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Re: Voglia di vivere
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Non hai la sensazione che il tempo si dilati nei momenti di sofferenza e invece vola nei momenti di gioia ? Gli studi recenti di alcuni scienziati confermano che la sensazione soggettiva del tempo ha una base biologica. E' sinteticamente spiegato in un abstract della rivista Science: http://science.sciencemag.org/content/354/6317/1273 Avvicinarsi alla morte con il suicidio significa quindi dilatare il tempo. Su un piano metafisico si puo' dire che un suicidio ti proietta nel dolore infinito; in quello che potrebbe essere il peccato in senso cristiano che ti condanna all'Inferno per sempre. Io credo che questa dilatazione del tempo a mano a mano che aumenta la sofferenza e' l'indizio che stai forse uscendo dalla vita dalla porta sbagliata. Si deve uscire quando si ha la certezza di farlo attraverso la porta giusta. Riporto le sensazioni di chi e' stato malato oncologico 1) anestesia totale: e' un interruttore che spegne il cervello, non e' come il sonno dove sei presente. Con l'anestesia non ci sei proprio. 2) I farmaci chemioterapici ti alterano il sonno, fai sogni vividi. Siamo molto materiali anche nelle situazioni borderline vicine alla morte. |
Re: Voglia di vivere
Ormai certe domande non me lo faccio più nemmeno, anche perché le risposte sono davanti ai miei occhi e non sono confortanti.
Si cerca di sopravvivere. Poi si vedrà. |
Io più che non aver voglia non traggo piacere nella vita di tutti i giorni. Alla mia età può far sorridere un discorso simile ma è così.
Perché continuo? Per non dare un dispiacere ai miei, se mi buttassi via rovinerei loro l'esistenza. Non ho il coraggio di farla finita e ho ancora qualche speranza di cambiare in positivo, pochissime, ma voglio vedere come va a finire. Per concludere dico che la vita non è per tutti: ci sono persone portate per le più svariate attività, anche vivere è un'attività e io non ne sono capace, non posso farci nulla. |
Re: Voglia di vivere
se qualcuno mi trova un motivo per vivere forse potrei trovare la voglia, ma al momento il vuoto cosmico
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Re: Voglia di vivere
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Ho l'impressione di desiderare certi oggetti e relazioni ideali, non quelli/e che esistono effettivamente. |
Re: Voglia di vivere
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Comunque forse è la noia che fa percepire il tempo che si allunga e dilata un po', io però sono un depresso anomalo, non mi sono mai annoiato, anche se sto facendo qualcosa che non mi piace, la mia mente si distrae in automatico e pensa ad altro e così poi il tempo passa lo stesso. Quando dico di non aver più voglia di vivere intendo dire che mi sembra di aver perso interesse per gli "oggetti concreti" (lasciatemi usare questo termine in generale anche per relazioni e persone, giusto per capirci) perché penso che la vita e le relazioni sono soprattutto là fuori, questa è la voglia di vivere che mi sembra sia venuta a mancare. Prima la voglia di cercar qualcosa c'era (perché pensavo ad un'assenza reale), adesso non più, è venuta meno. |
Re: Voglia di vivere
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Non vale la proprietà transitiva che dalla parte mi fa passare al tutto, almeno io non funziono così. Se nell'insieme la somma per me produce dispiacere, il piacere verso le poche parti buone va a farsi benedire, è questo che mi sta capitando adesso, prima nell'insieme probabilmente speravo di trovare qualcosa, adesso questa speranza è diminuita. |
Re: Voglia di vivere
