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Re: Non sapere come amare
Anche cose come xenofobia e omofobia possono nascere dall'assenza di un modello di rapportarsi all'altro fondato sull'inclusività che ha come conseguenza poi l'incapacità stessa di comprendere e rapportarsi alle differenze con la conclusione di arrivare ad una svalutazione dell'altro come strumento compensatorio di difesa dell'ego e della sua vulnerabilità.
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Re: Non sapere come amare
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Non è colpa mia se non mi è stato dato un modello affettivo, ma arrivare a compensare il sentirsi diversi dagli altri mediante la svalutazione degli stessi mi porterà dalla parte del torto. Anche il sostenere che questo errore già avviene da parte della controparte (ammesso e non concesso che sia vero), non mi assolve dall'errore, in quanto due torti non fanno una ragione. |
Re: Non sapere come amare
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Re: Non sapere come amare
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Re: Non sapere come amare
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Ovvio che se le gambe ce le hai che motivo avresti di valutar male queste cose visto che per te non rappresentano un impedimento? La valutazione negativa di certi aspetti della realtà circostante, o se vuoi la presenza di una svalutazione rispetto al modi di valutare di altre persone è una conseguenza della condizione in cui si trova il disabile, ma non è chiaramente un errore, errore rispetto a cosa? :nonso: Se il disabile le gambe le avesse non avrebbe motivo per valutare negativamente determinate cose e allora avremmo a che fare con un errore, ma il disabile adesso le gambe non ce le ha e deve usare altri mezzi rispetto ad altri per vivere, quando avrà le gambe si potrà affermare che commette un errore. Stiamo assumendo a monte che il modello interno la persona in questione non ce l'ha adesso (o magari ha modelli che mal si adattano al contesto) così come il disabile non ha le gambe, per questo poi quel che hai scritto dopo per me non regge. Chiarissimo che il valutare qualcosa come una barriera dipende dal fatto che una persona debba usare la sedia a rotelle. Ma individuata questa cosiddetta causa è sempre poco chiaro poi come si dovrebbero risolvere certi problemi. Dire "il problema si risolverebbe se il disabile avesse le gambe funzionanti" risulta un'affermazione banale per me. Si potrebbe anche risalire all'incidente che ha prodotto il malanno così come si risale ai problemi avuti con un'educazione che non funzionava con noi, ma risaliti alle cause per caso le gambe del disabile iniziano a funzionare di nuovo oppure viene creato automaticamente un modello funzionante? La consapevolezza di queste cause fa sparire le barriere sociali o fisiche con cui il disabile fisico o mentale ha a che fare? Comprendere vagamente le cause che hanno prodotto un danno non ci dà molte informazioni sul come ripararlo (ammesso che si possa riparare in ogni caso). |
Re: Non sapere come amare
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Ma mi pare che il punto del mio discorso fosse un altro. Tra le varie implicazioni dello schema che hai quotato (che beninteso non credo siano sempre tutte presenti in ogni caso di problematica relazionale presente sul forum, e questo vale anche per la svalutazione degli altri) mi ero soffermato su quella del rifiuto altrui verso i modi strambi e inaspettati del fobico/timido, che mi pareva un fattore attribuibile all'esterno da sé non meno che all'interno di sé. Una persona che, più o meno carente di un buon modello affettivo, più o meno predisposta "geneticamente" ad essere "diversamente socievole", più o meno "traumatizzata" da eventi e contesti poco favorevoli negli anni della formazione, arriva ad assumere comportamenti "strambi" e viene rifiutata per questo, arrivando magari a sviluppare ansia sociale e abbassamento dell'autostima senza però per questo necessariamente arrivare alla svalutazione degli altri, può legittimamente dire che almeno parte dei fattori che determinano la sua problematica derivino dall'esterno da sé? E' inevitabile, ripeto, che i modi "strambi e inaspettati" vengano rifiutati? Si tratta sempre e comunque di un proiettare strumentalmente le cause all'esterno? O se certe dinamiche sociali fossero meno univoche le cose potrebbero andare diversamente, almeno per alcuni, almeno in certi casi? |
Re: Non sapere come amare
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E allora è qui che si vede la caratura del pensiero analitico di chi tiene conto di tutti i possibili fattori in gioco ma non vive sul risentimento. |
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