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Ma poi gli stranieri (quelli di cui la gente parla) non fanno mica tutti i venditori per strada... Un po' di realismo non guasterebbe
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Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
Effettivamente, io devo dargli ragione, qualunque cosa dicano.
E' che non riesco sempre a controllarmi. Purtroppo dargli ragione significa farmi sentire "colpevole" come quelli che accettarono i campi di sterminio. E quindi poi ci rimugino sopra con sensi di colpa. Ma se non gli do ragione rimugino lo stesso per essermi danneggiato io. Tra l'altro sono in difficoltà e in fase di trasloco. Dove avrò il nuovo fondo vogliono fare un centro di accoglienza. Cosa faccio se qualcuno avesse la sciagurata idea di raccogliere le firme contro la cosa e venisse a chiedere la mia? E' un incubo....:o |
Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
Beh però se si parla di comportamenti pericolosi da parte di quelli che una volta si definivano "vu' cumprà" credo siano abbastanza eccezioni (non per buonismo, ma per esperienza). Ce ne sono di insistenti, come i pakistani delle rose, ma...
Qualche maledizione borbottata mi era capitata 1/2 volte respingendo zingare... Un momento, sarà per quello che ho problemi irrisolti? Forse ora mi trasformo in Katherine J Junior 2 ("Sono stati gli zingari!") :ridacchiare: |
Beh sai quando, in riferimento ai fatti di Berlino, appuri che....
1) L'attentatore era un richiedente asilo tutelato e benvoluto proveniente da un paese dove di guerre non ce ne sono (Tunisia)... 2) È stato in carcere... 3) È stato raggiunto da diversi procedimenti di espulsioni in nazioni diverse ma gironzolava allegramente in territorio ellenico con tutte le possibilità di questo mondo... Capisci che, vista la tutela e le difese ad oltranza delle quali queste persone godono, diventa complicato non diffidare prescindendo dal fatto che hai ragione quando affermi che è colpa del sistema (questi favoritismi evidenti che porteranno al caos sociale in breve tempo sono voluti) ...Relativamente al fatto che gli stranieri pagano meglio sono pure d'accordo e andrà sempre peggio visto che la povertà italiana e la grettezza conseguente è, ignorata e banalizzata dai radical chic e da chi sta ancora bene, in perenne aumento... |
Poi per i Vu Cumpra in quanto tali in effetti si può parlare di "ignoranza"....Io ho sempre dato a loro qualcosa potendomelo permettere e non ho mai avuto alcun tipo di problema nei loro riguardi (a parte per quelli che mi chiedono il pizzo ripetutamente al parcheggio dell'ospedale...Quelli li odio)...Il problema è di delinquenza comune (furti, scippi, rapine) dove, dati alla mano del Sole 24 ore, la tendenza dello "straniero" specie irregolare è infinitamente più alta...Il tutto crea un clima di forte sospetto...
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Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
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Io vivo in un palazzo in cui a parte poche famiglie son tutti stranieri, principalmente arabi, mai avuto un problema. In autobus ieri accanto a me una signora parlava in russo/ucraino al telefono, quelle dietro di me in francese ( una coppia di africane ). Qui a bologna, mai avuto un problema con persone non italiane, identificarli tutti come scippatori o gente che da fastidio è un pò da ignoranti/razzisti. |
Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
Certi stranieri mi fanno paura essenzialmente perché stimolano il mio d. evitante: uno sconosciuto che mi rivolge la parola mi dà ansia, qualunque sia la sua nazionalità :scared:
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Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
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sono stato negoziante per anni e lo dico a ragion veduta , va detto che la mia era una posizione particolare perchè coi clienti discutevo eccome! Senz amai dare a vedere veramente le mie idee che sono di destra diciamo così... Mentre io esercitavo in una zona popolare decisamente 'rossa' , però solo pochissimi avevano intuito e anzi si è verificato il caso che loro influenzassero me e io influenzassi loro , davanti al chiosco si formava un capannello e si discuteva animatamente mi impedivano un po' il lavoro ma era bello :mrgreen: nono ho mai detto come votavo, ma in effetti a quiei tempi ero 'schierato' col centro-sx cioè ero dalla stessa loro parte, anche se ideologicamente mi considero un 'destro' beh tutta questa pappardella per dire : no coi clienti mai discutere di 'politica' e tanto-meno di razzismo , dare sempre loro ragione, annuire colla testa ..mi raccomando aliquis che si perdono i clienti sennò :sisi: |
Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
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Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
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Che poi siano gli stranieri che fanno i scippi, per chi l'ha nominati, è anche normale considerando quel che ho detto. Non tutti sono capaci a vendere per strada, perciò magari arrivano qua nella speranza di trovare qualche lavoro, perché per chi non sa, nei paesi poveri c'è l pensiero che qui si faccia una montagna di soldi, magari fosse vero :ridacchiare:, perciò arrivano a fare quel che fanno per la vergogna di tornare al loro paese e far sapere agli familiari che hanno fallito ecc. E a differenza degli italiani, che seppur magari stanno male, alla fine se ne stanno a casa dei genitori, al calduccio, magari con una tazza d tè in mano, a lamentarsi quanto stanno male (non tutti eh). Diciamo che se si dovessero pesare le due cose c'è una bella differenza. Comunque tutto questo non li giustifica lo stesso, però spiega magari perché gli stranieri sono più inclini a fare quel che fanno. Comunque quando dici che gli stranieri pagano meglio è verissimo, ormai secoli fa, ho lavorato per un breve periodo come cameriere, e le uniche mance che sono arrivate, alcune anche belle corpose :o, erano provenienti dagli stranieri, turisti ma anche quelli che abitano qua nella mia zona. Ovviamente dai paesi dove si sta bene. |
Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
Anche questa è politica, se sai gestire provocazioni politiche, perché queste no?
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Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
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Sbagliato?:interrogativo: |
Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
E' normale che una vecchietta si senta minacciata dalla massiccia presenza di stranieri, visto che di crimini ai loro danni ne commettono alla grande; non è razzismo questo è la normale preoccupazione di un soggetto che sarebbe inerme di fronte a un qualsiasi atto di sopraffazione, e che percepisce chiaramente il disinteresse delle amministrazioni rispetto alla sua sicurezza.
Impara a non qualificare frettolosamente le persone che hai di fronte e vedrai che virai meglio la quotidianità del tuo lavoro. |
Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
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Poi gli anziani, non per colpa loro, sono più suscettibili agli slogan dementi della lega |
Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
Eh si che loro meglio dei giovani, conoscono da vicino i fenomeni migratori degli italiani
Memoria corta... |
Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
Aliquis, non c'entra il razzismo! Non bisogna sentirsi sollecitati da una critica, occorre non tentare di darsi una risposta.
Ci saranno altri giudizi che ti daranno fastidio. Il punto è che quelli che criticano e giudicano danno sempre fastidio, quale che sia il loro bersaglio. |
Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
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Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
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Questa discussione mi è stata comunque utile. Ho impararto, o meglio reimparato. Solo, vorrei ricominciare. Un nuovo inizio. Questo mondo è contro i nuovi inizi; si mette di traverso. Anche il logoramento che mi ha procurato rientra in ciò. Ma io voglio farlo. Quando si dice la volontà.....in un altro thread ho detto che non esiste. Ma tutto è realtivo. Ovviamente non dipende tutto da me. Ma per quello che dipende da me, errori a parte, io voglio farlo. |
Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
Credo che si impari a stare al pubblico aliquis , io quando ho iniziato non avevo esperienza e credevo che i problemi fossero la relazione con al gente (ero e sono un timido)
e invece mi sbagliavo i problemi sono stati sempre con la gestione del lavoro e cioè quello che non si vede al pubblico , i rapporti coi clienti sono stati meravigliosi a dire poco , prob merito anche di loro :) le persone vanno capite bisogna andare incontro alle loro esigenze ed essere gentili, sembra una sciocchezza ma molti commercianti da noi non sono affatto così, ci sono state persone che hanno pianto quando sono andato via e mi hanno rimpianto per anni , non sto esagerando affatto... magari qualcuno avrà tirato pure un sospiro di sollievo :D |
Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
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Si, i problemi mi sono nati da un' altra direzione. |
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