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Per me andrebbe benissimo anche non dover dimostrare niente a nessuno, ad esempio: se proprio dobbiamo ragionare per situazioni ipotetiche ideali (come questa relativa all'onnipotenza), questa andrebbe bene lo stesso. In realtà alle altre persone concrete (torniamo alla realtà) questa cosa mica starebbe così bene come nella situazione ipotetica immaginaria. Per relazionarmi con certe donne, ad esempio, io devo far certe cose, non è che sono io da solo a crearmi questi vincoli per rendermi insoddisfatto da solo. Nell'insieme per me è vero che la cosa mi disturba e la vivo male, tu dici "dovresti viverla bene", sì, va bene, ma così non la sento, che dovrei fare dire che mi va bene quel che a me non va bene? La voglia di cercare relazioni è venuta meno, percepisco che posso ottener poco e molto faticosamente (rispetto a quel che vorrei), questo però non implica che non desidero assolutamente più nulla, altrimenti starei bene. |
Re: Voglia di vivere
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gli oggetti esterni non interessano. Solo perche' essendo fatto di materia organica e sensibile interagisco con essi e sono costretto a farlo. Pero' cazzo, perche' pensiamo alla morte ? E' un pensiero distruttivo, ingestibile, ingombrante, privo di risposta, non risolutivo. Io me ne libero soprattutto quando penso ora a chi mi dato la vita, cioe' mia madre. Penso a lei quando ho bisogno di trovare l'unica cosa che mi manca davvero; e quando la penso sento un richiamo alla vita. In un rarissimo momento di comunicazione con lei mi ha detto: ti ho voluto, sono stata felice e mi diceva come allattava, quando piangevo si alzava, che era sempre attenta a me. Ne dubitavo e ne dubito ancora; ma io vorrei che fosse vero cio' che mi diceva; sento che non puo' essere altrimenti. Se lei era felice, ed io la massima gioia della sua vita, perche' io non la sento ? C'e' stata precoce discontinuita', freddezza, distacco, estraniamento. E' passato tanto tempo da quando sono andato a trovarla l'ultima volta al cimitero; a vedere la sua foto mi sono vergognato di me stesso, non sapevo cosa dirle. Questo mio dubbio sull'esistenza di una gioia disinteressata e massima mi allontana dalla vita. Siamo sempre stati soli, e percio' sempre lo saremo ? |
Re: Voglia di vivere
boh, io non penso che non abbia voglia di vivere, è che non ce la faccio a fare cose che servono per vivere in modo decente. Non sopporto tutta una serie di situazioni e di pensieri che si presentano o possono presentarsi.
La non voglia di per sè non è un problema, ci sono abituato a non aver voglia di fare questo e quello, a essere demotivato, è il fatto che debba poi essere costretto (in teoria) ad agire in certi modi che fa male. E anche il senso di vuoto che deriva dal non sapere più a cosa rivolgersi quando niente stimola l'azione o delle emozioni positive. Non ho voglia neanche di morire, perchè tutto sommato non è che ci sia tanto da guadagnare nel nulla se non il riposo, però è vero che sento più che altro il bisogno di staccare la spina in diversi momenti (e quindi quel riposo diventa un obiettivo verso cui lanciarsi). La notte, mentre sto a letto, mi capita spesso di avere pensieri autodistruttivi, istinto a rompersi, interrompere il flusso vitale, con immagini violente. Anche se non sembra, in questa immaginazione malata, che sia io a colpire, ma rimane qualcosa ancorato al profondo, ciò che si è accumulato e si accumula e vuole esplodere. Il desiderio (di cose vitali) rimane fino alla fine, sono le ferite che ogni volta si riaccendono e la paura che in certi momenti diventa angoscia, a spezzarti le gambe, a farti strisciare e perdere ogni capacità di reazione, tanto che i desideri lì tieni sospesi come idee per passare il tempo, degradati a souvenir per gente senza futuro. Ovviamente parlo per me. |
Re: Voglia di vivere
