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Re: Quello che i bravi ragazzi non dicono
Se uno non sa affrontare una situazione, non ha bisogno di rifugiarsi nelle bugie più lontane possibili dalla realtà.
Ripeto: le ansie vanno bene; l'ipocrisia ostentata come metodo di adattamento, no. |
Re: Quello che i bravi ragazzi non dicono
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Comunque in fase Up vedo che riesco a essere più assertivo e a vergognarmi di meno di me stesso. Peccato non poter essere in fase Up sempre. |
Re: Quello che i bravi ragazzi non dicono
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Re: Quello che i bravi ragazzi non dicono
Ho scoperto che se si sostituisce il termine mais al termine nice, vien fuori l'uomo-pannocchia e il video ha perfettamente senso.
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Re: Quello che i bravi ragazzi non dicono
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Se fa lo splendido, no. Mi spiace, non lo tollero. Quote:
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Re: Quello che i bravi ragazzi non dicono
A me sì. Ma io guardo 'sto video pensando che, chi l'ha fatto, l'ha fatto con disprezzo. Quindi... sarò malizioso io.
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Re: Quello che i bravi ragazzi non dicono
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Si sta parlando di una figura stereotipata, quella del "bravo ragazzo". Ciò che tu stai descrivendo è un problema di altro tipo, cioé della demonizzazione della gentilezza, e appartiene a una cultura monodimensionale, che elabora il mondo in categorie dicotomiche, come quello tra gentilezza e stronzaggine. Mentre a proposito di questo è necessario affrontare la generalizzazione (sì, è una generalizzazione, essendo un modello e non la realtà non può che essere rappresentativo di una categorizzazione astratta alla quale si afferisce più o meno in base a innumerevoli variabili) analizzando passività, aggressività e assertività in relazione triplice. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...d148080394.jpg Che tutti abbiamo il nostro piccolo mondo segreto nella nostra mente fatto dei nostri segreti e segretucci, è ovvio. Poi scegliamo a chi far vedere la gran parte, e a chi mostrar solo la superficie. La questione sollevata dal video è che la categoria archetipale del "bravo ragazzo" si comporta in maniera gradevole NON perché è gradevole, ma perché evita di esprimere se stesso. E non evita di esprimere sé stesso perché sa già che fa schifo al cazzo e se tirasse fuori il suo pene che fa a pugilato coi suoi testicoli la gente lo odierebbe e direbbe "questo è strano forte!". Evita perché ha paura. Ha un terrore mostruoso del conflitto. Questa non è vera gentilezza. Vedi, io mi ci riconosco fino a un punto, poi c'è stata una fase recente della mia vita in cui mi sono sentito più fottesega e ho iniziato ad espormi senza filtri. Ora è ritornata la fase ommioddio nascondiamoci sotto i sassi che è meglio e insomma, boh sto cercando di richiamare la prima, con alterni successi. Quando stavo appunto nella modalità fottesega, ho smesso di avere paura di tutto e di tutti. Potevo fare qualsiasi cosa, non mi importava. Non sentivo il pericolo del conflitto. Mentre adesso... lasciam stare. Però paradossalmente mi sentivo più gentile prima. Perché è vero che quando non hai paura del conflitto sei anche più capace di stronzeggiare, ma non significa essere non-empatici, purché si capisca il contesto. Ma essendo maggiormente libero di essere te stesso, se sei buono rivelerai la tua gentilezza con un numero enormemente superiore di persone, perché non avrai timore di esprimerti. Specialmente con le donne che ti attraggono, alle quali normalmente un "bravo ragazzo" parla solo se il contesto lo esige. |
Re: Quello che i bravi ragazzi non dicono
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Re: Quello che i bravi ragazzi non dicono
È un modo di essere stupido, controproducente, troppo poco egoista per vivere, e non può durare a lungo. le cose vanno fatte e dette per se stessi, non per far piacere agli altri.
