra quello che sento di essere o che vorrei essere, e il me stesso che vedo riflesso nel modo che hanno gli altri di rapportarsi con me. Bisogna capire quanto sia distortorta e distante l'immagine che ho di me da quello che realmente sono, e quanto lo sia l'immagine che gli altri hanno di me, quanto sia alterata dalle mie inibizioni, dalle mie paure. Come sempre credo che la verità stia nel mezzo, c'è da lavorare sui due fronti, bisogna ridurre la distanza tra questi "due me", evidentemente è troppa. |
Re: A chi volete piacere?
mi piacerebbe piacere alla mia eterna ossessione... le donne...
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Re: A chi volete piacere?
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E' un percorso su due fronti, un primo è cercare di farsi percepire dagli altri per ciò che siamo e non per l'immagine distorta che trasmettiamo a causa delle nostre paure, un altro fronte è quello di immaginare noi stessi in un modo che sia fedele alla realtà (comprendendo i nostri tratti caratteriali e accettandoli). |
Vorrei piacere a chi mi piace.
Quelle poche volte che piaccio, solitamente la condizione è verificata, per fortuna. Credo di avere alcune modalità espressive e modi di essere che necessitano per forza di cose di essere condivisi da ambo le parti, affinché possa piacere io e piacermi l'altra persona. Se questo non si verifica non c'è particolare attrazione, quindi non mi sento neanche particolarmente spinto a dover indagare il non piacere. Siamo troppo diversi. Non ho interesse né verso discotecare & Co., né verso lo stereotipo della brava ragazza. E solitamente loro non hanno interesse per me :sisi: Mi piacciono e piaccio (quando e se piaccio) a personalità più sfumate e solitamente un poco sui generis. Cosa che a me va perfettamente a genio. Dal discorso è separata la pura attrazione sessuale. In quell'ambito non so bene che dire; mi pare di non suscitare molto a pelle in nessun senso, risultare piuttosto indifferente, "neutro". |
Re: A chi volete piacere?
a nessuno
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Re: A chi volete piacere?
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Re: A chi volete piacere?
Ad una bella ragazza dai lunghi capelli rossi e lisci, pelle candida, fisico curvilineo, occhi affascinanti e un sorriso che ti fa sciogliere.
Dolce, ma con un po' di piccante che proprio non guasta, amante del fantasy, fantascienza, magari anime o manga... ovviamente di destra. A cui piacciano le passeggiate, la lettura e l'arte... i gatti e che cerchi un ragazzo non perché desideri qualcuno che le paghi i conti, che le regali una casa, che la porti in giro come un taxi o perché sente battere l'orologio biologico, ma solo perché ama passare del tempo con lui. Ma sono solo sogni. Una vuota speranza... materiale da seghe mentali prima di addormentarsi. |
Re: A chi volete piacere?
Io veramente vorrei che qualcuno piacesse a me, piu' che altro sono tutti delle grandi noie e delusioni
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Re: A chi volete piacere?
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Re: A chi volete piacere?
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Il sogno di una relazione ideale è tutto quello a cui posso ambire ormai. |
Re: A chi volete piacere?
Sarebbe già un lusso piacere a me stessa
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Re: A chi volete piacere?
A me stessa e alle persone che mi piacciono.
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Re: A chi volete piacere?
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Re: A chi volete piacere?
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Ad ogni modo, già piacere a me stessa sarebbe una gran cosa. |
Re: A chi volete piacere?
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Incontrerò questa ragazza, magari ad una cena, con amici comuni... passeremo ore a chiacchierare di cavolate che ci piacciono e a ridere... Non mi suderanno le mani en mi impappinerò perché semplicemente le parole usciranno con naturalezza e non mi ritroverò mai a fare scena muta pensando a cosa poterle dire per farle colpo... o semplicemente per non far morire la conversazione. Sarò piacevolmente strafatto di feniletilamina. E alla fine ci baceremo con un crescendo d'orchestra. >__> Ma come ho scritto non penso che questa fantasia diventerà mai realtà |
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