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Io una strada che me lo faccia piacere abbastanza il mondo così com'è non l'ho trovata, per ora sono solo consapevole che sono arrivato a detestarlo. Dopo svariate riflessioni l'unica strada percorribile ancora per me consiste nel trovare degli errori, devo solo sperare di essermi sbagliato in una maniera assurda e che il mondo non è così come me lo rappresento adesso ma molto più vicino a quello ideale in cui starei perfettamente bene. Se il mondo o la realtà deficita di risorse, mezzi, spazi adatti a noi, alla fine il constatarlo non risolve nulla: se vivessi in un deserto sconfinato e avessi sete, la consapevolezza che in un deserto del genere non ci può essere acqua da nessuna parte ti farebbe solo arrestare in un qualsiasi punto perché sarebbe inutile muoversi. Il desiderio di bere rimarrebbe comunque, non è che poi internamente lo risolvi sapendo che non c'è acqua e che adesso esiste solo nella tua immaginazione. |
Re: Voglia di vivere
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Re: Voglia di vivere
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Ora penso sia troppo tardi indagare il rapporto tra me e mia madre. Inoltre quel che e' stato e' stato; non c'e' rimedio credo. Alla nascita non ho subito alcun trauma, e' stato un parto senza alcun problema, ne' prima, ne' dopo. Che io sappia non mi e' mai mancato nulla. Eppure piu' ci penso, e piu' sono certo che qualcosa e' andato storto. |
Re: Voglia di vivere
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Re: Voglia di vivere
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Re: Voglia di vivere
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Poi ci sono le giornate positive come oggi e ieri, ma che derivano soltanto dall'aver avuto un grosso sfogo di rabbia, una tensione che si è allentata, ma durerà poco e la tensione e la fatica ricominceranno ad accumularsi, ma è ovvio che non posso sfogarmi sempre, finirei in rovina o avrei guai con la giustizia. Non sopporto il lavoro e le sue dinamiche maligne.. se trovassi un modo di campare lo stesso ma libero da certi meccanismi..forse rivivrei con i sapori e i colori di quando ero più giovane.. forse..se la mia psiche non è troppo compromessa Tocca andare avanti così, sperando nel niente e ascoltando buona musica |
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Ultimamente quando sono a tavola, per esempio, resto a guardare nel vuoto senza cercare alcuna interazione e devo essere richiamato per essere recuperato alla realtà. È che dopo tanti inutili tentativi e disconferme continue, hai solo voglia di salutare tutti, sprofondare in un mondo protetto e dire: 'continuate tra di voi, io sono assente giustificato'. |
Re: Voglia di vivere
Più passa il tempo e più mi accorgo che a tenermi in vita è la paura di morire più che la voglia di vivere..
Sono giunto ormai a metà del mio percorso, considerando la vita media degli individui su questo pianeta in base alle più rosee previsioni. Il viaggio finora devo dire che è stato tutt'altro che entusiasmante. A giudicare la carrozza che mi è stata assegnata penso si tratti di una terza classe. Questo spiegherebbe perchè continua ad essere "vuota".. "Tutti vogliono viaggiare in prima" Canta Ligabue. Ed hanno ragione!!!.. La seconda classe è scomoda.. e non parliamo della terza! Ne ho viste di persone salire sul treno.. alcune le ho viste anche "scendere".. e mi è parecchio dispiaciuto. E' bello osservare il paesaggio dal finestrino durante la marcia.. anche se un pò inquieta vedere tutto scorrere davanti cosi' velocemente. Il mondo sembra avere una gran fretta. Non so di preciso cosa me lo facesse credere, ma ero convinto che prima o poi sarei stato felice. E questo a tratti ha reso il viaggio decisamente più piacevole. Ma la prerogativa della vita è disilludere le aspettative.. La tentazione di scendere dal treno rimane forte, ci sono momenti che prenderei il martelletto custodito nell'apposito scomparto, frantumerei il vetro e mi getterei dal finestrino.. Ma la paura alla fine ti salva sempre.. |
Re: Voglia di vivere
"Il più bello dei mari
è quello che non navigammo. Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto. I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti. E quello che vorrei dirti di più bello non te l'ho ancora detto." Nazim Hikmet |
Re: Voglia di vivere
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Bello!! |
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