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Re: Quello che i bravi ragazzi non dicono
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Il punto è che la mia aggressività deriva dall'avere standard elevatissimi che applico a me stesso e agli altri (così dice la psico) e quindi non so quanto sia un bene assecondarla. Da quando ho imparato ad essere un po' meno severo con me stesso e con gli altri l'aggressività infatti è diminuita (anche se certe volte ritorna)..forse diventare assertivi significa anche questo :interrogativo::pensando: |
Re: Quello che i bravi ragazzi non dicono
La cosa che mi urta del video è quella viscida e subdola tendenza a generalizzare. Quasi a voler dire: "diffidate dall'apparenza dei ragazzi gentili, perchè sicuramente nascondono questi aspetti repressi". Per la serie "son tutti uguali... e quelli che non lo sono, è perchè stanno fingendo!"
Insomma, sicuramente questa tipologia di persone (sia uomini che donne) esiste, ma questo non vuol dire che tutti siano così. Io sono sempre stato quel tipo di ragazzo gentile e tranquillo. E lo sono perchè questa è la mia indole ed il mio modo di vivere serenamente la vita, senza reprimere chissà quali mostri. Essere gentile, poi, non significa essere zerbino e necessariamente accondiscendente. E poi, vero che è difficile trovare un uomo che sia veramente pudico, ma posso assicurare che esistiamo. E di certo non per convenienza, visto che lo sono anche quando parlo con altri uomini. [ALERT: la seguente è una battuta, non benzina per flame] :mrgreen: Tra l'altro, tutto questo mio essere gentile, a differenza di quanto mostra il video, non mi ha di certo portato dei vantaggi con le donne. Anzi, forse dovrei fingere di non esserlo per poter aver maggior successo. Ah, scordavo... se mai dovessi trovare una ragazza che, a fronte del mio essere gentile e riservato, si presentasse con frustino in camera da letto per risvegliare i miei istinti repressi, probabilmente le riderei in faccia chiedendole se si sta provando il costume per Halloween. :D |
Re: Quello che i bravi ragazzi non dicono
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si spaccia tanto internet come libera comunicazione e cosa è diventato? un accozzaglia di stronzate una dietro l'altra , ognuno dice la sua e il giornalismo è andato a farsi fottere , contano solo i like , le visite etc nn è importante la notizia , è veramente na merda st epoca tecnologica , una volta c era l'eroina ora c è la telecomunicazione che spappola cervelli. |
Re: Quello che i bravi ragazzi non dicono
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in effetti da un po' fastidio questa cosa del bravo ragazzo che alal fine è un serial killer represso. ci saranno pure, ma ci sono anche tanti uomini e donne che sono perbene ma non necessariamente nutrono sentimenti negativi o quantomeno non come descritto dal video |
Re: Quello che i bravi ragazzi non dicono
Ma solo a me sembra uno dei tanti video fatti apposta per attirare persone nel sito e di conseguenza i click? :sisi: Come minimo se prendiamo la fonte è piena di video di quel genere per ogni tipologia di persone sparando sia cose giuste, che stronzate per far discutere :pensando: :sisi:
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Re: Quello che i bravi ragazzi non dicono
io non ho capito se lo studioso che ha condotto quest'analisi ritiene quelle cose represse dal bravo ragazzo come cattive, buone o neutre.
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Re: Quello che i bravi ragazzi non dicono
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Essere gentili non significa non avere i propri segretucci. Non significa neanche spiattellare ai 4 venti la propria identità incuranti di quanto questo provochi reazioni agli altri. Significa tener conto di questo e valutare ogni contesto, privilegiando l'autenticità quando possibile, ma ovviamente non sempre lo è. Poi ovviamente bisogna avere dei desideri sani. A me piace il sesso estremo e violento, ma solo come rappresentazione fittizia. Quando vidi film come Baise Moi o Salò e le 120 giornate di sodoma, la mia prima reazione è stata di disgusto e rabbia profonda. L'eccitazione, per una scena che poteva essere ripresa e interpretata in termini di gioco, è subentrata molto dopo. Tutti noi siamo una combinazione profonda e complessa di emozioni contrastanti. Empatia, egoismo, amore, odio, eccetera. Tuttavia finché non ci vien davvero voglia di ammazzare e violentare qualcuno o fare in modo che altri ci danneggino siamo sani. Il che non sopprime certi istinti ancestrali, basta solo saperli gestire. C'è ad esempio chi si iscrive ad arti marziali per sfogarsi. |
Re: Quello che i bravi ragazzi non dicono
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